Di certo, tutti i mercati hanno un fascino ancestrale, ma in quelli del pesce c’è qualcosa di più. Forse perché rappresentano il legame con il grande dispensatore di cibo e vita, il mare. Una pescheria tradizionale è la prima tappa per immergersi nella vera identità, nel vivere quotidiano di un luogo, nella sua cultura popolare. Ogni volta che ci si ferma a chiacchierare con un abitante di una zona costiera infatti ci si sente dire sempre la stessa cosa: «pescherie come queste ci sono solo qui, sono le migliori d’Italia». A conferma che i mercati del pesce sono una questione di cuore. Eccone alcuni, tra i più frequentati e riconosciuti d’Italia.
Chioggia
La città di Chioggia ha una forte ed antica tradizione per quanto riguarda la pesca. È quindi facilmente comprensibile perché Il Mercato ittico di Chioggia1 sia diventato un luogo nevralgico per il commercio e la vendita al dettaglio di prodotti ittici. Siamo sul Canale Vena, celebre per i suoi teloni rossi protesi sull’acqua dalle mura del gotico Palazzo del Granaio. Il mercato si compone di una trentina di postazioni allestite da pescivendoli provenienti dalle zone limitrofe, chiamati affettuosamente mògnoli. Per entrare in questa babele di odori e sapori si passa sotto un’arcata in marmo, interamente scolpita da Amleto Sartori. Qui arrivano pesci ricercati come sogliole, orate, branzini e capesante, sia pesci più modesti come sarde e alici. I prodotti ittici più venduti sono le seppie, i calamari, i gamberi, le canocchie, i polpi e i granchi. Tra le vasche di marmo grigio-azzurre e il bianco luccicante del ghiaccio, i pescatori di laguna, che già 150 anni fa usavano 28 diversi sistemi di reti, tramandano ricette della gastronomia locale, mescolando le materie prime di scarto con i profumi dell’orto.
Rimini e limitrofi
Al Mercato Coperto di Rimini2 si trova la più grande e fornita pescheria dell’Emilia-Romagna, con oltre 60 banchi di vendita. Il pesce, nella quasi totalità, arriva ogni mattina direttamente dal Porto di Rimini, pescato di notte e venduto fresco il giorno stesso. La comodità di poter acquistare anche frutta e verdura di stagione per preparare i propri piatti a base di pesce rende la Pescheria del Mercato coperto uno delle più frequentate. In pescheria, oltre ai tradizionali banchi di commercianti, ci sono anche dieci banchi di produttori che vendono esclusivamente i propri prodotti a km 0, oltre ad un banco specializzato nella vendita di pesce lavorato decongelato, sei banchi specializzati nella vendita di molluschi e un grande banco di pesce congelato.
Sulla Riviera romagnola si trovano altri tre dei mercati ittici più belli e frequentati della costa adriatica: Comacchio, Cervia e Cesenatico. Si tratta di mercati prevalentemente all’ingrosso, ma comunque dal grande valore storico. Edifici lontani dal trambusto estivo, che racchiudono appieno l’atmosfera e i profumi della riviera.
Al mercato di Porto Garibaldi ad esempio l’asta del pesce all’ingrosso è aperta solamente agli operatori, ma sui banchi delle varie pescherie del paese potrete trovare tutte le varietà di pesce della zona, dai prezzi più accessibili ai tagli più pregiati.
A Cervia invece il pesce fresco può essere acquistato sulla banchina del porto canale, dove alcune imbarcazioni espongono i frutti del loro lavoro. Se poi siete affascinati dalla storia marinara, all’interno delle possenti mura, meritano una visita il Museo del Sale3, le case e il piazzale dei Salinari, con i sei-settecenteschi Magazzini del Sale.
Cesenatico nasce contestualmente assieme al suo porto, ma solo verso il 1920 la configurazione del primo Mercato Ittico prende forma come struttura fisica organizzata. Nel 1960 la struttura viene spostata alla cima del porto canale, dove si trova ancora oggi. Il Mercato Ittico è situato su una vasta area a forma circolare dove avvengono giornalmente le contrattazioni all’ingrosso, attraverso 3 tipologie di asta: elettronica, a voce e all’orecchio.
Napoli
A Napoli i pescatori sono un patrimonio dell’umanità, depositari di storie e tradizioni, dalle mani ruvide e possenti. I loro occhi brillano di orizzonti e silenzi notturni. Già alle prime luci dell’alba mostrano il loro tesoro: è tutto depositato sui banconi colorati dall’odore del mare. Tra i più famosi e antichi mercati della città c’è quello di Porta Nolana, in piazza Mercato. Ogni giorno qui fanno bella mostra di sé orate, pezzogne, astici, aragoste, frutti di mare, ma, soprattutto, primo pescato e paranza di giornata.
Non molto lontano da Porta Nolana c’è poi il mercato della Pignasecca, anch’esso molto conosciuto e frequentato dai napoletani, dove i numerosi stand affollano la strada con i loro banchi stracolmi di pesce di giornata.
Altra tappa fondamentale per gli amanti del pesce è il mercato ittico di Pozzuoli, dove si respira un’atmosfera festosa e allegra. Il mercato, infatti, è sempre animato da una folla di acquirenti e la spesa può diventare piacevole e rilassante, oltre che molto economica. È conosciuto soprattutto per i crostacei, in particolare gamberoni e granchi freschissimi e di ottima qualità.
Catania
A Piscaria, come suggerisce il nome, è il mercato del pesce di Catania. Un nome che, per quanto semplice possa essere, racchiude l’anima e l’essenza di questa città. Tra chi vende e chi compra gli ammiccamenti sono continui e spesso incomprensibili per l’avventore occasionale, che potrebbe sentirsi smarrito.
I banchi del mercato si trovano dall’inizio dell’Ottocento nel tunnel scavato nel Cinquecento sotto il Palazzo del Seminario dei Chierici e le mura di Carlo V. Qui, ogni mattina, circondati da cassette colme e grandi catini pieni d’acqua, i venditori tranciano tonni sui banconi, addentando arance e pesce crudo.
In primavera, i pescatori più esperti portano dai borghi vicini le alici masculine da magghia (da marinare crude) o le alghe al cartoccio. In piena stagione di pesca arrivano poi i pesci spada e i tonni da più di un quintale. Ma attenzione: come spiegano gli esperti, solo il pesce cresciuto nel mare sotto il vulcano è nero come la roccia ed è il migliore.
Tantissime persone lo affollano tutto il giorno. Fasolari, vongole, cozze, ricci sono solo alcune delle tante varietà di pesce che si possono trovare. Dalla piazza della pescheria si sale in un altro mondo. La vera magia è perdersi tra le vecchie viuzze che circondano il mercato e lasciarsi guidare dal proprio naso.
Una questione di storia e di cuore
Da Chioggia a Catania i mercati del pesce rappresentano un vanto unico per il nostro Paese. Sono i luoghi dove si può trovare l’eccellenza dei nostri mari e il racconto quotidiano di chi il mare lo vive. Un consiglio: quando entrate nel mercato fermatevi ad ascoltare le voci delle persone intente nella contrattazione. La storia italiana passa anche e soprattutto da questo rito marinaro che si perpetua ogni giorno dall’alba dei secoli.
Chiara Papotti
Note
www.chioggiapesca.it
m.mercatocopertorimini.it/il-mercato/pescheria
musa.comunecervia.it
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