È stato pubblicato da Ismea il Report sui consumi domestici delle famiglie italiane nel periodo gennaio-dicembre 2022. Dal report emerge che, nel 2022, si è verificato un aumento della spesa per tutti i comparti alimentari ad eccezione dei prodotti ittici e del vino. Anche per il comparto delle carni si registra un importante incremento della spesa (+9,9%), con un peso sullo scontrino del 10,6%, a fronte di una lieve diminuzione delle quantità acquistate (dell’1,6%) e uno spostamento verso tagli e aree merceologiche più economiche di cui hanno pagato lo scotto le bovine a vantaggio delle suine. Scendendo nel particolare delle varie tipologie, per le carni bovine si registra un sostenuto incremento dei prezzi medi (+9,7%), che ha spinto i consumatori al contenimento dei volumi facendo segnare nel complesso a fine anno un –4,4% degli acquisti in quantità, con una spesa comunque in aumento del 5,1%. Le carni suine, pur segnando un incremento dei prezzi medi del 7,1%, hanno registrato un incremento dei volumi acquistati, favorite da un livello di prezzo comunque inferiore sia a quello delle carni bovine che a quello di alcuni tagli delle avicole. Le carni avicole sono fra tutte quelle che hanno registrato il più importante aumento dei prezzi medi (+18,3%), subendo vicissitudini anche a causa dell’influenza aviaria e dei conseguenti abbattimenti che hanno portato a contrazioni dell’offerta nazionale; malgrado ciò, il consumo in termini di volume si è mantenuto praticamente stabile (solo –0,2%) rispetto al 2021 (fonti: ismeamercati.it – unaitalia.it).
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