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Torna Slow Wine Fair, la fiera del vino buono, pulito e giusto

of Redazione


Slow Wine Fair, la fiera del vino buono, pulito e giusto, si prepara alla sua seconda edizione, in calendario a BolognaFiere da domenica 26 a martedì 28 febbraio 2023. Organizzata da BolognaFiere e SANA, Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, a partire da un’idea di Slow Food, Slow Wine Fair ha per protagonista il vino frutto di un’agricoltura sostenibile, rispettosa della biodiversità, del paesaggio agricolo, delle comunità contadine e dei consumatori.
Il pubblico di Slow Wine Fair — vignaioli e vigneron, importatori, distributori, osti, ristoratori, sommelier, proprietari di enoteche, giornalisti e wine lover — troverà una qualità dei vini altissima, garantita da una commissione internazionale ad hoc, cui è affidato il compito di decidere quali cantine ammettere.

Eventi
Nel programma, oltre ai convegni, ai forum e agli eventi off, tornano le masterclass, degustazioni guidate tese a esplorare il panorama vinicolo italiano e internazionale. La prima delle due masterclass riguarda prestigiose etichette del 2010, un’annata che — complice un clima ideale — rasenta la perfezione e ha prodotto autentici gioielli, contesi dai collezionisti enoici di tutto il mondo. La Banca del Vino di Pollenzo aprirà il suo scrigno per intraprendere un viaggio attraverso tre fra le denominazioni più iconiche in Italia: Barolo, Amarone della Valpolicella e Brunello di Montalcino. La seconda masterclass guarda, invece, al Caucaso, ossia la culla della viticoltura, con la degustazione di alcuni tra i più significativi vini georgiani, azeri e turchi.
Altre masterclass prevedono una strepitosa selezione di etichette dal portfolio di Tannico, la più grande enoteca on-line specializzata nella vendita di vini italiani ed esteri, distillati, birre artigianali e champagne, e numerose proposte per conoscere il vasto, e per molti aspetti ancora poco noto, mondo degli amari.
A questo proposito, Slow Wine Fair 2023 festeggia l’importante new entry dell’universo delle bevande spiritose, dei distillati, degli amari e dei liquori, che consentiranno a BolognaFiere di offrire ai visitatori un’esperienza originale e completa, dall’aperitivo al dopo pasto. A coronare questo percorso, la terza edizione della Fiera dell’Amaro d’Italia, l’evento nazionale organizzato da Amaroteca, con la partecipazione dell’Associazione Nazionale dell’Amaro d’Italia. In un’area dedicata, produttori d’eccellenza esporranno i propri amari e ne racconteranno la produzione attraverso masterclass esclusive.
L’azienda siciliana Paesano, ad esempio, presenterà l’Amaro al Carciofo Paesano, realizzato con un ingrediente chiave davvero unico: il Carciofo Nostrale di Niscemi, presidio Slow Food. Dall’Abruzzo, e più precisamente dal Parco Nazionale del Gran Sasso, arriverà Scuppoz, la sola realtà in Italia che, ottenuto il semaforo verde di tutte le comunità montane dell’area protetta, produce Genziana Lutea.
Rispetto alla prima edizione, Slow Wine Fair 2023 allarga, poi, la platea degli operatori coinvolti ai produttori di soluzioni tecnologiche innovative, impianti, attrezzature e servizi connessi alla filiera del vino, i veri partner della sostenibilità.
Da segnalare anche un’altra importante iniziativa di Slow Wine Fair 2023: il Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow. Nato dalla pluriennale collaborazione tra Slow Food e la Milano Wine Week, il Premio è uno speciale spinoff degli MWW Awards e consiste in 36 riconoscimenti che una giuria di professionisti e il pubblico degli appassionati attribuiranno alle migliori selezioni vinicole del mondo della ristorazione e del retail.
Nello specifico, il Premio Carta Vini Terroir assegnerà il podio a quei ristoranti ed enoteche che vantano una selezione particolarmente forte su otto terroir scelti. Fra i premi territoriali italiani, la migliore selezione di Barolo e di Chianti Classico (per le denominazioni più affermate) e la migliore selezione di vini irpini e di Trebbiano d’Abruzzo (per le denominazioni emergenti). Per i premi territoriali internazionali i focus sono, invece, la Loira e la Mosella e, per quanto riguarda i territori emergenti, l’Austria e la Slovenia.
Con il Premio Spirito Slow, Slow Wine Fair darà spazio ad alcune categorie tematiche, decretando la migliore selezione di vini provenienti da vitigni autoctoni “minori”, di vini certificati (biologici e/o biodinamici), con un buon rapporto qualità-prezzo e, infine, di vini italiani buoni, puliti e giusti all’estero.

La rivoluzione del vino

«Al centro della Slow Wine Fair — ricorda Giancarlo Gariglio, coordinatore della Slow Wine Coalition e curatore della guida Slow Wine — sono vignaioli, appassionati e professionisti, ovvero i tre protagonisti della Slow Wine Coalition, la rete mondiale che riunisce tutti gli attori della filiera per mettere in atto una rivoluzione del vino all’insegna di sostenibilità ambientale, tutela del paesaggio e crescita sociale e culturale delle campagne. Per questo motivo riteniamo fondamentale esaltare la figura di chi, per mestiere, propone i vini ai consumatori. Corriamo il rischio che nel nostro Paese ci si dimentichi di queste donne e uomini, ai quali il settore deve riconoscenza e attenzione. Ecco perché abbiamo sposato l’ambizioso progetto realizzato insieme alla Milano Wine Week».
Slow Wine Fair è un evento B2B per i professionisti dell’Ho.Re.Ca. e della GDO, ma le sue porte sono aperte anche al pubblico dei wine lover interessati ad ampliare i propri orizzonti gustativi.


>> Link:
slowinefair.slowfood.it



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