Frequentato per decenni da Luigi Cremonini come cliente, nel centro storico della bellissima Castelvetro di Modena, a pochi chilometri dalla sua Inalca e dal centro direzionale del Gruppo, oggi Il Castello è diventato il ristorante della sua famiglia. Un pezzo di cuore che, attraverso le ricette della moglie Tina, raccoglie tanto del mondo dei Cremonini. Dalla selezione delle carni, protagoniste assolute come è ovvio che sia, qui alla carta in un’ampia offerta tra tagli, origine e cottura, alle paste dei primi piatti, rappresentative del territorio emiliano con tortellini, lasagne, tagliatelle e, non ultimi, i salumi affinati in cantina, anch’essi espressione della tradizione salumiera locale e valorizzati da gnocco e tigelle. Il Castello, riaperto lo scorso agosto dopo una ristrutturazione, è la meta ideale per chi ama le carni e la cucina della tradizione in un contesto, quello delle colline vitate di Lambrusco Grasparossa, che ci riporta alla natura, al fare le cose bene, a preservare sapori autentici e a valorizzare le carni. Il locale, diretto dal Restaurant manager Davide Tanzi, si affaccia su Piazza Roma, vero cuore di questo antico borgo medievale che ospita il Palazzo Comunale e la Torre dell'Orologio, caratterizzata da una pavimentazione in cotto con al centro una scacchiera in marmo e sasso che ospita la Dama vivente.
«Questo locale è stato per trent’anni un punto di riferimento per la tradizione dell’Emilia-Romagna e quando ne abbiamo acquisito la gestione diretta abbiamo lavorato per preservarne l’identità di servizio e di prodotto» ha sottolineato Claudia Cremonini nel corso della presentazione della nuova attività alla stampa. «Abbiamo cercato di mantenere la tradizione e lo riteniamo il nostro ristorante di famiglia perché le ricette vengono dal ricettario di mia madre Tina e gli ingredienti dalle nostre produzioni di carni e salumi, abbinati ai prodotti tipici del nostro territorio, gnocco fritto e tigelle, fino all’aceto balsamico di Modena della nostra acetaia». «L’offerta delle carni è espressione della nostra identità» ha poi aggiunto Davide Tanzi. «Si spazia dai tagli con osso a tagli porzionati come ribeye, picanha, filetto. Per i tagli con osso si può scegliere l’origine, che oggi sono i nostri allevamenti in Polonia, negli Stati Uniti e in Italia, comparandoli e giocando sulle differenze di gusto. In fin dei conti abbiamo un certo macellaio di fiducia!».
Elena Benedetti
>> Link: ristoranteilcastellodicastelvetro.it
instagram.com/ilcastello_dicastelvetro
In foto Claudia Cremonini, responsabile delle Relazioni esterne del Gruppo omonimo, insieme a Davide Tanzi, alla brigata di cucina e allo staff del ristorante Il Castello a Castelvetro di Modena.
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