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La carne in tavola

Spaghetti con le polpette

of Fieni G.


Le ricette tradizionali sono eterne. Le amiamo, per cui continuiamo a cucinarle e a tra-mandarle di generazione in generazione. Riescono anche a superare i confini della casa, della regione e dello Stato e vengono esportate e importate di famiglia in famiglia, cercando di far ricordare a chi le gusta quale sia la vera cucina italiana. Ai primi posti delle classifiche dei piatti più amati troviamo spesso la pasta al pomodoro e le polpette (quelle dove mamme e nonne danno il meglio). Ma cosa succede quando le mettiamo insieme?

Succede che ci vengono gli occhi a cuore, pensando a “Lilli e il vagabondo” (film Disney del 1955) e a quello spaghetto condiviso mentre gli occhi guardano altrove che diventa un bacio. Ma succede anche che inizia a brontolarci lo stomaco e ci viene subito voglia di “metter su l’acqua”, scaldare l’olio in padella, con le mani che cominciano a muoversi autonomamente nel tentativo di modellare…

Ecco perché oggi propongo varianti di spaghetti & polpette, lasciando per un momento da parte la polemica che sempre li accompagna, ovvero che non si tratta di una ricetta della tradizione italiana ma di “un’accozzaglia mal riuscita che solo gli Americani riescono a fare”, perché, ricordiamocelo, è abitualmente preparata in regioni come Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Abruzzo.


L’importanza della pasta lunga

Partiamo dagli spaghetti. No, non posso proprio… Non ho il coraggio di proporvi un formato di pasta alternativo: gli spaghetti con le polpette sono spaghetti con le polpette! Che poi siano di riso, di soia, di semola, di mais, di kamut, con glutine, senza glutine, integrali, fatti in casa, comprati confezionati al supermercato o preparati con ingredienti rarissimi e protetti dalle denominazioni d’origine, trafilati al bronzo, ecc… non importa.

Posso anche soprassedere su tagliatelle, tagliolini, bavette, bucatini, ecc…, perché ci vuole una pasta lunga: deve essere avvolgente, capace di raccogliere le loro coprotagoniste, di qualunque dimensione esse siano.


Passiamo alle polpette

Se volete dare uno “zing” in più alla carne, rendetele piccanti, aggiungete delle spezie e delle erbe (mi sono molto incuriosita quando, all’Almanacco presentato su Rai 2 da Drusilla Foer, ho visto un ragazzo che ne mangiava alcune mai sentite nominare o che nemmeno sapevo si potessero cucinare). Al posto della carne usate il pesce, come alici (e finocchietto), o un mix di formaggi (mozzarella e pecorino) o le verdure o i legumi (che renderanno il piatto più completo dal punto di vista nutrizionale).


La magia dell’abbinamento

Valentina Goltara ne offre una versione crudista: al posto degli spaghetti ci sono dei fili di zucchina da sbollentare, le polpette sono di noci, mandorle, funghi, farina d’avena o di grano saraceno e vengono solo essiccate. Enrico Bartolini prepara uno Spaghettone trafilato in bronzo all’anguilla affumicata, more, calamaretti spillo all’alloro e nero di seppia, polpette dorate di prezzemolo e anguilla. Luisanna Messeri aggiunge, agli Spaghetti cinesi, polpette di manzo al limone, olio di sesamo, menta e zenzero.


Il “classico” non si tocca

Una veloce ricerca su internet mi ha però mostrato che con spaghetti e polpette si osa molto poco… Le prime venti pagine sono tutte “senza fronzoli”. Vuoi vedere che la ricetta italiana esportata nel mondo al punto da quasi non essere ritenuta italiana in realtà è la più inattaccabile di tutte?

D’altra parte… Chi e cosa può competere con quel bacio super romantico tra Lilli e Biagio?

Giorgia Fieni



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