it en
Risultati
Attualità 

Viva la Carne Rossa Lombarda

of Redazione


Il 1° Festival della Carne Rossa Lombarda, organizzato lo scorso 16 settembre a Poiano di Castel Goffredo (MN) dal Consorzio Lombardo Produttori di Carne Bovina, ha centrato l’obiettivo della promozione di uno dei comparti strategici dell’agricoltura italiana. Oltre mille persone conquistate con piatti della tradizione e rivisitazioni culinarie studiate dallo chef Omar Torresani e dai ragazzi dello Ial di Viadana (MN), un videomessaggio del ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, sulla centralità della carne bovina nell’economia agricola italiana e sul ruolo della zootecnia come risposta alla carne sintetica, la presenza di politici di diversi schieramenti e del senatore Luca De Carlo, presidente della IX Commissione permanente (Industria Commercio Turismo Agricoltura Agroalimentare), per lanciare un segnale di unità sull’importanza della carne bovina, anche dal punto di vista nutrizionale, come ricordato dalla nutrizionista Cecilia Valenti dell’Università di Modena, che pone l’accento sul ruolo della carne rossa nelle diete alimentari bilanciate.
Il messaggio del Consorzio Lombardo Produttori di Carne Bovina si lega alla sostenibilità e alla tracciabilità come garanzia per il consumatore. «Alleviamo rispettando l’ambiente, in assoluta trasparenza, con una grande attenzione verso il territorio» ha spiegato il presidente Primo Cortelazzi. «Vogliamo dialogare coi consumatori, col mondo della Grande Distribuzione e la ristorazione e per questo forniamo informazioni complete attraverso un QR-code e con l’adozione di un disciplinare specifico per il segmento della ristorazione». Un messaggio sposato anche dal presidente di Coldiretti Mantova, Fabio Mantovani, che ha parlato di etichettatura, tracciabilità e centralità della Dieta Mediterranea come elementi di difesa dell’agricoltura e della zootecnia contro il rischio della carne sintetica.
In attesa della convocazione del Tavolo regionale della Carne promosso dall’assessore Alessandro Beduschi, il Consorzio prosegue sulla strada della qualità e della trac­ciabilità, declinando quelle strategie di «economia circolare e di presidio del territorio che vengono meno quando un allevamento chiude», ha concluso il senatore De Carlo.

Carne bovina, giù allevamenti e produzione, ma i consumi tengono e battono l’inflazione
I consumi di carne bovina non solo tengono, ma si rivelano resilienti a una fase di inflazione che sta mettendo a dura prova le tasche dei consumatori.
Nel periodo febbraio-luglio 2023, dicono i dati elaborati da Teseo.Clal.it, i consumi domestici di carne bovina fresca sono cresciuti dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2022, con un aumento in valore del 5,9%. «L’aumento dei prezzi è inevitabilmente collegato all’inflazione — ha affermato Primo Cortelazzi, — ma l’incremento di spesa è stato decisamente più contenuto rispetto ad esempio alla carne suina fresca, che nello stesso periodo ha visto un calo dei consumi del –1,93%, a fronte di un +10,1% tendenziale in termini di prezzo». I dati relativi a maggio-luglio 2023 sono ancora più lusinghieri: +4% tendenziale l’evoluzione in quantità e +6,5% in valore (fonte: Teseo.Clal.it), tanto che fanno ben sperare in proiezione sulle intenzioni di acquisto del consumatore. «È la conferma se non di un forte rilancio dei consumi — ha commentato Cortelazzi — di una crescita della domanda che riteniamo positiva e che sta sostenendo purtroppo solo in parte i prezzi di mercato, a fronte di un’offerta di carne italiana in flessione. Ciò significa che il trend positivo dei consumi di carne bovina è solamente in parte legato alla carne italiana, alla quale si preferisce per ragioni di prezzo quella estera congelata o refrigerata».
I dati sono eloquenti in tal senso. Solo a maggio gli acquisti di carne bovina dall’estero sono saliti del +6,05% tendenziale, con Polonia, Francia, Paesi Bassi e Spagna a rappresentare i primi fornitori di prodotto nei primi cinque mesi del 2023 grazie al fattore prezzo, che rende tali Paesi produttori più competitivi rispetto all’Italia.
Sul fronte numerico, diminuiscono il numero di allevamenti bovini in Lombardia (7.888, –1,38% al 30 giugno 2023) e il numero di capi allevati (319.388, –0,55%, fonte: Teseo.Clal.it), mentre aumentano i prezzi dei ristalli, con la Francia che si conferma il primo fornitore di broutard per l’ingrasso.
Sono alcune delle ombre per il comparto della carne bovina, settore che vede l’Italia sostanzialmente ferma su un tasso di autoapprovvigionamento del 41,9%. Il futuro per il settore appare controverso. Se da un lato è vero che i prezzi (ma anche i costi di produzione) sono lontani dai valori di sofferenza del 2020, è difficile leggere le dinamiche future. La domanda globale potrebbe, secondo gli analisti di Rabobank, registrare un rallentamento, trascinato dalla frenata dell’economia cinese e da consumi che stentano a decollare dopo la lunga fase del Covid nel Paese del Dragone. Allo stesso tempo, bisognerà valutare se invece la vivacità della domanda di carne bovina negli USA (con conseguente risalita delle quotazioni di mercato) riuscirà a influenzare anche l’UE, che comunque ha in parte beneficiato dei rialzi dei listini.

>> Link: consorziocarnebovina.it

>> Link: https://consorziocarnebovina.it/applicazione/



Il Consorzio Lombardo Produttori Carne Bovina nasce a maggio 2015 dalla fusione dei quattro consorzi operanti in Lombardia e precisamente Consorzio Carne Bovina Documentata di Mantova, Carni Scelte di Brescia, Qualità della Carne Bovina di Milano e l’Associazione dei Produttori di Bergamo, cercando di contrastare la crisi che colpisce da svariati anni il comparto dell’allevamento da carne. Al Consorzio aderiscono 421 soci distribuiti in più regioni (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna, Friuli, Toscana, Puglia, Lazio, Sardegna e Sicilia), per un totale di 491 allevamenti ed un patrimonio zootecnico che si aggira intorno ai 100/110 mila bovini. Il Consorzio è regolamentato da uno Statuto e da un Disciplinare di produzione che esclude l’impiego di qualsiasi sostanza ormonale dannosa alla salute umana e l’uso, nella razione dei bovini allevati, di alimenti non consentiti dalle norme vigenti e di grassi di origine animale; è inoltre titolare di un Disciplinare di etichettatura della carne bovina ed è autorizzato dal MiPAAF ad applicare le procedure di tracciabilità ed etichettatura della stessa con n. di autorizzazione IT 009 ET. Il Disciplinare di etichettatura permette ai soci di ottenere un importo aggiuntivo del 30% ai premi zootecnici per la macellazione di bovini con età compresa tra i 12 e i 24 mesi e con un periodo di allevamento non inferiore ai 6 mesi. Le attività di controllo in allevamento sono svolte da tecnici qualificati con le relative competenze e si indirizzano verso il rispetto del disciplinare di produzione e di etichettatura, mentre le attività di controllo negli stabilimenti di macellazione e nei punti vendita convenzionati si indirizzano verso il rispetto del disciplinare di tracciabilità e di etichettatura della carne a marchio Consorzio Lombardo Produttori Carne Bovina. Ad oggi sono convenzionati 16 macelli e 40 punti vendita. Il Consorzio è partner con CO.M.AL., Istituto Spallanzani, APA Mantova, Consorzio Agrario del Nordest, CREA-FLC e Mantova Alleva nel progetto sperimentale OTTIMA (Ottimizzazione della gestione della mandria da latte per la produzione di carne) che ha come finalità la razionalizzazione della rimonta aziendale negli allevamenti da latte utilizzando su una parte delle vacche/manze seme sessato di tori da carne di razze pregiate a doppia coscia (Blue Belga, Charolaise, Piemontese) in modo da ottenere vitelli da carne e sviluppando una linea di produzione che potrà in un secondo momento essere certificata come carne bovina di qualità.


Activate your subscription

To subscribe to a Magazine or buy a copy of a Yearbook