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Crudo di Cuneo DOP, delizia alla festa del Jambon de Bosses a Saint-Rhémy-en-Bosses

di Redazione


C’ era anche il Prosciutto Crudo di Cuneo DOP alla festa dedicata al Jambon de Bosses svoltasi domenica 14 luglio nel borgo di Saint-Rhémy-en-Bosses, ultimo comune della Valle d’Aosta prima del confine svizzero e sede della tradizionale kermesse dedicata al prosciutto valdostano. L’evento ha voluto celebrare alcune delle migliori produzioni di prosciutti crudi Dop e i suoi produttori italiani e spagnoli: oltre al “padrone di casa” Jambon de Bosses e al Crudo di Cuneo, hanno infatti dato bella mostra di sé il Prosciutto crudo di Parma DOP, il Prosciutto Veneto DOP e gli spagnoli Pata Negra e Jamón Serrano.
Il Crudo di Cuneo DOP, con il suo sapore distintivo e le caratteristiche qualitative inconfondibili, ha catturato l’attenzione dei presenti, che hanno degustato il prodotto insieme ad altre delizie locali. L’evento, quindi, ha rappresentato un’importante vetrina per far conoscere e apprezzare questo prosciutto, frutto di una tradizione secolare e di un’attenta lavorazione. La presenza del Crudo di Cuneo DOP alla kermesse ha evidenziato infine ancora una volta l’eccellenza dei prodotti DOP italiani. I visitatori hanno avuto la possibilità di degustare e confrontare diversi prosciutti, quelli nazionali più dolci, morbidi e magri, e quelli spagnoli con sapori più forti e caratteristici delle loro tradizioni. Una vera e propria “festa” del prosciutto.
Il prosciutto crudo Vallée d’Aoste Jambon de Bosses DOP, riconosciuto dall’Unione Europea nel 1996, vanta una storia secolare. La produzione del Jambon de Bosses è infatti documentata fin dal 1397, quando i prosciutti prodotti nel comune di Saint-Rhémy erano denominati tybias porci salys bauchi. Le cosce suine, sapientemente lavorate e conservate, venivano usate oltre che per il consumo familiare anche come oggetto di scambio: un documento del XIV secolo, depositato negli archivi del Gran San Bernardo, documenta che un tybias porci viene donato dai Canonici al Campanaro della Chiesa di Sant’Orso per un servizio reso al Vescovo.
La tecnica di lavorazione del prosciutto si è tramandata nel tempo. Il sapore aromatico del grasso, il gusto delicato della carne e la sua morbidezza lo rendono unico, anche grazie alla peculiarità del clima e dei venti provenienti dai colli che circondano Saint-Rhémy.
«Questo tipo di manifestazioni è fondamentale per promuovere le eccellenze gastronomiche del nostro territorio — ha commentato Chiara Astesana, presidente Consorzio di tutela e promozione del Crudo di Cuneo DOP — e per far conoscere i prodotti DOP, che spesso il consumatore conosce poco o, ahimè, non conosce per nulla».

>> Link: prosciuttocrudodicuneo.it


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