Il settore della pesca in Egitto — in acque marine, salmastre e interne — è uno dei pilastri economici del Paese, che è caratterizzato da un’ampia costa che si estende lungo il Mar Mediterraneo e il Mar Rosso e da vasti sistemi fluviali e lacustri interni, come il Nilo e i suoi laghi.
Pesca in acque marine
L’Egitto vanta circa 2.450 km di coste lungo il Mediterraneo e il Mar Rosso. La pesca in mare rappresenta una risorsa importante per la popolazione locale, specialmente quella delle aree costiere. Tuttavia, la pesca nel Mediterraneo, la zona più pescosa, è soggetta a fluttuazioni significative dovute a overfishing e al degrado degli ecosistemi. I principali porti di pesca marittima includono Alessandria, Port Said e Suez, centri nevralgici per l’industria ittica.
Le principali specie catturate nel Mediterraneo comprendono il tonno, la sardina e le acciughe, mentre nel Mar Rosso si trovano specie tropicali come il pesce pappagallo e il pesce chirurgo. La pesca commerciale è effettuata con reti da traino, palangari e nasse, ma si osserva una crescente attenzione alla sostenibilità a causa dell’esaurimento degli stock ittici1.
Pesca in acque salmastre
Le acque salmastre rappresentano un’importante fonte di pesca per le popolazioni locali. Il Lago Manzala, il Lago Burullus e il Lago Bardawil, situati lungo la costa mediterranea, sono ricchi di biodiversità e forniscono specie come i mugilidi (cefalo) e diverse specie di crostacei. Tuttavia, l’equilibrio ecologico di questi laghi salmastri è minacciato dall’inquinamento e dalle attività umane. Gli sforzi per migliorare la gestione di queste risorse in termini di sostenibilità hanno portato a piani di conservazione che includono limitazioni sulle stagioni di pesca e misure per ridurre l’inquinamento da parte delle industrie circostanti2.
Pesca in acque interne
Le acque interne dell’Egitto, in particolare il fiume Nilo e i suoi affluenti, così come i laghi interni come il Lago Nasser e il Lago Qarun, sono vitali per la pesca d’acqua dolce. Nel Nilo, che ospita una grande varietà di specie ittiche, vengono pescate principalmente diverse specie di tilapia e il pesce gatto africano, che sono una fonte essenziale di proteine per molte comunità rurali. La pesca fluviale è praticata sia a livello commerciale che artigianale, spesso con tecniche tradizionali come reti e trappole. La pesca nel Nilo è principalmente artigianale, con tecniche tradizionali che hanno subito poche modifiche nel corso dei secoli. Nel Delta del Nilo si pesca anche il gambero d’acqua dolce (Procambarus clarkii), che viene anche lavorato e ha un buon mercato di esportazione.
Creato dalla costruzione della Diga di Assuan, il Lago Nasser rappresenta una delle principali risorse di pesca d’acqua dolce in Egitto. Copre una superficie di 5.250 km² e consente una pesca significativa di specie come il pesce tigre, il Lates niloticus (pesce persico africano) e altre specie ittiche commerciali. Tuttavia, la pesca nel lago è soggetta ad una gestione rigorosa per prevenire la sovrappesca e garantire la sostenibilità delle risorse3.
Pesca: le sfide del settore
Le principali sfide che il settore egiziano della pesca deve affrontare includono:
sovrasfruttamento delle risorse marine, specialmente nel Mediterraneo, che ha portato ad una riduzione degli stock di alcune specie;
degrado ambientale e inquinamento nei laghi salmastri e nelle acque costiere, che minacciano la biodiversità e la qualità delle risorse ittiche;
cambiamento climatico, che sta influenzando le condizioni delle risorse marine e la disponibilità di pesce, soprattutto nelle acque salmastre e interne.
Per far fronte a queste sfide, il governo egiziano, in collaborazione con organizzazioni internazionali, ha adottato misure più rigorose nella gestione della pesca, promuovendo la sostenibilità nel settore attraverso l’introduzione di tecnologie per migliorarne l’efficienza, per migliorare la sicurezza alimentare4 e ridurre l’impatto ambientale5.
Acquacoltura: statistiche e crescita del settore
Il settore dell’acquacoltura in Egitto è uno dei più sviluppati e strategici in Africa e a livello globale. Nel 2024, l’Egitto si conferma leader nella produzione ittica nel continente africano, soprattutto grazie all’acquacoltura, che rappresenta circa l’80% della produzione totale di pesce nel Paese. In particolare, l’Egitto è uno dei principali produttori mondiali di tilapia, con una produzione stimata di 1,1 milioni di tonnellate entro la fine del 2024, collocandosi al terzo posto a livello globale dopo la Cina e l’Indonesia.
Produzione
Nel 2021, l’acquacoltura egiziana ha prodotto 1,576 milioni di tonnellate di pesce, che rappresentano il 78,7% della produzione totale del Paese. L’acquacoltura ha visto una crescita rapida negli ultimi decenni, passando da 24.000 tonnellate nel 1982 ad oltre 1,5 milioni di tonnellate. Le principali specie allevate sono la tilapia del Nilo, la specie più prodotta, seguita dal pesce gatto africano e da specie marine come il cefalo, il branzino, l’orata, l’ombrina ed i gamberi peneidi (Penaeidae). Il settore impiega circa 300.000 persone, contribuendo in modo significativo all’economia locale, soprattutto nelle aree rurali, dove l’acquacoltura è spesso l’unica fonte di reddito (USDA Foreign Agricultural Service)6.
Nonostante il successo raggiunto, il settore dell’acquacoltura ha numerose sfide da superare, legate alla qualità dei mangimi, alla scarsità d’acqua e all’impatto del cambiamento climatico. Tuttavia, l’Egitto sta investendo in tecnologie avanzate, come sistemi di ricircolo dell’acqua e mangimi di qualità per migliorare l’efficienza della produzione e la sostenibilità del settore7.
Accreditamento per l’esportazione dei prodotti della pesca dall’Egitto
Gli addetti ai lavori considerano il settore ittico egiziano di ottimo livello lungo tutta la filiera e i prodotti ittici sono considerati di un livello qualitativo eccellente anche in UE. Vi è quindi una forte richiesta da parte delle aziende egiziane del settore per esportare prodotti ittici nei paesi dell’UE8. La NFSA (National Food Safety Authority, l’autorità competente egiziana per la sicurezza alimentare)10 ha richiesto l’accreditamento dell’Egitto per l’esportazione dei prodotti della pesca (non dell’acquacoltura) nei paesi della EU. L’accreditamento richiede che gli impianti di trasformazione e le navi officina siano riconosciuti per esportare in UE secondo i requisiti di sicurezza alimentare e sostenibilità e queste richieste sono state soddisfatte9. Tutte le norme specifiche in materia di sicurezza e qualità alimentare dei prodotti ittici dovranno essere mantenute nel tempo per poter accedere ai mercati europei al seguito dell’accreditamento ufficiale che ci si aspetta nel breve periodo.
Fasi
La richiesta ha seguito un processo rigoroso con numerose sessioni di formazione teorica ma soprattutto sessioni pratiche presso gli uffici NFSA e le aziende che hanno richiesto l’accreditamento per l’esportazione con le seguenti fasi11:
adeguamento dell’Autorità competente (NFSA, Dipartimento dei prodotti ittici) agli standard UE, col rispetto del Pacchetto Igiene. Un sistema qualità accessibile agli addetti ai lavori è stato istituito presso il Dipartimento dei prodotti ittici del NFSA con la nomina del responsabile qualità e la lista degli ispettori responsabili per le ispezioni. Inoltre, si è creato un database con un registro delle ispezioni, le non conformità rilevate e le altre attività che riguardano la sicurezza alimentare dei prodotti ittici (www.nfsa.gov.eg);
la legislazione è stata armonizzata con le ultime normative ed approvata dagli organi competenti egiziani, in particolare il manuale delle procedure delle ispezioni ed il sistema di tracciabilità sono stati migliorati sia a livello di autorità competente (NFSA) che delle aziende produttrici che vogliono esportare;
adeguamento agli standard UE per il settore privato: le aziende ittiche egiziane hanno dovuto adeguarsi agli standard di qualità e sicurezza alimentare imposti dall’UE tramite il Pacchetto Igiene. Questo ha comportato miglioramenti nelle pratiche igieniche di pesca, lavorazione e conservazione dei prodotti ittici selvatici. La tracciabilità è attualmente meglio organizzata e risponde agli standard della UE;
ispettori dell’UE hanno condotto visite e audit nelle strutture egiziane nel 2024 per verificare che rispettassero le normative europee. I controlli hanno riguardato sia gli impianti di lavorazione che le condizioni igieniche e sanitarie delle barche, la visita alle strutture e il Sistema HACCP messo in atto dal personale;
durante le visite degli ispettori EU i responsabili della qualità delle aziende hanno presentato le aziende ed il Sistema qualità agli ispettori UE. Le aziende hanno dovuto fornire una documentazione dettagliata e mostrare le certificazioni che attestassero la conformità ai requisiti UE che includevano certificati di origine, rapporti di analisi e altre documentazioni pertinenti per le SOP (Standard Operation Procedure) e Sistema HACCP;
le autorità egiziane hanno collaborato strettamente con l’UE per garantire che tutte le normative fossero rispettate. Questo ha incluso la formazione del personale del NFSA e delle aziende private e l’implementazione di sistemi di controllo della qualità.
Nel 2024, l’Ufficio Veterinario e Alimentare dell’UE (FVO) ha effettuato un’ispezione in Egitto per valutare i controlli ufficiali relativi ai prodotti della pesca destinati all’esportazione verso l’UE. Gli ispettori hanno verificato se i sistemi del National Food Safety Agency egiziano fossero conformi agli standard UE in materia di sicurezza alimentare, igiene e controllo qualità. Questa iniziativa fa parte degli sforzi dell’Egitto per migliorare le proprie capacità di esportazione ittica e ripristinare l’accesso ai mercati di esportazione dei Paesi della EU12.
Il risultato del rapporto degli ispettori UE al termine delle visite alle strutture ed al Sistema HACCP delle fabbriche di lavorazione dei prodotti ittici e delle barche da pesca che hanno richiesto l’accreditamento per l’esportazione è stato positivo. Anche l’audit dell’NFSA Dipartimento della pesca ha mostrato che vi è un buon grado di armonizzazione del pacchetto igiene dell’EU. Infine, un parere tecnico positivo è stato dato per l’accreditamento13.
Sono state richieste analisi a livello nazionale per i residui e contaminanti dei prodotti ittici quali metalli pesanti, diossina, pesticidi ed ogni altro possibile rischio che il pesce pescato egiziano potrebbe causare ai consumatori della EU. In particolare sono state richieste analisi addizionali per il PFSA (acidi perfluoroalchilsolfonici) e la ciguatossina, che sono stati riconosciuti come nuovi rischi nei prodotti ittici delle acque egiziane. Finalmente tutti i campionamenti sono stati eseguiti e le analisi sono risultate entro i parametri richiesti dalla UE14.
Attualmente l’Unione Europea deve pubblicare ufficialmente l’aggiornamento della lista dei Paesi accreditati per l’esportazione dei prodotti pescati verso la UE. Questa lista includerà l’Egitto, la sua autorità competente (NFSA) e la lista delle aziende ammesse. Questo potrà permettere l’inizio delle esportazioni verso i Paesi EU dei prodotti della pesca egiziani15.
Gianluigi Negroni
Note
1. National Aquaculture Sector Overview, Egypt, Fisheries and Aquaculture, www.fao.org/fishery/en/countrysector/naso_egypt
2. Sahar Fahmy Mehanna (2022), Egyptian Marine Fisheries and Its Sustainability, in Sustainable fish production and processing, Chapter 4, 111-140 pp.
3. Myriam Khalfallah et al. (2023), Once upon a century, the Egyptian Mediterranean fisheries (1920–2019), as affected by “fishing down” and climate change, Ocean & Coastal Management, Volume 245, 106831, www.sciencedirect.com
4. Ian Guolding (Managing Director at Megapesca Lda) 2024, Opportunities into Extending the Shelf Life of Imported Pelagic Fish in Egypt: A Fact-Finding Study, Egypt Pelagic Fish Standards – Agroberichten Buitenland.
5. Mohamed Samy-Kamal (2020), Outlook on the fisheries policy reform in Egypt and the draft of the new fisheries law, Marine Policy 120(6898):104136; New paper unveils pathways for sustainable Egyptian Aquaculture (2023), WorldFish, worldfishcenter.org
6. Egypt, Country profile, worldfishcenter.org
7. Yousef Eltahawy (2022), Challenges of fish farming in Egypt. The activity of fish farming in Egypt began in the late seventies by specialists in aquaculture by establishing a group of extension farms in many areas, www.bluelifehub.com/2022/12/19/challenges-of-fish-farming-in-egypt/
8. Author personal communication after Egypt missions 2023-2024.
9. How can I get approval to export fish to the EU?, trade.ec.europa.eu/access-to-markets/en/faqs/how-can-i-get-approval-export-fish-eu; Frequently Asked Questions on the practical application of Council Regulation (EC) No. 1005/2008 of 29 September 2008 establishing a Union system to prevent, deter and eliminate illegal, unreported and unregulated fishing (“IUU Regulation”), oceans-and-fisheries.ec.europa.eu
10. Law No.1 of 2017 establishing the National Food Safety Authority (NFSA), www.nfsa.gov.eg
11. Fisheries control, Fact Sheets on the European Union, www.europarl.europa.eu/factsheets/en/sheet/116/fisheries-control
12. Author personal communication 2024.
13. NFSA official communication to stakeholders, August 2024.
14. EU import conditions for seafood
and other fishery products, food.ec.europa.eu/system/files/2018-06/ia_trade_import-cond-fish_en.pdf
15. Non-EU country establishments database (food.ec.europa.eu/food-safety/biological-safety/food-hygiene/non-eu-countries-authorised-establishments_en#Listing); l’autorità competente egiziana dovrà inserire la lista degli stabilimenti autorizzati all’esportazione.
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