La tecnologia di misura riveste un ruolo fondamentale nel settore alimentare. La qualità di alimenti e bevande — e quindi la loro sicurezza — dipende in modo determinante dalla temperatura. Di seguito puoi trovare un vademecum da utilizzare per l’acquisto di un nuovo strumento di misura, in modo da escludere a priori eventuali brutte sorprese.
1. I punti di misura: dove bisogna misurare?
Fai un giro di ispezione e segnati i punti in cui la qualità delle materie prime e dei prodotti finiti deve essere controllata con uno strumento di misura.
2. Il giusto metodo di misura: come bisogna misurare?
I data logger e i sistemi di monitoraggio dei dati sono consigliati laddove i valori della temperatura devono essere sottoposti a un monitoraggio costante. Gli strumenti di misura portatili sono invece più indicati per controlli a campione o misure di controllo periodiche.
3. Monitoraggio della temperatura: data logger o sistema di monitoraggio?
Dal punto di vista della spesa iniziale, i data logger sono più economici, ma consumano più risorse nel medio e lungo periodo. Per i sistemi di monitoraggio della temperatura è invece esattamente il contrario. La scelta di uno o dell’altro dipende da due domande:
4. Strumenti di misura portatili: misura a penetrazione o di superficie?
Meglio uno strumento combinato che può fare entrambe: misure a raggi infrarossi per controlli veloci e misure a penetrazione per controlli più precisi. Nei punti di misura in cui è richiesto solo uno dei due metodi, è sufficiente un termometro solo a raggi infrarossi o solo a penetrazione.
5. Tecnologia: gli strumenti di misura soddisfano le aspettative?
La strumentazione di misura utilizzata per i generi alimentari deve soddisfare le normative vigenti (es. HACCP, EN 13485). Oltre ad un’idonea protezione contro l’umidità (es. IP65) e alla possibilità di lavare lo strumento, è necessario prestare attenzione alle caratteristiche di robustezza. Nel settore alimentare, infatti, è importante avere una strumentazione resistente e non fragile.
6. L’assistenza: chi si occupa della manutenzione e della taratura della strumentazione di misura?
La strumentazione di misura dovrebbe includere un protocollo di collaudo al momento dell’acquisto. Successivamente dovrà essere ricalibrata a intervalli regolari, come richiesto anche dalle normative vigenti. Un buon costruttore di strumentazione di misura si occupa anche di riparazioni, calibrazioni e taratura. Per il settore alimentare, Testo dispone di una vastissima gamma di strumenti per la misura di temperatura e umidità. Inoltre, è in grado di offrire soluzioni di misura personalizzate, composte da software, strumenti di misura e un pacchetto completo di servizi.
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Safefood, dispositivo laser portatile per controllare la qualità del cibo
Contro le frodi alimentari, l’ENEA ha progettato un dispositivo laser portatile per lo screening rapido e affidabile della qualità del cibo che finisce sulle nostre tavole. Il progetto “TECHEA” (Technologies for Health: sistemi per applicazioni alla tutela della salute del cittadino) ha permesso la realizzazione di due prototipi: uno destinato alle attività ispettive di organi di controllo come i NAS dei Carabinieri e l’altro per i controlli di qualità nell’industria alimentare. Attualmente non esistono in commercio strumenti con queste caratteristiche. I controlli antifrode vengono fatti in laboratorio con analisi costose, lunghe e complesse che richiedono personale specializzato. Il nuovo strumento è basato sulla tecnologia della “spettroscopia laser fotoacustica”. Tecnicamente si “spara” sul campione un fascio laser a infrarosso. Il campione a sua volta si riscalda, si espande e genera un’onda di pressione, una sorta di “eco” che viene ascoltata come suono attraverso un microfono. In questo modo riusciamo ad analizzare qualsiasi sostanza, senza che le sue molecole vengano alterate, e ottenere immediatamente i risultati per capire se siamo di fronte a una frode alimentare. Il dispositivo destinato all’industria alimentare è stato progettato per integrarsi nel processo industriale e monitorare tutta la catena produttiva; mentre il secondo strumento per i NAS è maneggevole, di facile utilizzo e delle dimensioni di una valigetta. In quest’ultimo caso si tratta di minilaboratorio portatile, dove basterà inserire un piccolo campione di cibo per avere in pochi secondi uno screening rapido e preciso della presenza di eventuali contaminanti. Queste caratteristiche lo rendono adatto per controlli veloci e mirati in tutti i canali di distribuzione, dai mercati ai supermercati, dalle mense di scuole, ospedali e aziende fino ai piccoli negozi di alimentari. Finora questa tecnologia è stata testata su alimenti di grande consumo come pesce, bibite e succhi di frutta, latte in polvere, olio d’oliva e vino (fonte: Accademia dei Georgofili, www.georgofili.info).
Didascalia: misuratori di temperatura Testo.
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