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Acquacoltura

Biosicurezza in acquacoltura: collaborazione IZSVe-API a supporto degli operatori

of Redazione


Con l’entrata in vigore del Regolamento (UE) 2016/429 “Animal Health Law” e dei successivi atti di esecuzione e delegati, la prevenzione e il controllo dell’introduzione e diffusione delle malattie negli stabilimenti costituiscono un prerequisito per garantire elevati livelli di sanità e benessere animale e sicurezza degli alimenti di origine animale, alla luce della strategia UE in materia di sanità animale 2007-2013 “Prevenire è meglio che curare”. Il Regolamento introduce un approccio basato sulla valutazione del rischio di introduzione e diffusione delle malattie negli allevamenti, e sottolinea il ruolo dell’allevatore su vari fronti:
individuare precocemente e segnalare all’autorità competente eventuali problematiche sanitarie nel proprio stabilimento;
conoscere i rischi di esposizione alle malattie dello stesso;
essere sensibile all’adozione di buone pratiche aziendali finalizzate a garantire un adeguato livello di biosicurezza, attuando le opportune misure di sorveglianza.
A tal fine, la normativa comunitaria, e in particolare il Regolamento delegato (UE) 2020/691 in materia di stabilimenti di acquacoltura, così come quella applicativa a livello nazionale (DLgs 136/2022), richiedono che l’operatore di uno stabilimento sia in possesso di adeguate competenze sui temi sopra menzionati. Tali competenze possono essere sviluppate tramite la partecipazione a incontri aziendali, programmi formativi, di aggiornamento, convegni, su temi legati alle principali malattie elencate, obblighi di sorveglianza passiva, notifica e comunicazione delle malattie, buone prassi di allevamento, interazioni tra sanità animale, benessere e salute umana, resistenza ai trattamenti farmacologici e principi di biosicurezza. Il Ministero della Salute, in conformità a quanto previsto dal DLgs 136/2022, ha inoltre emanato il Decreto 25 settembre 2024 “Requisiti di biosicurezza per stabilimenti d’acquacoltura riconosciuti e di altre tipologie di attività ad essi correlate”.
Nell’ottica di favorire questo processo di sensibilizzazione dell’operatore, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), sede del Centro di referenza nazionale per lo Studio e la diagnosi delle malattie dei pesci, molluschi e crostacei, e l’Associazione Piscicoltori Italiani (API) hanno realizzato un progetto nell’ambito del Programma nazionale triennale della pesca e dell’acquacoltura, realizzato nel corso del 2023 e presentato ad Aquafarm 2024, finalizzato ad implementare adeguati standard di biosicurezza in allevamento con il supporto del Ministero della Salute. Nello specifico, sono stati programmati incontri formativi on-line e residenziali, anche nell’ambito di manifestazioni e convegni di settore ed è stato fornito supporto tecnico-scientifico ed operativo agli allevatori, per indirizzarli nella progettazione e realizzazione di procedure efficaci in materia di biosicurezza.

Manuale per gli operatori

A completamento del percorso è stato anche realizzato un manuale per l’applicazione delle buone prassi in materia di biosicurezza, che illustra i rischi di esposizione alle malattie e le modalità operative per mitigarli, e riporta le informazioni rilevanti da raccogliere e conservare agli atti in stabilimento circa l’avvenuta applicazione delle misure. Questo strumento intende fornire una traccia agli operatori per la predisposizione di un proprio documento, adattato alle caratteristiche del proprio stabilimento, da definire in collaborazione con un professionista degli animali o veterinario di stabilimento e con l’ASL. Il manuale contiene, inoltre, alcuni possibili modelli di raccolta dati in forma di schede di rilevamento, da utilizzare in allevamento e da conservare agli atti quale traccia degli interventi sostenuti.
La collaborazione/confronto, anche attraverso attività formative e divulgative, tra produttori, autorità competente e professionista degli animali o veterinario di stabilimento, sono fondamentali per consentire un’efficace condivisione e diffusione di informazioni sullo stato di salute degli animali acquatici e sui potenziali rischi emergenti, al fine di intraprendere azioni concordate per una risposta efficace ed efficiente e per limitarne la diffusione.


Fonte: Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
izsvenezie.it



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