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Il 2022 è l’anno della Blonde d’Aquitaine

di Redazione


Sessant’anni: è in effetti nel febbraio del 1962 che per la prima volta appare il nome Blonde d’Aquitaine, utilizzato per designare la popolazione bovina
nata dalla fusione di tre rami dal mantello fromentino e le mucose chiare, tutti provenienti dal sudovest della Francia: Garonnaise, Quercy e Blonde des Pyrénées. Fino ad allora utilizzate essenzialmente per la trazione animale e il lavoro nei campi da piccoli agricoltori dediti alla coltivazione di foraggi e cereali e all’allevamento, queste vacche vedono una diminuzione dei loro effettivi a causa del rapido sviluppo della meccanizzazione. Su domanda delle autorità pubbliche, che volevano intensificare e razionalizzare l’agricoltura e l’allevamento, nonché grazie alla volontà di un uomo, Raphaël Tremouille, presidente dell’Herd Book Garonnais e figura politica locale, la fusione è siglata a Bergerac nel febbraio 1962, a seguito di lunghe discussioni per fissarne nel dettaglio le modalità. Per non contrariare nessuno dei rami bovini fondatori, viene scelta una nuova denominazione, fortemente legata tanto allo standard morfologico quanto al territorio: Blonde d’Aquitaine. Da quel momento in poi, sarà questo il nome della razza.

Un percorso lungo 60 anni
Questa razza del Sud-Ovest della Francia, inizialmente confinata nei territori di origine, nel giro di poco tempo ha saputo conquistare prima tutte le regioni francesi, poi i vicini Paesi in Europa e persino alcune aree più lontane. A tal punto che oggi è esportata in circa 40 Paesi in 5 continenti.
La razza non ha però conosciuto soltanto una grande estensione geografica, ma anche una profonda evoluzione del suo modello genetico grazie alla selezione. Infatti, a partire dal 1962, le associazioni di razza e gli allevatori si sono mobilitati per orientarla verso la produzione specializzata di carne, maschio, scottona, vacca), il tutto conservando le sue qualità d’allevamento originali: facilità nel parto, docilità, resilienza, caratteristiche che nel corso del tempo hanno
forgiato animali robusti.
Una selezione che è da sempre un’azione collettiva pilotata dagli allevatori stessi all’interno dell’organismo di selezione, un vero e proprio parlamento della razza che prefissa degli obiettivi e successivamente li declina a seconda dei differenti strumenti:
• il controllo delle performance in azienda (pesatura, punteggio, misurazioni);
• le stazioni di valutazione delle performance proprie dei bovini presenti o della loro discendenza.
In tempi recenti, in particolare dalla metà del decennio 2010, la selezione razziale ha preso una nuova direzione con lo sviluppo della genomica. In questo modo è ora possibile caratterizzare persino un animale giovane a partire da un prelievo biologico e dalla lettura dei marcatori di DNA.
A prescindere dal metodo utilizzato, fenotipico o genomico, la selezione resta un’attività esigente, in continua evoluzione, che deve rispondere alle aspettative del momento (economiche, sociali, ambientali), con una pressione sempre più forte da parte della società.
Se ieri, infatti, il mercato chiedeva di produrre di più aumentando la qualità del prodotto, oggi i nuovi temi da integrare nella selezione sono: benessere animale, impronta carbonica, gas a effetto serra, adattamento al riscaldamento climatico. E come ieri, gli uomini e le donne che quotidianamente si occupano della selezione genetica dovranno oggi raccogliere insieme queste nuove sfide per far evolvere la razza. Come, del resto, hanno sempre saputo fare.

La Blonde d’Aquitaine al centro di un progetto di promozione

Da gennaio 2020 fino a marzo 2023 questa magnifica razza da carne è oggetto di un progetto di informazione e promozione denominato “Blonde d’Aquitaine: European Beef Excellence” e cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito del Reg. (UE) 1144/2014. Promotori dell’iniziativa sono Asprocarne Piemonte, organizzazione di produttori di bovini da carne operante sul territorio della Regione Piemonte, e France Blonde d’Aquitaine Sélection, l’associazione francese incaricata della selezione genetica della razza al fine di migliorarne le qualità originali, la morfologia e le performance.
L’obiettivo è far conoscere al pubblico italiano e francese la Blonde d’Aquitaine e le eccezionali caratteristiche della sua carne, in particolare tenerezza e magrezza, attributi che la rendono adatta a qualsiasi consumatore.
In Italia, la promozione riguarda anche il marchio del Consorzio Sigillo Italiano, l’ente riconosciuto dal MIPAAF come garante del Sistema di Qualità Nazionale in Zootecnia (SQNZ) e del disciplinare “Vitellone e Scottona ai cereali”, nel quale si inscrive la Blonde d’Aquitaine
.

Il contenuto di questa campagna promozionale rappresenta soltanto le opinioni dell’autore ed è di sua esclusiva responsabilità.
La Commissione europea e l’Agenzia esecutiva europea per la ricerca (REA) non accettano alcuna responsabilità riguardo al possibile uso delle informazioni che include.


Asprocarne Piemonte è un’organizzazione italiana di produttori di bovini da carne, che opera sull’intero territorio della Regione Piemonte, costituita nel 1985 sulla base di un’apposita normativa comunitaria. Oggi Asprocarne conta circa 500 soci, che allevano oltre 130.000 bovini da carne di razze italiane ed estere e che rappresentano il 25% della produzione regionale. Asprocarne Piemonte rappresenta il volto dei produttori piemontesi di carne bovina sul mercato. E ha come obbiettivo quello di migliorare, qualificare, promuovere, valorizzare e commercializzare le carni prodotte dagli allevatori associati.
www.asprocarne.com

France Blonde d’Aquitaine Sélection è un’associazione francese incaricata dal Ministero dell’Agricoltura che ha il compito di curare la selezione genetica della Blonde d’Aquitaine per migliorarne le qualità originali, la sua morfologia e le performance dei capi. Si occupa inoltre di mantenere aggiornato il Libro Genealogico della razza, di certificare i capi riproduttori selezionati e di assicurare gli interessi generali degli allevatori attraverso l’organizzazione di eventi specifici e implementando attività di promozione sul territorio.
www.blonde-aquitaine.com

Il Consorzio Sigillo Italiano, riconosciuto con Decreto dal Ministero delle Politiche
Agricole, Alimentari e Forestali n. 828 del 28.02.2018, è un Consorzio di valorizzazione dei prodotti ottenuti grazie all’adozione dei Disciplinari approvati all’interno dei Sistemi di Qualità Nazionale in Zootecnia (SQNZ). Gli allevamenti piemontesi che partecipano al progetto aderiscono al Disciplinare del “Vitellone e Scottona ai cereali” e sono rappresentati all’interno del Consorzio dall’Asprocarne Piemonte.
sigilloitaliano.it




• Info:
www.blonde-aquitaine.com
• E-mail:
info@blonde-aquitaine.com
• FB: Blonde d’Aquitaine: European Beef Excellence
• IG: blonde.aquitaine



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