Senza troppo clamore sono entrate vigore, già da quasi tre anni, le nuove disposizioni dell’Unione Europea sulla salute degli animali, a cui l’Italia si è adeguata con due Decreti legislativi: il n. 134 del 2002, riguardante Disposizioni in materia di sistema di identificazione e registrazione degli operatori, degli stabilimenti e degli animali, e il n. 136 dello stesso anno che adegua e raccorda la Normativa nazionale in materia di prevenzione e controllo delle malattie animali trasmissibili agli animali o all’uomo con le norme comunitarie.
Gli allevatori, abituati al vecchio regolamento di polizia veterinaria del 1954 ed ai vari provvedimenti che si sono succeduti nel corso degli ultimi sessant’anni, in cui non venivano individuate precise responsabilità in materia di salute e benessere degli animali, sono oggi — in forza delle nuove regole —, chiamati a precisi doveri ed adempimenti, che potrebbero sembrare formalità burocratiche ma che in realtà non lo sono.
Con il Reg. (UE) 2016/429, infatti, siamo in presenza di una rivoluzione storica, che ripercorre il solco delle regole del cosiddetto “pacchetto igiene” del 2004 quando si passò da una responsabilità condivisa tra operatore e autorità competente ad una responsabilità primaria dell’OSA (Operatore del Settore Alimentare).
Infatti, anche qui l’operatore, così come definito dal regolamento, cioè “qualsiasi persona fisica o giuridica responsabile di animali o prodotti, anche per un periodo limitato, eccetto i detentori di animali da compagnia e i veterinari”, così come il trasportatore, cioè “un operatore che trasporta animali per proprio conto o per conto terzi”, devono possedere una serie di requisiti ed adottare comportamenti intesi a prevenire la diffusione di malattie infettive tra gli animali e dagli animali all’uomo. In definitiva, possiamo affermare che si è completato il quadro giuridico che disciplina la salute del consumatore “dal campo alla tavola”, in quanto salute e benessere animale sono essenziali per garantire sicurezza e qualità degli alimenti che quotidianamente consumiamo.
Gli “operatori” sono responsabili:
Altra figura individuata dal regolamento per quanto riguarda la tutela e salute degli animali è il “professionista degli animali”, che non è un veterinario, ma è colui che in azienda ha un qualche ruolo nell’accudimento degli animali.
Gli operatori, i professionisti degli animali, ivi compresi i trasportatori, cooperano con l’autorità competente e con i veterinari aziendali o di fiducia nell’applicazione delle misure di prevenzione e controllo delle malattie.
Per poter adeguatamente esercitare il ruolo di operatore, professionista degli animali e trasportatore, il regolamento ha previsto che i già menzionati soggetti dispongano di conoscenze adeguate in materia di:
In applicazione ai due decreti legislativi e al regolamento comunitario, il Ministro della salute ha emanato il DM 6 Settembre 2023 che definisce programmi, tempi e modalità della formazione dei suddetti operatori per non incorrere nelle sanzioni previste dalle norme (in Tabella 1 vengono ricordate le tempistiche previste dal DM 6.9.2023).
Nella consapevolezza che sicurezza alimentare e qualità delle carni non possano essere disgiunte dalla salute e benessere degli animali, Assocarni ha deciso di favorire la partecipazione dei propri associati e degli allevatori che conferiscono gli animali alle aziende di produzione e trasformazioni delle carni incaricando una società di formazione riconosciuta dal Ministero della Salute di predisporre uno specifico corso di formazione per “Operatori di vitelli e vitelloni”.
Nell’introdurre il corso, Serafino Cremonini, presidente di Assocarni, ha così dichiarato: «Siamo orgogliosi di essere la prima associazione, alla data odierna, ad aver investito nel favorire la formazione degli allevatori, non solo per adempiere ad un obbligo di legge, ma perché riteniamo che non sia sufficiente solo una conoscenza pratica e che la gestione degli allevamenti richieda competenze specifiche per produrre carni di qualità e sicure, senza tralasciare i temi della sostenibilità del benessere animale».
Il corso è stato affidato alla società Food&Health Consulting Srl, di cui il dott. Silvio Borrello, già Direttore generale del Ministero della Salute, è Amministratore Delegato. La scelta di Assocarni nasce dal riconoscimento della qualità del programma presentato, dall’alta professionalità dei relatori scelti e dal sistema di divulgazione del corso estremamente semplice e di facile utilizzo.
Il corso di 18 ore — come da programma ministeriale —, è suddiviso in unità formative, presentate in maniera molto semplice e chiara, da docenti altamente qualificati, appartenenti al mondo universitario, al Sistema Sanitario Nazionale, o esperti veterinari pratici che trattano argomenti della vita quotidiana: malattie animali, quali ad esempio TBC, Brucellosi e Blue Tongue, movimentazione degli animali da aree non indenni verso aree indenni, biosicurezza, corretto utilizzo del farmaco, anche in funzione dei premi PAC, ecc…
Il corso viene erogato a distanza, per cui gli operatori, sfruttando qualsiasi momento della giornata, collegandosi direttamente da casa o dall’ufficio con il proprio computer, smartphone o tablet, potranno accedere alle videolezioni senza l’obbligo di una frequenza in presenza. Al termine del corso verrà rilasciato un attestato di “soggetto formato” iscritto automaticamente nelle liste del Ministero della Salute, consultabile dalle autorità competenti al momento dei controlli.
Programma, docenti ed iscrizioni sul sito: formazione.foodhealthconsulting.it
>> Link: www.assocarni.it
Nota
Sono riconosciute particolari condizioni di favore agli associati di Assocarni.
Azove e Macello Piemonte Nord entrano in Assocarni: la concentrazione della filiera della macellazione è la miglior risposta per la difesa del comparto
Fondata nel 1983 da un gruppo di operatori del settore, ASSOCARNI nasce con l’obiettivo di creare un’organizzazione capace di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. ASSOCARNI rappresenta l’industria delle carni, dalla macellazione al sezionamento sino alla lavorazione e trasformazione. Negli anni, ASSOCARNI ha puntato sulla selezione e sulla specializzazione delle aziende associate, con l’obiettivo di aggregare i principali macellatori e trasformatori di carni a livello nazionale. Oggi, questa rappresentatività si rafforza ulteriormente con l’ingresso di due nuove realtà di rilievo nel settore: AZOVE Soc. Agr. Coop. e Macello Piemonte Nord Srl. «Con il loro ingresso, ASSOCARNI consolida la presenza dei principali operatori della macellazione, rafforzando le politiche di difesa della carne», ha dichiarato Serafino Cremonini, presidente dell’associazione. «Diamo il benvenuto a queste due aziende, che hanno compreso come la coesione della filiera della macellazione sia la strategia più efficace per tutelare il comparto». AZOVE – Organizzazione Produttori Carni Bovine di Cittadella (PD) è una dinamica realtà agrozootecnica in grado di gestire tutte le fasi produttive della filiera con lo scopo di tutelare e valorizzare la produzione e di commercializzare i bovini da carne dei propri soci, distribuiti nelle 7 province del Veneto (www.azove.it); Macello Piemonte Nord Srl di Carema (TO) si occupa della lavorazione e trasformazione delle carni fresche e congelate, esclusi volatili, e prodotti della macellazione, sia per conto proprio che per conto terzi.
>> Link: assocarni.it |
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