Sembrerà strano, o forse no, siamo Italiani… e quello che spesso non apprezziamo abbastanza, o a volte ignoriamo, all’estero viene percepito con un altro valore. Ben più alto. Per rimanere al campo zootecnico, è questo il caso anche della razza Romagnola, molto più diffusa all’estero che in Italia, dove viene apprezzata per la sua forza, la muscolatura, la rusticità e la capacità di adattarsi ad ambienti difficili, caldi e secchi. «C’è un’allevatrice in Namibia che ci ha detto che la Romagnola è la razza che si adatta meglio al loro clima siccitoso», assicura l’allevatrice Laura Cenni. Ad una recente edizione del Beef Australia, esposizione internazionale che si tiene ogni tre anni a Rockhampton, nel Queensland, un toro di Romagnola è arrivato in finale come miglior razza da carne e in Europa è diffusa anche in Irlanda.
L’interesse internazionale per la Romagnola è aumentato costantemente sin da quando i primi bovini lasciarono l’Italia per la Scozia nei primi anni ‘70. L’export proseguì con l’esportazione di animali vivi fino al ‘90, poi solo seme ed embrioni. Sono usati anche qui per incroci o in purezza. Tra i principali Paesi allevatori di Romagnola nel mondo ci sono il Sudafrica e l’Australia. Se non ci credete, date un’occhiata a questi siti. Sul sito di Romagnola South Africa (romagnola.co.za), ad esempio, si legge che “la missione della società degli allevatori di Romagnola è preservare una razza bovina da carne pura e non imparentata, destinata all’allevamento selettivo e all’incrocio, per ottenere un peso allo svezzamento eccezionale, una crescita ottimale e un’elevata fertilità, garantendo al contempo l’adattabilità della razza alle difficili condizioni climatiche africane”. E ancora: “L’obiettivo economico è incoraggiare e assistere i nostri allevatori nei loro sforzi per migliorare la razza, offrire supporto e garantire produttività e adattabilità, al fine di ottenere la massima redditività”. Se i Boeri del Sudafrica credono nelle potenzialità della Romagnola, i loro colleghi australiani l’hanno introdotta in tutti gli Stati del continente, dove “vengono principalmente utilizzati nei programmi di incrocio per produrre animali superiori adatti a tutti i mercati moderni della carne bovina”, sottolineano dalla Romagnola Breeders Society (romagnola.com.au), il cui ruolo è assicurare le adesioni, le registrazioni e i trasferimenti, le vendite, il marketing e la promozione dei bovini di Romagnola in tutta l’Australia. E dove da un incrocio tra una Romagnola e un Angus hanno creato addirittura il primo Romangus.
La Romagnola nel piatto
Spezzatino di Romagnola con patate, Straccetti di Romagnola in olio, aglio e rosmarino, una splendida Zuppa Imperiale in brodo di Romagnola (impasto di uova, pangrattato, Parmigiano, sale, pepe, noce moscata, messo in forno e tagliato a cubetti). E ancora: Ossobuco di Romagnola al sugo di pomodoro, con cipolla e carote e una superba Costata di Romagnola ai ferri con olio evo, sale e rosmarino. Sono le ricette a base di Romagnola del suo allevamento che ci ha preparato Germana Freddi. Insomma, una razza davvero sorprendente!
Massimiliano Rella
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