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La carne nel mondo

Spagna – Germania – Nigeria

of Redazione


Spagna: raggiunto un nuovo record nelle importazioni di suinetti dai Paesi Bassi nel 2024

Nel 2024 la Spagna ha raggiunto un nuovo record nell’importazione di suinetti dai Paesi Bassi, con un totale di 2.361.792 animali, il che rappresenta un incremento del 19,2% rispetto al 2023. Al contrario, le importazioni di suini hanno mostrato un’evoluzione più instabile. Lo scorso anno, infatti, la Spagna ha importato dai Paesi Bassi 39.589 suini, il 31,9% in più rispetto al 2023, ma è ancora lontana dal record di 94.217 suini importati nel 2022. Dal 2016, anno per il quale abbiamo a disposizione i primi dati, la Spagna ha registrato un aumento sostenuto nell’importazione di suinetti olandesi, con una crescita cumulativa tra il 2016 e il 2024 superiore al 1000%. Nel 2016 le importazioni furono di soli 191.900 suinetti, mentre nel 2024 hanno, come detto, superato i 2,3 milioni. La crescita più significativa si è verificata nel 2018, quando le importazioni sono aumentate del 202,4% rispetto all’anno precedente. Dall’altro lato, le importazioni di suini sono state più volatili. Sebbene nel 2016 fossero stati importati solo 2.040 suini, nel 2020 il numero è aumentato vertiginosamente, raggiungendo quota 50.042. Il picco più alto è stato registrato nel 2022, con 94.217 suini importati; questo numero è sceso a 30.032 nel 2023, per poi riprendersi lo scorso anno (fonte: 3tre3.it).


Nigeria: leader nella produzione di carne suina in Africa

Akin Adesehinwa, presidente della Pig Farmers Association of Nigeria (PFAN), in occasione di un colloquio ad Abuja con Idi Mukhtar Maiha, Ministro dello Sviluppo dell’allevamento, ha dichiarato che la Nigeria è oggi il più grande produttore di carne suina in Africa, con una produzione annuale di oltre 303.000 tonnellate (302.000 t il Sudafrica). La popolazione suina nigeriana supererebbe infatti gli 8 milioni di animali, rappresentando oltre il 50% del totale dell’Africa occidentale. Nonostante il contributo economico del comparto, Adesehinwa si è lamentato del fatto che la maggior parte dei suini in Nigeria venga allevata in sistemi intensivi e semi-intensivi, utilizzando principalmente razze con scarsa crescita e scarse prestazioni riproduttive. Ha osservato inoltre che il settore potrebbe contribuire con oltre 170 milioni di euro all’economia nigeriana entro il 2029, ma deve affrontare ostacoli quali la bassa accettazione del prodotto, gli elevati costi della manodopera, l’accesso limitato al credito, frequenti epidemie (in particolare la PSA), pregiudizi religiosi e culturali e politiche governative incoerenti, l’accesso limitato ai riproduttori di alta qualità. Adesehinwa ha esortato il Ministero a mettere in atto soluzioni politiche in settori chiave come lo sviluppo delle infrastrutture e il potenziamento del comparto ricerca e lo sviluppo per sfruttare appieno il potenziale del settore. Idi Mukhtar Maiha ha assicurato che il Ministero attuerà presto riforme chiave volte a migliorare il settore tra cui la ricerca sui vaccini, lo sviluppo di razze suine specializzate, la creazione di un database completo degli allevatori di suini e la costruzione di moderni mattatoi. Maiha ha dichiarato che il Ministero collaborerà con l’Istituto Nazionale di Ricerca sulle Biotecnologie (NBRI) per produrre e commercializzare vaccini contro la peste suina africana. «Nei prossimi due o tre anni, puntiamo a produrre 1,2 miliardi di dosi di vaccino per rafforzare il controllo della malattia su tutto il territorio». Inoltre, «Il governo organizzerà delle cooperative per facilitare l’accesso ai finanziamenti da parte degli allevatori di suini per migliorare allevamento, alimentazione e gestione sanitaria». Il ministro ha esortato l’associazione a identificare le aree di interesse che potrebbero favorire una maggiore produttività, come la lavorazione, la commercializzazione, il trasporto e la conservazione a basse temperature (fonti: Voice of Nigeria, von.gov.ng, 3tre3.it; in foto, veduta aerea di Lagos).


Germania: produzione di carne a +1,4% nel 2024

Secondo i dati preliminari dell’Ufficio Federale di Statistica (Destatis), nel 2024 la produzione di carne in Germania sarebbe aumentata dell’1,4% rispetto all’anno precedente. Lo scorso anno i macelli commerciali tedeschi hanno infatti prodotto 6,9 milioni di tonnellate di carne (+97.200 t rispetto al 2023), il che significa che la produzione nazionale di carne è nuovamente aumentata per la prima volta dal 2016 (8,4 milioni di t), dopo 7 anni consecutivi di calo. In totale, nel 2024 sono stati macellati 48,7 milioni di capi di suini, bovini, ovini, caprini ed equini e 693,3 milioni di polli, tacchini e anatre. I macelli di suini tedeschi hanno macellato 44,6 milioni di capi nel 2024, con un aumento dell’1,2% (531.300 capi) sull’anno precedente. Il numero di suini domestici macellati è aumentato dell’1,6%, arrivando a 43,3 milioni di capi. Tuttavia, il numero di suinetti importati negli allevamenti tedeschi è diminuito del 9,2%, attestandosi a 1,3 milioni di capi. In totale, i macelli tedeschi hanno prodotto circa 4,3 milioni di tonnellate di carne suina nel 2024: si tratta dell’1,9% pari a 80.500 tonnellate in più rispetto al 2023, ma di 1,3 milioni di tonnellate in meno rispetto all’anno record, il 2016, corrispondente ad un calo di quasi un quarto (–24,9%) (fonti: 3tre3.itdestatis.de).



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