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Gare carnivore

L’Italia della macelleria al top del mondo

of Benedetti E.


Nel week-end del 20 e 21 luglio scorso il race court di Ascot, che a giugno ospita la stilosissima corsa di cavalli preferita dalla Royal Family, è stato invaso da tantissima carne! In quel fine settimana si è svolta infatti una delle tappe itineranti dello Smoke & Fire Festival, il più grande festival di barbecue e cucina all’aperto del Regno Unito, che ha rilanciato in Europa quello dei “cugini” australiani registi del famosissimo MeatStock (meatstock.com.au).
“Cucinare col fumo e col fuoco è l’antidoto perfetto alle nostre vite frenetiche e affrettate. È rilassante, ci rallenta. Accende i nostri sensi e riunisce le persone, per celebrare e condividere cibo buono e momenti memorabili” si legge nel manifesto del Festival che ha attirato oltre 18.000 i visitatori, arrivati all’ippodromo per mangiare carne cotta nei vari punti barbecue, bere e ascoltare musica dal vivo. Un happening carnivoro aperto a famiglie, a tantissimi giovani e ad appassionati delle cotture sul fuoco.
All’interno della due giorni si è svolta l’edizione 2024 della Butchers War, che lo scorso anno si era tenuta in Brasile, durante il Churrascada International Barbecue Festival di San Paolo. Si tratta di una competizione agguerrita tra i migliori butcher a livello mondiale, che si affrontano nel disosso, taglio e lavorazione di mezzo agnello e mezza sella di maiale. Il tutto in soli 30 minuti.
Quest’anno, ad affiancare Nuova Zelanda, Australia, Inghilterra, Scozia, Brasile, Germania, USA, Polonia, Tonga, Grecia, Irlanda, Spagna e Romania, c’era, orgogliosamente, anche l’Italia, con due top butcher nostrani, Gianni Giardina e Andrea Laganga, entrambi già nel team della Nazionale Italiana Macellai che a fine marzo prenderà parte alla competizione mondiale World Butchers’ Challenge in programma a Parigi (worldbutcherschallenge.com).
E se la vittoria è andata come scontato all’australiano Brett Laws, già campione in carica, il disosso e la preparazione del banco nei 30 minuti di gara (agnello per Giardina e maiale per Laganga) hanno incantato i tantissimi presenti ad Ascot e in collegamento (la sottoscritta!) nelle tante dirette Instagram, raccontando un livello completamente diverso di preparazione, tecnica, eleganza, resa in cottura e all’assaggio di preparati a base di carne.
Una professionalità tutta italiana nella scelta delle materie prime migliori, nei giusti abbinamenti e nella realizzazione di prodotti che riescono a dare davvero quel valore aggiunto non solo alla materia prima, la carne, ma anche al suo consumatore.
Con questa partecipazione Gianni Giardina e Andrea Laganga entrano nei “Top 25 Butchers of the World” della Butchers War, scrivendo un altro un pezzo di storia per l’Italia della macelleria.
«Nonostante l’assenza dal podio, questa esperienza rimane comunque un momento straordinario in cui il made in Italy continua a stupire, dimostrando ancora una volta che i nostri butcher sono dei veri artisti della carne» ha dichiarato a caldo Andrea Laganga. Questi riconoscimenti internazionali, per chi di mestiere fa il macellaio, valgono molto di più di un primo posto o di un semplice podio. Infatti entrare nel ranking dei migliori macellai del mondo è un grande risultato certamente per Gianni e Andrea, ma anche per tutta la categoria dei macellai italiani. Questo traguardo rappresenta un’ulteriore conferma della professionalità, maestria e dell’eccellenza che caratterizzano i nostri professionisti del settore. Bravissimi! A questo punto non ci resta che comprare un volo per la Ville Lumière.


Elena Benedetti


>> Link:
smokeandfirefestival.com



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