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Relicyc verso la carbon neutrality

of Redazione


In un momento storico in cui, da parte delle aziende di tutti i settori, è all’ordine del giorno il rischio di cadere nel cosiddetto green washing, Relicyc — realtà attiva nel riciclo delle materie plastiche e del legno che da sempre ha fatto della sostenibilità il suo punto di partenza e valore distintivo — fa un ulteriore passo in avanti, con una forte attenzione verso la neutralità ambientale, che prevede la riduzione delle emissioni di gas serra e l’uso di fonti rinnovabili. Dimostra così ancora una volta, attraverso azioni concrete, la propria vocazione, contribuendo a ridurre gli sprechi, a risparmiare risorse e a tutelare l’ambiente. La Carbon neutrality è infatti la capacità di un’attività, di un prodotto o di un’organizzazione di non avere un impatto negativo sull’ambiente, non emettendo più gas serra di quelli che riesce a eliminare o a compensare. Non a caso, l’Unione Europea intende raggiungere questo importante obiettivo all’insegna dello sviluppo sostenibile entro il 2050 e attraverso il Green Deal, una strategia che comprende diverse iniziative legislative e politiche in materia di clima, energia, trasporti, industria, agricoltura e finanza.
Proprio in quest’ottica, Relicyc ha recentemente ottenuto la certificazione EPD — Environmental Product Declaration o Dichiarazione Ambientale di Prodotto —, che ha confermato il risparmio di CO2 che si ottiene con il pallet da 4,7 kg di peso rispetto al pari portata in legno da 10 kg: 0,0864 kg di CO2eq ogni 100 km percorsi. In un anno, soltanto per fare un esempio, una piccola azienda che utilizza per le proprie spedizioni 20 pallet al giorno leggeri emette ben 432 kg in meno di CO2eq ogni 100 km percorsi dai propri pallet.
Legalità e tracciabilità sono altre due parole d’ordine di Relicyc, la cui attività è costantemente volta a garantire ai clienti la massima trasparenza. Garanzie sostenute anche da Certified Recycled Plastic®, il programma tecnologico che traccia in maniera immutabile e verificabile le risorse plastiche lungo l’intera filiera del riciclo. Punto di forza è infatti la tecnologia Blockchain, che permette di raccogliere le informazioni relative ai materiali lotto per lotto attraverso QR-code univoci collocati su ciascun pallet.
Grazie a Certified Recycled Plastic®, Relicyc offre all’utilizzatore la possibilità di verificare in qualsiasi momento ciclo di vita, qualità, caratteristiche, conformità normativa e impatto ambientale dei prodotti.
Ecco allora che, grazie alla lungimirante vision di Relicyc, pallet nuovo e vecchio diventano un unico prodotto: uno è semplicemente l’evoluzione dell’altro, secondo una perfetta circolarità. In questo modo il pallet diventa uno strumento strategico per la sostenibilità economica e ambientale: analizzare un magazzino o un flusso logistico coinvolgendo i diversi attori interessati permette di ottimizzare la tipologia di pallet utilizzata risparmiando denaro e limitando la CO2, coerentemente con l’obiettivo di carbon neutrality.
I dati di Relicyc confermano inoltre che il pallet in plastica viene immesso sul mercato molto più velocemente del legno: ai 143.000 kg di pallet in plastica ritirati nel 2021 corrispondono 201.000 kg nel 2023 e ben 376.000 nei primi otto mesi del 2023. Se la statistica permette di dedurre che l’utilizzo del primo è almeno triplicato negli ultimi tre anni, l’Epal in legno cresce di circa il 7% all’anno. Questa richiesta in favore del pallet in plastica, in costante aumento, è la dimostrazione lampante dell’efficienza del prodotto e ne riconosce il valore ambientale, oltre che economico, con la valorizzazione a fine ciclo vita.

>> Link: www.relicyc.com



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