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Speciale iMeat

iMEAT® by Ecod 2021 all’insegna della ripresa

of Redazione


Diamo i numeri: 111 espositori, 4.671 visitatori, 11.500 m2 suddivisi in due padiglioni. Questi in sintesi i dati dell’edizione 2021 di iMEAT® by Ecod, svoltasi a ModenaFiere dal 12 al 14 settembre scorsi. Un’edizione all’insegna della ripresa. La compagine di visitatori formata dal dettaglio di macelleria ha confermato la sua supremazia; tuttavia, al suo fianco non sono mancati gli operatori del settore gastronomia e ristorazione, questi ultimi giunti in visita a iMEAT più numerosi che in passato.

Attrezzature, tecnologie, ingredienti
Gli espositori che hanno preso parte all’edizione 2021, in leggero calo fisiologico rispetto all’edizione 2019 a causa del perdurare della situazione pandemica, hanno risposto comunque numerosi e con entusiasmo e grande spirito di partecipazione, come a sottolineare che il settore guarda avanti e non si lascia frenare dalle difficoltà generali. Gli stand hanno incontrato l’interesse dei visitatori, offrendo un panorama di proposte senz’ombra di dubbio in linea con l’evoluzione del mercato, sia in termini di novità che di diversificazione merceologica. Nel padiglione principale, immediatamente adiacente all’ingresso, i contenuti di carattere tec- nologico e tecnico si sono alternati a quelli di consumo: macchinari, impianti di refrigerazione, forni, macchine e tecnologie per la pro- duzione di salumi, apparecchiature di pesatura (solo per citarne alcuni) sono stati bilanciati da strumenti di uso quotidiano come coltelli, taglieri, abbigliamento, contenitori, ingredienti e soluzioni innovative per la macelleria moderna.

Eccellenze alimentari e carni di qualità in esposizione

Il secondo padiglione, iMEAT Eccel­lenze e iMEAT Farm, è stato consacra- to ai salumi della migliore tradizione italiana, carni processate e pronte al consumo, conserve, salse, bevande ricercate, oli, pasta e carni di alta qualità, il meglio del made in Italy. In questo contesto hanno trovato posto e riscosso interesse anche alcune proposte di allevamento sostenibile, a testimonianza del valore del prodotto italiano come filiera virtuosa, imprenditorialità illumi- nata e segnale di apertura al futuro.

Una fiera in continua evoluzione
iMEAT in sette edizioni ha creato un contesto di relazione tra do- manda e offerta con un obiettivo comune: ampliare le rispettive at- tività, valutare nuove idee, mettere in campo moderne strategie per sostenere, se non addirittura anti- cipare, le richieste di un mercato che evolve, diventa più selettivo, più attento ai contenuti qualitativi, all’ambiente, alle novità nelle varie sfumature. A prova di ciò, l’edizione 2021 ha avuto il sostegno e la cooperazione di partner importanti e prestigiosi come APCI­ Associazione Professionale Cuochi Italiani e ONAS­ Organizzazione Nazionale Assaggiatori Salumi. Intensa anche l’attività di Federcarni, storico partner, che ha animato la giornata di domenica con la finale del Campionato Italiano Giovani Macellai.

Il valore delle nuove generazioni

Lo sguardo al futuro, soprattutto sulle giovani generazioni, è stato l’argomento che ha caratterizzato gli eventi collaterali implementati da Ecod, unitamente alla riflessione sulle contaminazioni naturali in atto tra diversi mondi professionali dalla macelleria alla gastronomia alla ristorazione specializzata, passando per la formazione e la competizione, la digitalizzazione e l’e-commerce. Accanto ai corsi teorico-dimostrativi, focalizzati su tecniche di lavorazione e di processo all’avanguardia, sono state organizzate gare dimostrative con protagonisti giovani macellai e coppie chef-macellaio. Grande partecipazione anche per il “Il panino d’eccellenza” condotto da DanIele ReponI, che ha realizzato originali panini con i prodotti di alcuni espositori: prosciutti, salumi, carne, salse, oli.

Qualche commento

I professionisti del settore della carne e della ristorazione si ritro- vano quotidianamente a lavorare con coltelli non taglienti, che compromettono non solo la qualità ma anche il servizio stesso. L’azienda vicentina Menegon EnnIo era presente in fiera con Fast Blade, l’affilacoltelli che vanta una serie di caratteristiche che lo differenziano sul mercato: pratico, semplice, solido, di facile utilizzo ma, soprattutto, alla portata di tutti. «La fiera è andata bene» ha commentato Elisa Menegon. «Anche se il numero dei visitatori non è stato quello dell’edizione precedente, l’interesse da parte dei macellai e dei ristoratori c’è stato».
Molto positivo il feedback di Criocabin, azienda leader nel settore degli allestimenti refrigerati con sede a Teolo, in provincia di Padova. Nel 2017, nello specifico mondo della macelleria Criocabin ha creato un club con la finalità di raggruppare tutti quei macellai-imprenditori che hanno saputo rinnovarsi e reinventarsi con una visione moderna della professione, tuttavia senza mai dimenticare la tradizione.
È nato così The Gold Butchers Club, costituito da un gruppo di specialisti della carne, amanti della propria professione, in perfetta sintonia coi cambiamenti che stanno avvenendo nel mondo della macelleria. Si tratta di imprenditori-macellai, operanti in perfetta sinergia con la filiera e quindi focalizzati sulla qualità del prodotto all’origine, portatori di professionalità, di qualità del servizio e di capacità di rinnovare dal punto di vista della tecnologia il proprio punto vendita.
«La nostra presenza a iMEAT e gli eventi collaterali organizzati a Modena hanno rafforzato lo spirito di appartenenza e lo scambio di idee che sta unendo questo gruppo» ha sottolineato Barbara Caron di Criocabin e Mondel. «I nostri Gold Butchers hanno partecipato in modo attivo e professionale a tutte le iniziative organizzate da Ecod. Oltre ad aver trascorso un bel momento in nostra compagnia premiando anche nuovi soci, è stato per noi molto bello vedere lo spirito di appartenenza e amicizia che si è sviluppato e rafforzato tra noi e loro e nel gruppo».
Anche sul fronte dell’offerta di salumi selezionati c’è stato un ottimo risconto. Dal Trentino ha partecipato Massimo Corrà, macellaio e norcino con la sua attività Dal Massimo Goloso in quel di Coredo (TN). «Nonostante le chiare limitazioni, dovute alle restrizioni del periodo, il pubblico ha dimostrato un notevole interesse e, seppure i numeri rispetto all’ultima edizione siano ridotti, lo stesso non si può dire dell’indice di curiosità e di attenzione in relazione all’intero panorama che ruota dietro alle quinte del mondo della carne e dei prodotti di salumeria» ha ricordato Massimo Corrà.
«Il profilo B2B dell’evento ha attirato un bouquet estremamente variegato di professionisti del settore e, oltre alla presenza di importanti aziende espositrici e professionisti riconosciuti, hanno presenziato non solo titolari di macellerie, ma anche nuove generazioni di ristoratori, importanti agenti del mondo food ed alcuni YouTuber e blogger famosi sia sul grande schermo che sulle piattaforme digital di tutta Italia ed Europa. Il bilancio per noi rimane quindi molto positivo. Rite- niamo che l’aver avuto la possibilità di rendere noti tanti nostri prodotti, alla primissima fiera specialistica di settore in Italia dopo un biennio di fermo totale, possa permettere a tutto il pubblico che ha interagito con noi di portare a casa un ricordo e un interesse ancora più radicati» ha sottolineato Corrà.
Tra i protagonisti dell’edizione 2021 di iMEAT c’è stata anche Bord Bia, l’ente di promozione delle carni irlandesi, che ha supportato Federcarni in occasione della finale del Campionato italiano giovani macellai. Campionato che ha visto la vittoria di Douglas R. Sena Jr., eletto miglior giovane macellaio d’Italia.
La carne irlandese è stata l’ingrediente principale utilizzato dai partecipanti durante la finale. Un prodotto che assicura delle garanzie di qualità ai consumatori in quanto certificato dallo standard Grass Fed: il primo standard al mondo su scala nazionale che consente di tracciare e verificare la percentuale di erba consumata nella dieta delle mandrie di bovini irlandesi.
Francesca Perfetto, di Bord Bia Italia, ha così commentato: «Far parte di questa competizione, organizzata dal nostro partner Federcarni, è stato per noi davvero entusiasmante. I macellai sono delle vere e proprie istituzioni in Italia ed aver avuto la possibilità di raccontare il nostro prodotto e le sue caratteristiche a queste giovani promesse della macelleria italiana è stata una grande opportunità. Speriamo, anche grazie a queste nuove leve, di far conoscere sempre di più ai consumatori italiani la nostra carne “buona per natura”».
Nel corso di iMEAT 2021 si è anche tenuta l’assemblea elettiva di Federcarni – Federazione Nazionale MacellaI. Il presidente uscente Maurizio Arosio è stato rieletto alla guida della federazione e resterà in carica fino al 2026. «Noi macellai abbiamo sempre reagito bene davanti a ogni cambiamento o crisi, dando prova di responsabilità e capacità di adattamento» ha commentato il presidente Arosio nel ringraziare l’assemblea per la rinnovata fiducia. «Non abbiamo bisogno di ricette magiche per affrontare le sfide che ci attendono: la difesa della bottega artigiana e del negozio di vicinato, una transizione ecologica che sia economicamente sostenibile, il ricambio generazionale. Abbiamo un patrimonio di tradizione da custodire ma siamo aperti alla tecnologia e pronti a innovare».

iMEAT, appuntamenti futuri
Da un punto di vista strettamente strutturale, iMEAT conferma la sua ca- denza biennale con uno sviluppo temporale di tre giorni espositivi e una suddivisione merceologica in padiglioni diversi. Il prossimo appuntamento con iMEAT, unica fiera che si svolge in Italia a carattere internazionale dedicata ai negozi di macelleria e gastronomia, aziende agrituristiche e ristorazione specializzata è previsto per il 2023. La data sarà confermata prossimamente — verrà comunicata al più presto — dopo attento esame da parte della società organizzatrice degli sviluppi della situazione sanitaria, economica e logistica.
>> Link: www.imeat.it


Fazzini Technology, marchio di riferimento per la qualità made in Italy, a iMEAT con le sue affilatrici professionali per il settore della macelleria

La Fazzini Technology di Introbio (LC) produce e vende macchine affilatrici professionali per coltelli e forbici e coltelleria professionale e da cucina di alta qualità dal 1988. L’azienda, che nasce in questa zona della provincia di Lecco che vanta un distretto famoso a livello mondiale per la produzione di lame, è attiva a livello nazionale e internazionale, vantando una notevole gamma di prodotti per diversi settori di attività, tra i quali l‘alimentare resta il canale principale. A iMEAT, fiera di riferimento per il settore della macelleria, abbiamo incontrato il titolare Patrizio Fazzini. «Copriamo le esigenze di tutta la filiera della carne, dal grande macello al piccolo negozio di macelleria, dal grande salumificio alla salumeria-gastronomia; serviamo l’Ho.Re.ca., l’azienda agricola e anche chi fa servizio di affilatura come i negozi di ferramenta». Fazzini Technology si occupa della progettazione, della produzione e della commercializzazione di macchine affilatrici professionali da più di 30 anni ed è da tempo nel comparto un marchio sinonimo di professionalità ed elevata qualità riconosciuto ed apprezzato. «Ha iniziato mio padre, che era socio in un’azienda che produceva coltelli, e io ho proseguito l’attività» racconta Patrizio Fazzini. «Siamo stati i “primi” in tante cose, perché migliorarci sempre un po’ di più, realizzare qualcosa che sia migliorativo sulla gamma attuale di prodotti, resta il nostro obiettivo prioritario». Il sistema di affilatura delle macchine Fazzini è sicuro ed affidabile ed è molto apprezzato da chi desidera risolvere il problema dell’affilatura all’interno della propria attività, risparmiando quindi tempo e denaro, scegliendo qualcosa alla portata anche di operatori non esperti, semplice, duraturo ed affidabile. «Le nostre sono macchine robuste, che durano nel tempo, efficienti, efficaci e molto sicure. Le macchine sono dotate di mole a vite elicoidale che evitano il surriscaldamento della lame da affilare e la cui durata è decisamente elevata riducendo i costi. Il nostro concetto produttivo è “un’affilatura più frequente ma più veloce da fare”, con il coltello sempre al massimo dell’efficienza, il che consente all’operatore, in questo caso i macellai, di lavorare sempre al meglio».
Un commento su IMEAT? «È una fiera che nel tempo ha trovato la sua collocazione all’interno del panorama fieristico nazionale dedicato al food e ci ha dato soddisfazioni di anno in anno sempre di più anche grazie al passaparola tra gli operatori. Ha riportato l’attenzione su quella che è la tradizione italiana dell’arte in macelleria».
Tra le macchine Fazzini più vendute per il settore ci sono le affilatrici professionali modello Small KS5 e Micra K2, esposte nello stand dell’azienda in fiera e delle quali riportiamo descrizione e principali caratteristiche.

Small KS5 affilatrice professionale per coltelli e forbici
L’affilatrice professionale modello Small è composta da due corpi in al- luminio pressofuso verniciato; un corpo posteriore ed uno anteriore che copre le mole. Le mole sono in acciaio C40 rivestite in CBN (Nitruro di Boro Cubico), una particolare composizione consente la lavorazione a secco senza problema di surriscaldamento. Le mole per l’affilatura dei coltelli sono a vite elicoidale, una contrapposta all’altra, compenetranti, formano fra loro un angolo costante, permettendo di ottenere un’ottima affilatura semplicemente appoggiando la lama e facendola scorrere fra le due mole. Le mole sono bilanciate e fissate con calettatore, il che consente massima robustezza e riduzione al minimo delle vibrazioni. Le macchine sono dotate di un kit cambio mole con sistema autocentrante che permette la sostituzione semplice e veloce. Sulla parte superiore del corpo anteriore si trovano due aperture longitudinali per l’affilatura delle forbici. L’apertura a sinistra serve per i destrorsi, quella a destra per i mancini. La macchina può montare un sistema di centraggio della lama del coltello (Right Position System – RPS) che permette di tenere la lama perfettamente perpendicolare all’interasse delle mole migliorando ulteriormente la qualità dell’affilatura ed ottenendo un angolo di taglio simmetrico. La manutenzione è semplice e ridotta al minimo, incluso il cambio mole da effettuarsi una volta consumato il rivesti- mento. Questo modello permette di affilare coltelli e forbici ed è consigliato proprio per macellerie, salumerie, salumifici, aziende agricole, ristoranti...

Micra K2 affilatrice professionale per coltelli
Questa “piccola professionale“ è consigliata per aziende con volume di attività medio/basso come piccole macellerie, salumerie, gastronomie, aziende di catering, ristoranti e osterie con cucina. La sua struttura è realizzata in allu- minio pressofuso verniciato ed acciaio inossidabile. Le mole a vite elicoidale sono bilanciate e fissate con calettatore. Di elevata robustezza, le vibrazioni sono ridotte al minimo. Micra K2 permetterà di avere sempre a portata di mano coltelli taglienti e pronti all’uso senza perdite di tempo per farli riaffilare all’esterno. Tante piccole attività hanno fatto questa scelta, inserendo nelle proprie cucine o nei propri negozi questo piccolo arrotino.

>> Link: www.fazzinitechnology.com




Nella versione cartacea di EUROCARNI 11-2021 trovate un ampio reportage fotografico delle Aziende espositrici e dei Protagonisti di iMEAT 2021.




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