it en
Risultati
Attualità 

L’Europa finanzia la carne in provetta

of Redazione


Secondo un recente studio McKinsey, la carne sintetica è destinata a diventare un business da 25 miliardi di dollari entro  il 2030. Oggi il mondo della bistecca sintetica comprende meno di 100 start-up. Nel 2020, nonostante la pandemia, ha attirato circa 350 milioni di dollari in investimenti e, dall’inizio di quest’anno, è già arrivata ad altri 250 milioni. Sul settore si sono buttati alcuni tra i più grandi player internazionali del settore delle proteine animali (come tyson e nutreco) e investitori del calibro di teMasek e soFtBank.
E da Bruxelles giunge la notizia che proprio nutreco, insieme a Mose Meat, altra start-up specializzata nel settore, ha ottenuto finanziamenti con fondi React EU. La reazione di Filiera Italia non si è fatta attendere. «Ci opporremo sempre alla follia del cibo sintetico che minaccia le nostre filiere» ha dichiarato in proposito il consigliere delegato Luigi Scordamaglia. «Insieme a Coldiretti a Tuttofood abbiamo annunciato l’ambizioso obiettivo di raddoppiare a 100 miliardi di euro le nostre esportazioni, ma tutto ciò verrà vanificato da quelle multinazionali del cibo sintetico che incomprensibilmente ricevono finanziamenti anche dall’Europa. Così facendo si dimostra di voler cancellare le filiere agroalimentari, i nostri allevamenti, il nostro indotto, il cordone ombelicale che lega la produzione agricola di eccellenza italiana alle nostre imprese di trasformazione centenarie ed ai nostri meravigliosi territori. Non sposteremo tutto questo nei laboratori di multinazionali, nonostante i finanziamenti ora anche scandalosamente pubblici che l’Unione Europea dà. Se “transizione verde” significa smettere di produrre nei campi e sostituire tutto con le pro- vette delle multinazionali del cibo Frankenstein allora la UE sbaglia tutto».

Coldiretti: inaccettabile

il finanziamento europeo al business privato della fake meat «È inaccettabile che l’Unione Europea finanzi con risorse pubbliche il business privato della “carne” in provetta, dietro il quale si nascon- dono rilevanti interessi economici e speculazioni internazionali dirette a sconvolgere il sistema agroalimen- tare mondiale». È quanto denuncia Coldiretti in riferimento allo stanziamento di 2 milioni di euro concesso a due aziende olandesi im- pegnate nella produzione di “carne” in laboratorio da cellule in vitro. Il finanziamento è stato concesso alla Nutreco e alla Mosa Meat dove ha investito anche il famoso attore americano Leonardo di Caprio «che non ha certo bisogno dei soldi dei cittadini europei».

Non si tratta peraltro dell’unico episodio di personaggio pubblico — ricorda Coldiretti — che cerca di fare business con la carne finta come dimostra il caso del magnate Bill Gates. Il supporto finanziario è stato peraltro concesso nell’ambito del programma React EU che la Commissione aveva avviato per rispondere alla crisi generata dall’emergenza Covid che ha messo in ginocchio il sistema dell’allevamento in Italia e in Europa.
Si rischia di sostenere un’abile operazione di marketing che punta a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione, senza peraltro aver effettuato una reale verifica indipendente sull’impatto etico ed ambientale di queste produzioni sulle quali puntano un numero crescente di multinazionali per fare affari.

La scelta di sostenere società che puntano a fare concorrenza sleale sul mercato spacciando per carne prodotti ottenuti — rileva infine Coldiretti — dalla moltiplicazione cellulare in laboratorio combinate con fattori di crescita e sostanze compatibili con i tessuti biologici, si aggiunge peraltro alla campagna di demonizzazione in atto per la vera carne.
Una doppia tenaglia che mi- naccia di far chiudere le stalle con perdite di posti di lavoro e di produzioni tradizionali la cui distintività è componente strategica del made in Italy nel mondo.


Fonte:
EFA News
European Food Agency
www.efanews.eu



Activate your subscription

To subscribe to a Magazine or buy a copy of a Yearbook