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Speciale Marano Lagunare

Ghenda, vini di laguna

of Rella M.


Fausto Ghenda, fratello del pescatore Tiziano (si veda La pesca con i “grasiùi” a pagina 148), ha scelto la strada della produzione vitivinicola, un’attività cominciata dal nonno e continuata dal papà pescatore e cacciatore ma trasformata in una vera impresa vitivinicola da Fausto in prima persona. Se nonno e papà producevano lo sfuso, lui, terza generazione, cominciò ad occuparsi della cantina nel ‘94, ma diede una decisa svolta nel 2007, quando lanciò sul mercato le sue prime bottiglie. Oggi ne produce 40.000 in ben 8 etichette, più una pari quantità di vino sfuso, che localmente va per la maggiore. Fin qui non ci sarebbe nulla di particolare, una storia come tante altre direte voi, ma la curiosità che caratterizza la Cantina Ghenda Fausto è di trovarsi con parte delle vigne a ridosso della riserva lagunare di Marano, con tanti filari vitati circondati dall’acqua, su terreni che un tempo erano utilizzati per gli allevamenti di pesce a cielo aperto.
Tra Marano Lagunare e la confinante Carlino Cantina Ghenda coltiva 6 ettari. Di questi, uno infatti è coltivato tra le valli da pesca, con rese medie di 80 quintali, le più basse in assoluto: qui si coltivano le uve per produrre una Malvasia in purezza, un’etichetta di bollicine Metodo Charmat lungo da uve Pinot, un Verduzzo (un bianco da dessert) e il Friulano, dall’omonimo vitigno autoctono un tempo chiamato Tocai.
La particolarità dei vini di laguna si deve alla salinità dei terreni. «Sono terreni di spiccata sapidità e mineralità» ci spiega Fausto Ghenda. «Trovandosi a soli 200 metri dal mare sono sensibili per tutte queste caratteristiche alla siccità, poiché letteralmente circondati da acque salmastre. Dunque la pioggia è benedetta, permette di abbassare il livello del sale. C’è poi un problema di contenimento dell’alcol per la mineralità dei terreni e la scarsità di piogge».
Il lavoro in vigna è manuale e i trattamenti sono quelli tradizionali, in ottica sostenibile. In generale attraverso rese più basse e il diradamento dei grappoli si ottengono uve che garantiscono più struttura, mentre per i vini sfusi le rese salgono a 120-130 q/h, per prodotti più leggeri e meno alcolici. Ci sono piaciuti: il Refosco in due versioni, uno fa 8 mesi di barrique francese, l’altro, El Moro de Maran, vino di punta dell’azienda, fa 24 mesi. Tra i bianchi è interessante la Malvasia, prodotta anche in una versione riserva limitata, con 14 mesi di affinamento in legno. La cantina fa solo vendita diretta; visita e degustazione di tutti i vini a 8-10 euro.



Massimiliano Rella



Azienda Agricola Ghenda Fausto
Via delle Valli 10
33050 Marano Lagunare (UD)
Telefono: 333 3070289
E-mail: info@ghendafausto.com
Web:
www.ghendafausto.com



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