Vi sarà capitato sicuramente di notare all’interno dei locali grandi scritte su pareti o manifesti o insegne molto “grafiche” e dal forte impatto visivo. Ecco, in questo numero approfondiamo il mondo del cosiddetto “lettering”, termine generalmente utilizzato nello studio delle forme della scrittura che indica un insieme di lettere disegnate.
Nell’ambito del design degli interni commerciali, il lettering va molto oltre la semplice funzione di trasmettere informazioni: esso diventa un potente strumento di brand identity. Più in particolare, nei locali dedicati alla vendita e somministrazione di alimenti ogni dettaglio dello spazio interno contribuisce a creare un’atmosfera che invita a trascorrervi più tempo o stimola la vendita. In questo contesto, il lettering assume un ruolo cruciale, agendo come diretta espressione del marchio e influenzando significativamente la percezione del consumatore.
Psicologia del lettering
Il lettering svolge un ruolo molto importante anche relativamente alla psicologia del consumatore. La tipografia e il design delle parole, infatti, non sono solo una questione estetica, ma veicolano emotività e possono influenzare profondamente le decisioni di acquisto.
Ogni font trasmette una serie di associazioni culturali e psicologiche: i caratteri morbidi e arrotondati possono evocare amicizia e accessibilità, mentre i font netti e angolosi suggeriscono efficienza e modernità. Uno studio della Wichita State University ha evidenziato come determinati tipi di font influenzino persino la fiducia del consumatore, con i serif percepiti come più tradizionali e affidabili e i sans-serif come più puliti e moderni.
Queste percezioni sono cruciali nel settore alimentare, dove la fiducia e l’appetibilità devono essere comunicate efficacemente.
Inoltre, la leggibilità del lettering è fondamentale! Un menu difficile da leggere può frustrare il cliente e diminuire addirittura il valore dell’esperienza culinaria, mentre un’insegna chiara e accattivante può attrarre nuovi clienti all’interno del locale. Il giusto equilibrio tra stile e leggibilità può quindi determinare non solo come i clienti percepiscono il marchio, ma anche quanto efficacemente il messaggio del brand viene comunicato.
In conclusione, il lettering in una salumeria o gastronomia deve essere progettato con attenzione, tenendo conto non solo dell’impatto visivo, ma anche delle sottili implicazioni psicologiche che contribuiscono a definire l’esperienza complessiva della clientela.
Lettering e stile moderno e contemporaneo
Nell’arredo di locali che adottano uno stile moderno o contemporaneo il lettering assume un ruolo di primo piano, integrandosi perfettamente con l’estetica pulita e le linee essenziali che caratterizzano gli ambienti. Il design contemporaneo predilige font sans-serif, utilizzati per trasmettere un senso di innovazione e freschezza. Questi caratteri si armonizzano naturalmente con materiali come metallo, vetro e legno chiaro, molto diffusi in questi spazi, creando un ambiente coerente e visivamente stimolante.
Il lettering spesso poi si spinge oltre la mera funzionalità, diventando una forma d’arte. Allo stesso tempo, il minimalismo nel lettering può aiutare a focalizzare l’attenzione sui prodotti piuttosto che sulla decorazione. In locali come caffetterie e bistrot contemporanei, menu concisi con un font semplice e spaziature generose permettono ai clienti di percepire immediatamente le opzioni disponibili, facilitando una scelta rapida e piacevole.
In definitiva, il lettering risulta un componente critico del design d’interni, rendendo il locale non solo un luogo in cui mangiare ma uno spazio da vivere.
Strategie pratiche per un lettering efficace
Ecco alcuni consigli pratici che possono guidare la scelta e l’implementazione del lettering nei locali di vendita e somministrazione di alimenti al fine di ottenerne il massimo impatto:
scegliere il giusto font. La selezione del font deve rispecchiare l’identità del brand e l’atmosfera del locale. Per un ambiente sofisticato, i font serif possono aggiungere un tocco di eleganza, mentre per uno più moderno e casual, i sans-serif offrono una lettura chiara e una presentazione pulita. È cruciale testare i font in diversi contesti e luci per garantire la leggibilità in tutte le condizioni;
considerare sempre la dimensione. La dimensione del lettering deve essere proporzionata allo spazio disponibile e consentire la visibilità da una certa distanza. Questo è particolarmente importante per le insegne esterne e i menu murali, dove il testo deve essere ben leggibile da lontano per attirare i clienti;
e il colore. I colori scelti devono contrastare adeguatamente con lo sfondo per garantire che il lettering spicchi, ma senza clashing col resto dell’arredo. L’utilizzo di colori del brand nel lettering può anche rafforzare la coerenza visiva e il riconoscimento del marchio;
aggiungere elementi creativi: si può prendere in considerazione l’integrazione di elementi grafici o decorativi che possono accompagnare il testo. Per esempio, illustrazioni stilizzate dei piatti offerti possono accompagnare i nomi nel menu, rendendo l’esperienza più interattiva e visivamente piacevole;
implementazione tecnica. La tecnica di applicazione del lettering varia a seconda delle superfici e delle esigenze specifiche. Ad esempio, il lettering in vinile potrebbe essere adatto per superfici lisce e temporanee, mentre la pittura o le installazioni luminose potrebbero essere più appropriate per un’impressione di lunga durata;
feedback e adattamento. Raccogliere feedback dai clienti e osservare l’interazione con il lettering può fornire insight preziosi per eventuali miglioramenti. È importante essere disposti a fare aggiustamenti per ottimizzare l’efficacia della comunicazione visiva.
Tutte queste accortezze sono pensate al fine di creare un ambiente che non solo attiri l’attenzione ma migliori l’esperienza generale dell’acquirente, la cosiddetta customer experience, rendendo la strategia di vendita al contempo più efficace e confermando dunque il lettering un elemento chiave del design di interni.
Elena Benedetti
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