Cremona
La Festa del Salame di Cremona, in calendario dal 7 al 9 ottobre, è la kermesse dedicata ad uno dei prodotti più amati delle nostre tavole. La manifestazione sarà organizzata da SGP Grandi Eventi, società che vanta una lunga esperienza nell’organizzazione di eventi di marketing territoriale a taglio enogastronomico e che ha organizzato anche le scorse edizioni della festa. Il centro storico di Cremona ospiterà stand di produttori specializzati provenienti da tutta Italia (e non solo), che consentiranno al pubblico di gustare e acquistare salami all’interno di un goloso percorso gastronomico. La manifestazione comprenderà anche un ricco cartellone di appuntamenti collaterali pensati per valorizzare la storia e la cultura legate all’insaccato più conosciuto e amato al mondo. Non mancheranno iniziative “appetitose” tra cui degustazioni guidate, cooking show, competition tra agriturismi, animazione e laboratori dedicati ai bambini. In foto il Salame Cremona.
www.festadelsalamecremona.it
Bologna
La finale della 7a edizione degli Italian Cheese Awards 2022, riservati ai migliori formaggi nazionali prodotti con 100% latte italiano, si svolgerà a Bologna negli spazi di FICO, all’interno del suo Centro Congressi, sabato 15 ottobre alle ore 17:00. La giuria del premio, composta da esperti, operatori del settore e giornalisti, si riunirà poche ore prima della cerimonia di premiazione per l’ultima valutazione che assegnerà i premi. 17 le Statuette in ottone, evocative di un umanoide con braccia alzate a sostenere una forma di formaggio, saranno complessivamente consegnate nella kermesse finale tra 10 “Awards” ed ulteriori 7 premi speciali assegnati dalla redazione per meriti nel settore caseario: “Premio al miglior derivato del latte”, “Premio al miglior formaggio di montagna”, “Formaggio dell’anno”, “Premio alla carriera”, Premio “Donne del latte”, “Caseificio dell’anno” e “Cheese Bar dell’anno”. Il pubblico potrà partecipare alla premiazione e al buffet con i formaggi finalisti con l’accredito on-line. L’evento verrà trasmesso in diretta streaming sul sito e sui social del premio.
www.italiancheeseawards.it
facebook.com/italiancheeseawards
facebook.com/storieformaggio
Modena
Domenica 16 e lunedì 17 ottobre si terrà la quinta edizione di Modena Champagne Experience™, manifestazione di riferimento in Italia dedicata allo champagne, organizzata da Società Excellence, realtà che riunisce alcuni tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati d’eccellenza. La kermesse, all’interno degli spazi di ModenaFiere, ospiterà oltre 600 vini in degustazione, tra champagne di storiche maison e di piccoli vigneron. Da non perdere le masterclass: Alessandro Scorsone e Alberto Lupetti guideranno i visitatori alla scoperta di champagne prestigiosi, in molti casi proposti in millesimi da collezione. Una curiosità: a Champagne Experience™ le maison vengono raggruppate in base alla loro appartenenza geografica, corrispondente alle diverse zone di produzione della Champagne (Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Côte des Blancs, Aube, oltre alle maison classiche riunite in una specifica area), per offrire al visitatore un’esperienza sensoriale coinvolgente e un supporto culturale di alto livello.
www.champagneexperience.it
Viaggio nel gusto con il Treno di Dante tra Firenze e Ravenna
Un’esperienza di viaggio tra enogastronomia, arte, cultura all’insegna del turismo slow a bordo di un treno storico, che attraversa il cuore dell’Appennino tosco-romagnolo nelle terre che Dante Alighieri visitò nel suo cammino tra Firenze e Ravenna. Un viaggio nel gusto, alla scoperta delle eccellenze enogastronomiche che si possono trovare lungo il passaggio del Treno di Dante, attivo i sabati e le domeniche fino al 30 ottobre con una corsa straordinaria martedì 1o novembre. 136 km (da Firenze a Ravenna) a bordo di un treno detto “Centoporte”, messo a disposizione dalla Fondazione FS Italiane, che viaggia sulla linea ferroviaria faentina, la prima in Italia ad attraversare gli Appennini, si presenta con tre ambienti: uno aperto per la classe standard (all’epoca 3a classe), con i caratteristici interni di legno, la 1a e la 2a classe con i divani imbottiti e dettagli Liberty, per complessivi 230 posti, a cui si aggiungono il vagone postale e la motrice storica. Oggi di treni con queste caratteristiche ne rimangono solo pochi esemplari in Italia e sono considerati dei veri e propri gioielli nella storia del trasporto passeggeri, venendo concessi al pubblico solo per occasioni speciali come questa. L’itinerario enogastronomico Il treno parte da Firenze coi suoi piatti più tipici, dalla bistecca alla “Fiorentina” ai primi come la Pappa al pomodoro e la Ribollita. Nei chioschi invece si ordina il Lampredotto, due fette di pane di toscano abbracciano una trippa, l’abomaso del bovino, cotta a puntino. Cosa bere? Oltre al Chianti Docg, anche gli altri celebri toscani come il Brunello di Montalcino Docg e il Nobile di Montepulciano Docg. Si prosegue verso Vaglia, il primo comune del Mugello (FI), per poi raggiungere la prima fermata, Borgo San Lorenzo (FI). Da mangiare qui ci sono gli Zuccherini del Mugello, biscottini tondi, profumati di anice, e il Pane del Mugello senza sale. Per diversificare “la bevuta” precedente, qui scegliamo il Chianti Classico Docg, invecchiamento minimo 24 mesi. Il treno riparte verso Ronta (FI), Scarperia e San Piero a Sieve (FI) — due paesi uniti da sempre e dominati dalla famiglia dei Medici — per continuare sulle colline di Vicchio che ha dato i natali a Giotto e Beato Angelico. Oltrepassato Crespino del Lamone (FI) — borgo noto per la qualità dell’acqua e le fontane — il treno prosegue e sosta a Marradi (FI), la cittadina appenninica dove nacque il poeta Dino Campana. Cosa mangiare qui? Sicuramente il Marrone del Mugello IGP, base di tanti dolci, e la Farinata con le Leghe, fatta con cavolo nero, farina di mais e fagioli. Da bere una produzione, coraggiosa e difficile, vista la zona montana, ovvero quella del Pinot Nero e della Malvasia. Tappa successiva a Brisighella (RA), patria del nobile Olio extravergine d’oliva Brisighella Dop e del Carciofo Moretto, piccolo e rustico, mai modificato geneticamente e che cresce solo qui: nei versanti più esposti al sole dei calanchi gessosi. Da bere: siamo entrati in Romagna è inizia anche il viaggio nei tanti vitigni di questa terra. Partiamo con il bianco Pagadebit Doc. Deve il suo nome perché in passato i mezzadri vignaioli riuscivano a pagare i debiti con questa uva, dalle rese sempre ottime. Ottimi anche i Trebbiano di Romagna Doc. Arriviamo a Faenza (RA), cittadina famosa in tutto il mondo per la ceramica artistica. Da mangiare la pasta tipica della città: i Curzul. Il termine significa lacci di scarpe, per via della forma. Sono stringhe a sezione quadrata, più spessi e più corti dei tagliolini. Il sugo per i curzul è quello rosso allo scalogno di Romagna Igp, meglio ancora se con le carni di Mora romagnola, razza suina autoctona. Da bere: siamo nel cuore della produzione dei due vini simboli della Romagna, il re Sangiovese Doc e la regina Albana Docg nelle versioni secco, dolce, passito e spumante, ma anche l’autoctono Centesimino (o Sauvignon Rosso). Infine Ravenna, la città in cui il sommo poeta completò la composizione del ciclo della Commedia e trascorse gli ultimi anni della sua vita fino alla morte nel 1321. Qui si erge la Tomba vicino alla quale sono stati inaugurati recentemente il Museo e la Casa a lui dedicati. Da mangiare: la Piadina romagnola Igp, il più famoso degli street food, preparata espressa nei variopinti chioschi, farcita con Squacquerone di Romagna Dop o salumi e affettati tipici. Senza dimenticare cappelletti, strozzapreti, tagliatelle al ragù e Spoja lorda, carni di razze autoctone e pesce azzurro dell’Adriatico. Da bere, gli autoctoni rossi della “Bassa” Tundè Igt e Burson Igt. >> Link: www.iltrenodidante.it |
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