Non so se anche a voi, a muovere i primi passi nel nuovo anno, sembra, non si sa perché, ogni volta una impresa titanica, e se i mesi di gennaio e febbraio risultano più pesanti e lenti di tutti gli altri, come in una sorta di lunga scena al rallentatore. E non so se anche a voi la testa, invece, lei va avanti per conto suo e vorrebbe correre subito e in fretta oltre il freddo e l’umido (e, per chi come me vive nella Pianura Padana, anche oltre il sempiterno grigio) dell’inverno, per ritrovarsi finalmente già nella bella stagione, coi vestiti leggeri, l’aria tiepida, e le giornate così lunghe che sembrano infinite.
Se per caso anche voi avete una percezione simile delle cose, ecco allora che, per tentare di dare il migliore avvio a questo inizio di anno 2023, con l’invito di lanciare le nostre scarpette da trekking oltre l’inverno, stavolta ho pensato di portarvi su uno stupefacente sentiero, caratterizzato da un clima tutto sommato piuttosto mite anche in inverno, il quale si srotola interamente al cospetto dell’Oceano Atlantico, proprio a picco sul Canale della Manica, incorniciato da grosse nuvole che, soffiate dal vento, si rincorrono veloci.
Partiamo quindi per la Normandia, alla volta di uno dei cammini tra i più famosi e battuti della Francia, e cioè il GR 223, ovvero il sentiero numero 223 della Grande Randonnée, uno strepitoso percorso naturalistico che vi condurrà dalla Baia di Veys fino alla incredibilmente favolosa Baia di Mont-Saint-Michel.
La Grande Randonnée, giova ricordarlo, è una vasta rete di cammini escursionistici che si sviluppano percorrendo i paesaggi più suggestivi di Francia, Belgio, Paesi Bassi e Spagna. E, all’interno di questo circuito, il sentiero GR 223 rappresenta un importante trekking di 446 km di lunghezza, il quale si sviluppa sulla meravigliosa costa della regione francese della Normandia, letteralmente incastrato tra cielo e mare, e si staglia attraverso incantevoli scogliere, fari scenografici, immense pianure, spiagge, falesie, e anche deliziosi piccoli borghi marinari. Il percorso, anche se di fatto raramente supera il dislivello di 150 metri, è lungo e a tratti anche impegnativo, caratterizzato da ripetuti, bruschi e improvvisi saliscendi.
Si tratta di un cammino che consta di 23 tappe per una media giornaliera di circa 20 km, ma che comunque, per chi possiede più tempo a disposizione o semplicemente per chi desidera affrontare il tragitto con calma, godendo appieno della immensa bellezza dei paesaggi incontaminati attraverso i quali avrà l’opportunità di passeggiare, è ovviamente frazionabile in diverse e ulteriori tappe intermedie.
La segnaletica lungo il percorso è ottima e ben curata, e si identifica con le classiche e inconfondibili pennellate bianco-rosso: potrete dunque dedicarvi completamente a raccogliere tutta la bellezza di questo cammino, senza mai correrere il rischio di smarrire la vostra strada.
Nonostante questo sentiero si sviluppi praticamente tutto a ridosso della costa, esso si caratterizza per una grande varietà di paesaggi, tutti praticamente incontaminati, con vedute panoramiche da mozzafiato.
Lungo questo strepitoso percorso avrete l’occasione di vedere l’indimenticabile spettacolo delle scogliere di granito rosa di Cap de la Hague, e l’imponenza delle falesie di Nez de Jobourg, le più alte d’Europa. Inoltre, a Havre de la Vanlée vivrete l’esclusiva esperienza di odorare il profumo delle grandi distese di herbus, ovvero di un speciale tipo di pascolo salato, particolarmente gradito agli ovini, che si forma spontaneamente nelle pianure le quali, durante l’alta marea, vengono occasionalmente invase dal mare.
Non mancherete poi di rimanere incantati dalla ricchezza e dalla singolarità del paesaggio circostante quando camminerete avvicinandovi al Parco Naturale Regionale degli Acquitrini del Cotentin, una riserva naturalistica la quale offre spettacoli davvero unici nel suo genere con le tipiche distese di terra costantemente puntellate di acquitrini e paludi. Avendo un poco di tempo a disposizione, è consigliabile soffermarsi per una gradevole visita alle deliziose località balneari di Deauville, Trouville, Cabourg e Houlgate. Infine, per gli appassionati di storia, non dovrà mancare una tappa all’importante monumento sulla spiaggia di Bernières-sur-Mer, a memoria del famosissimo sbarco in Normandia degli Alleati, avvenuto il 6 giugno 1944.
E così, camminando di meraviglia in meraviglia attraverso questo lungo e straordinario sentiero in grado di restituire indimenticabili bellezze alla vista e grandi entusiasmi al cuore, alla fine vi apparirà in lontananza, proprio come una sorta di visione a filo delle acque dell’oceano, l’inconfondibile e incantevole profilo della Baia di Mont Saint-Michel, un famosissimo e molto particolare piccolo isolotto, Patrimonio Unesco dall’anno 1979, sovrastato da un imponente santuario.
Se sarete fortunati, ma io credo proprio di sì, visto che sarete partiti lanciando le scarpette da trekking oltre l’inverno, avrete l’occasione di arrivare proprio durante lo straordinario fenomeno della marea che con inusitata rapidità sale fino a sommergere completamente la strada di accesso alla baia e restituendovi una vera e propria magia la quale rappresenterà niente meno che il migliore auspicio per questo inizio di anno.
Elena Simonini
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