L'IGP Vitelloni piemontesi della coscia è riservata alle carni ottenute dalla macellazione di bovini maschi e femmine di razza Piemontese iscritti al relativo Libro Genealogico (o figli di genitori entrambi iscritti al Libro Genealogico) di età superiore ai 12 mesi allevati e ingrassati, dallo svezzamento alla macellazione, nella zona di produzione delimitata. I “Vitelloni piemontesi della coscia” sono animali caratterizzati da un peso superiore a quello dei capi di tipo comune, presentano una miglior resa alla macellazione e allo spolpo e un ridotto stato di ingrassamento della carcassa; essi differiscono infatti dagli altri bovini sia per aspetti ana- tomici che per caratteri fisiologici.
Territorio di produzione
La zona di produzione comprende, in Piemonte, l’intero territorio delle province di Alessandria, Asti, Cuneo e Torino e parte di quello delle province di Biella, Novara e Vercelli; essa comprende inoltre, in territorio ligure, alcuni comuni delle province di Imperia e Savona.
Allevamento e lavorazione
Dopo lo svezzamento, compreso tra i 3 e gli 8 mesi di età, e fino alla macellazione, l’alimentazione dei bovini si basa sulla somministrazione di foraggio proveniente per almeno il 70% da prati naturali costituiti da essenze spontanee della zona di produzione e/o da prati coltivati costituiti prevalentemente da graminacee e leguminose; alla componente foraggera si aggiunge una quota di mangimi, semplici o composti, di cui la componente cerealicola, ottenuta anch’essa nell’area di produzione, deve costituire almeno il 60% del totale dei componenti del mangime stesso.
La carne bovina ad Indicazione Geografica Protetta “Vitelloni piemontesi della coscia” può essere venduta nei punti di commercializzazione sia fresca al taglio, sia prein- cartata, sia preconfezionata. Nel caso di vendita di carne al taglio o preincartata, un documento riportante gli elementi di etichettatura deve essere esposto e ben visibile nell’area del bancone di vendita. La carne sezionata deve essere confezionata nei seguenti modi: pre- confezionato, sottovuoto, atmosfera modificata. Essa è posta in vendita solo in confezioni chiuse ed etichettate con le informazioni previste dal Disciplinare. Il confezionamento può avvenire solo in laboratori di sezionamento autorizzati e sotto il controllo dell’organo preposto che consente l’apposizione del logo della Indicazione Geografica Protetta sulle singole confezioni.
Storia
La particolarità dei “Vitelloni piemontesi della coscia” deriva da una mutazione genetica naturale, rilevata per la prima volta nel 1886 nel comune di Guarene (CN); osservata inizialmente con sospetto, questa peculiarità morfologica divenne in seguito una delle principali finalità di selezione degli animali, determinando la progressiva affermazione del tipo “della coscia” come il più importante ed apprezzato nell’ambito della razza Piemontese.
Qualche curiosità
Il carattere “della coscia” che con- traddistingue gli animali dipende dall’azione di uno specifico gene situato sul cromosoma 2, conosciuto come “gene della miostatina”; in virtù di tale mutazione, l’attività del gene non è più in grado di esercitare la sua funzione regolatrice sulla produzione della miostatina, determinando quindi uno straordinario sviluppo muscolare degli animali, caratteristica che risulta particolarmente evidente nei quar- ti posteriori. A tale caratteristica si accompagna altresì un ridotto contenuto in lipidi, un elevato tenore proteico ed un colore particolarmente brillante che rendono unica e particolarmente apprezzata la carne dei “Vitelloni piemontesi della coscia”.
Etichettatura
Sulle confezioni deve essere riporta- ta l’etichetta contenente, oltre agli elementi previsti dalla normativa vigente, la denominazione “Vitello- ni piemontesi della coscia” o il logo della denominazione, la dicitura “Indicazione Geografica Protetta”, anche abbreviata IGP, e il simbolo dell’Unione Europea. In etichetta dovrà essere riportata la denomi- nazione di vendita “bovino adulto” prevista dalla normativa nazionale vigente. Sono ammesse inoltre le seguenti ulteriori informazioni: codice di rintracciabilità; azienda di allevamento/ingrasso; data di macellazione; sesso dell’animale.
Fonte:
Piemonte Agri Qualità
piemonteagri.it
Contatti
• COALVI – Consorzio di tutela della razza Piemontese, www.coalvi.it
• Organizzazione Produttori Carne Piemonte – Asprocarne Piemonte Sccrl, www.asprocarne.com
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