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Buona carne non mente

Cooperativa Produttori Arborea: l’unione fa la forza

di Guizzo E.


Arborea è un piccolo comune della provincia di Oristano che conta 3.800 abitanti, edificato nel 1919, subito dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, grazie ad un lavoro esclusivo di bonifica realizzato da un vastissimo movimento di uomini e mezzi. Il risanamento permise, quindi, di trasformare un’area di 18.000 ettari di paludi e malaria in una terra rigogliosa e ferace.
Oggi Arborea è popolata da comunità venete, friulane ed emiliane che, trasferitesi qui nel dopoguerra, hanno reso questa terra la più redditizia di tutta la Sardegna.

Tutto intorno al paese è un susseguirsi di fattorie, specializzate per lo più nel settore lattiero-caseario: non è un caso se la sola Arborea conti 30.000 bovini da latte. La maggior concentrazione di questi allevamenti ha portato alla realizzazione, nel 1955, della Cooperativa Produttori Arborea, con la finalità di aiutare gli allevatori, da semplici mezzadri a proprietari terrieri.
La sinergia vincente che portò a realizzare un vero e proprio sistema cooperativistico avvenne nel 1956, quando gli stessi soci costituirono la 3A – Cooperativa Assegnatari Associati Arborea, con funzioni di raccolta, trasformazione e commercializzazione del latte vaccino prodotto nel territorio di Arborea. Tuttavia, l’avvento della Grande Distribuzione, gli elevati costi di produzione e le basse rese di macellazione portarono gli allevatori a specializzarsi nell’allevamento del bovino da latte. Nel 1980 nacque il Centro di ingrasso, con la necessità di soddisfare la prima esigenza degli allevatori: ritirare i vitelli baliotti maschi di poco valore commerciale, allocandoli negli allevamenti da carne bianca al Nord Italia. Oltre a ciò, il Centro si specializzò nell’accrescimento e nel finissaggio dei vitelloni da carne dando origine all’OP – Organizzazione Produttori Carne Bovina Sarda.
Annualmente la Cooperativa produce circa 4.500 vitelloni e ne macella 11.000, sommando i capi provenienti dai soci. Tra le razze presenti al centro d’ingrasso vi sono la Sardo Modicana, la Blu Belga, la Limousine e la Charolaise.

La filiera del comparto bovino da carne in Sardegna è tratteggiata da due zone geografiche: il Nord-Est dell’isola (Gallura, Nurra e Ogliastra) e il Sud-Ovest della pianura del Campidano.
A tutt’oggi la Cooperativa Produttori Arborea conta 220 soci, provenienti da più comparti: lattiero-caseario, bovino da carne, suino, foraggero ed ortofrutticolo, quest’ultimo specializzato nella produzione di carote, meloni, angurie, fragole, pomodori e patate (per il settore pataticolo la Regione vanta un’alta specializzazione ed il riconoscimento O.P. Organizzazione Produttori).
Al timone della Cooperativa c’è Walter Mureddu: entrato come consigliere nel 2012 e nominato nel 2018 vicepresidente, ad oggi è stato riconfermato per la seconda volta alla sua presidenza.
Tra gli obiettivi della Cooperativa, spiega Mureddu, vi è la creazione di una filiera biologica, a partire dall’allevamento, considerando che i vitelli conferiti dai soci sono nutriti con materie prime di qualità superiore. «Ci stiamo strutturando per creare una vera e propria economia circolare a partire dall’alimentazione sino alla macellazione dei bovini».





La Cooperativa possiede un mangimificio dedito alla realizzazione del cosiddetto piatto unico che alimenta tutti i bovini del Centro di ingrasso con farina di soia e di mais, mentre i foraggi sono di provenienza territoriale. «Alimentiamo circa 10.000 vitelli in un lasso di tempo che va dai 6 ai 10 mesi, e ben 750.000 ovini su tre milioni presenti in tutta la Sardegna» racconta il presidente.
La vicinanza degli allevamenti al centro di macellazione costituisce senza alcun dubbio un privilegio per il benessere animale, riducendo i tempi di trasporto si eludono tutti quei fenomeni stressogeni che si ripercuotono poi sulla qualità delle carni.
Il principale segmento di distribuzione della carne è quello delle macellerie, circa 350, sparse in tutta la regione. Con esse, la Cooperativa ha stipulato una vera e propria filosofia di comunicazione atta a garantire una tracciabilità trasparente delle carni bovine, suine ed ovine provenienti da animali nati ed allevati in Sardegna.

I benefici riservati ai soci della Cooperativa sono molteplici, come la scontistica per l’acquisto dei prodotti, i servizi amministrativo/contabili, i controlli e le analisi dei cereali, la fornitura di attrezzature ed infine il servizio zootecnico deputato dal mangimificio di recente costruzione, un’area di quaranta mila metri quadri ubicato nel porto di Santa Giusta (OR). «I nostri prodotti fungono da “piatto pronto”, un alimento completo ed innovativo, utile per diverse fasi produttive: lattazione, accrescimento e asciutta» spiega Mureddu.
La Cooperativa Produttori Arborea è divenuta sempre più competitiva grazie ad un programma di investimenti che ha coinvolto tutti i settori facenti parte della stessa; ne è un esempio l’impianto di biogas alimentato con reflui zootecnici, scarti di macellazione ed ortofrutticoli che permette di generare energia necessaria per la produzione di mangimi.
«Il nostro obiettivo è quello di coinvolgere il mondo produttivo, per conseguire investimenti strutturali ed organizzativi, al fine di generare economie di scala da trasferire alle nostre filiere. Chi vorrà associarsi potrà avere innumerevoli benefici e vantarsi di far parte di una realtà capace di affrontare sfide continue. La missione del nostro Consiglio di Amministrazione è quella di unire le richieste dei soci alle nostre offerte. Accompagniamo ogni singolo allevamento nello sviluppo aziendale, ogni mese riceviamo numerose richieste di adesione a socio della Cooperativa», spiega il presidente, che ha da poco accolto la Cooperativa CAO Formaggi di Oristano e l’Unione pastori Nurri del Sud Sardegna come nuovi soci e questo rende la Cooperativa una realtà solida all’interno del sistema agroalimentare sardo e zootecnico italiano.
La Cooperativa aderisce al Consorzio Sigillo Italiano, marchio nato nel 2018 con l’obiettivo di certificare una filiera controllata e corrispondente ad elevati standard qualitativi. Consorzio Sigillo Italiano aderisce alle direttive che fanno capo al marchio ombrello SQNZ – Sistema di Qualità Nazionale Zootecnia, regime di qualità volontario, strutturato secondo precise linee guida riconosciute a livello nazionale ed europeo ai sensi del Regolamento (CE) n. 1974/2006. Le direttive riguardano le tecniche di allevamento, le condizioni igienico-sanitarie del bestiame, l’alimentazione e le caratteristiche genetiche degli animali. Il marchio “Consorzio Sigillo Italiano” garantisce al consumatore qualità certificata e sicurezza dei prodotti alimentari.

Presidente, quali sono i progetti per il futuro?
«Essere sempre più competitivi migliorando la catena produttiva. Attualmente stiamo investendo nel campo delle energie rinnovabili, come l’agrisolare, con la realizzazione di impianti fotovoltaici. Il nostro progetto cooperativistico rende la Sardegna più unita, abbiamo la necessità di creare un fronte comune. L’unione fa la forza».

Oggi chi si sta evolvendo non è Arborea ma l’intera Sardegna.


Elisa Guizzo
Meat specialist



>> Link: www.produttoriarborea.it



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