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Libri

I Maccheroni di Casanova

of Redazione


Giovanni Ballarini
I Maccheroni di Casanova
Interviste impossibili a uomini illustri
Prefazione: Giancarlo Gonizzi
Collana: Cibo e cucina
Edizioni: Tarka, 2022
224 pp. – euro 17,00


Quando Giacomo Casanova giunge a Parma, città di suo padre, nel 1749, al locandiere che lo ospita ordina burro, uova, maccheroni, prosciutto e formaggio Parmigiano. Questa storia, soprattutto la citazione dei maccheroni accanto al formaggio e prosciutto, spinge Giovanni Ballarini ad indagare fra libri e documenti, ponendo idealmente delle domande al protagonista. Sarebbe bello poter chiedere direttamente ai protagonisti ciò che la nostra curiosità ci suggerisce... E perché non farlo “realmente ”? Se l’intervista è una finzione, la storia non è mai approssimativa e i documenti conservano informazioni preziose e ce le restituiscono, se solo sappiamo interrogarli in maniera corretta. L’intervista, inoltre — reale o immaginata che sia — alla fine è un mezzo per raccontare e far raccontare storie. L’uomo è capace di inventare, ricordare e raccontare storie e questa capacità, unica nel mondo animale, connota in maniera specifica la nostra natura. La narrazione rivela il significato e il senso più profondo di ciò che, altrimenti, resterebbe una sequenza di informazioni disorganiche. Attraverso racconti su alimenti, dialoghi con figure popolari, artigiani capaci, scienziati curiosi e cuochi innovatori, questo libro traccia la mappa di un patrimonio di tradizioni enogastronomiche che può essere giustamente considerato un monumento della nostra civiltà. Qui la storia cede il passo alla geografia. L’orizzonte è ampio e tocca quasi tutte le regioni d’Italia con le loro carni e salumi e permette di conoscere la preistorica bresaola di Ötzi, l’etrusco Haltva commerciante di prosciutti, il pretoriano Crastino con il suo prosciutto di Parma, Calidio e Fannia con la ventricina, Romulus che vende il prosciutto cotto a Pompei, Filodemo epicureo e la meridiana a forma di prosciutto, il veneto Galla e i porcinari che etichettano i salumi, Benedetto d’Aniane e il lardo che diventa olio, il capitano di ventura Nicolò Piccinino e le sallamine, Napoleone Bonaparte che ama il prosciutto, il conte Alessandro Vezzani che produce salami e fegato grasso d’oca, dimostrando che... non esistono interviste impossibili.



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