L’Azienda Agricola Mariotti è una realtà zootecnica eccellente, non solo i suoi butteri in azione o per gli aspetti del benessere animale — 200 capi di Maremmane in selezione, delle quali 85 fattrici e vitelli da ingrasso — ma anche per la location unica ed esclusiva in cui pascolano le mandrie: cioè il Parco archeologico di Vulci, un antico insediamento etrusco nella campagna viterbese. Un sito d’interesse turistico-culturale visitato tutto l’anno da gruppi organizzati, viaggiatori solitari e amanti del trekking e della mountain bike. Immaginate un grande pascolo vivo e vivace, a distanza di archi e colonne etrusche con i viaggiatori a spasso, sicuramente incuriositi dalla presenza dei capi di bestiame accanto ai resti di un’antica civiltà.
I Mariotti, papà Paolo e il figlio Marco, la terza generazione, allevano la Maremmana all’interno del Parco archeologico di Vulci dal lontano 1961. Oggi gestiscono 60 ettari di terreno e pascoli in concessione; altri 85 ettari, di proprietà, sono a Pietrafitta, nel comune di Ischia di Castro (VT).
Vuoi per la posizione, vuoi per la presenza dei butteri — che non sono lì per folclore ma suscitano a tutti noi l’effetto wow — i Mariotti hanno ben pensato di proporre esperienze ai turisti, con grande interesse tra gli stranieri, attirati appunto dalla figura del “guardiano-pastore” a cavallo che controlla le mandrie e le guida nei loro spostamenti. Propongono, ad esempio, giornate a cavallo in collaborazione con i maneggi del territorio; un filone che vorrebbero far crescere.
«La figura del buttero non è folclore, ma un lavoro vero, difficile, verace, che rischia però di scomparire» ci spiegano Paolo e il figlio Marco Mariotti. «Di solito lavorano in coppia, ma se sono bravi anche da soli riescono a spostare 60-70 capi». Due anni fa, nella tenuta del Presidente della Repubblica, a Castelporziano, tra Roma e Ostia, e ad Alberese, l’azienda agricola della regione Toscana, sono state fatte le selezioni per aspiranti butteri. Vi hanno partecipato un centinaio di ragazzi e qualche ragazza. Il test prevedeva anche prove pratiche come il lancio del lazo, la legatura degli animali, l’abilità di cavalcata, ecc…
Tornando all’azienda Mariotti e agli aspetti zootecnici e commerciali, va segnalato anche che Paolo e il figlio Marco fanno anche vendita diretta di carne e consegna a domicilio (la macellazione e la lavorazione nel macello di Viterbo). Una parte dei capi è venduta al Consorzio Carne Razza Maremmana Bio, di cui sono soci insieme ad altre 7 aziende agricole laziali e toscane, mentre un’altra parte dei capi è venduta all’asta del centro genetico Anabic ad Alberese (GR). I Mariotti partecipano inoltre ad un progetto dell’Università della Tuscia che ha l’obiettivo di rivalutare la classificazione del benessere animale, un sistema di “analisi e punteggi” che per vari parametri “oggi penalizza paradossalmente gli allevamenti bradi e i più naturali”, sottolinea Marco Mariotti, che oltre a fare l’allevatore e il buttero è laureato in Biologia molecolare, con dottorato in genetica zootecnica, ed è un ex ricercatore proprio all’Università di Viterbo. «Il carattere principale della Maremma è la frugalità» continua Marco. «È un animale che si adatta bene ad ambienti particolari e zone svantaggiate, è brucatrice e pascolatrice, vive allo stato brado dodici mesi l’anno ed è molto resistente. Ha una buona produzione di latte e facilità al parto». «Invece la carne è distinguibile per la sapidità — aggiunge il padre Paolo — e il sapore è molto legato alla qualità della vita dell’animale, mai tenuto sotto stress, anzi al pascolo perenne e alimentato con essenze naturali. Gli allevamenti di Maremmana sono anche una risorsa per l’ambiente: grazie alla cura dei sottoboschi sono un argine per gli incendi».
L’azienda partecipa infine a un progetto del Crea di Roma, insieme al Consorzio Carne Razza Maremmana Bio per valutare l’ingrasso allo stato brado con lo sfruttamento alimentare dei pascoli (grass feed). Il progetto contempla altri filoni di analisi come la valutazione dell’impronta carbonica degli allevamenti allo stato brado; il controllo delle parassitosi senza l’uso di medicinali; lo svezzamento precoce. La ricerca coinvolge varie aziende della Maremma e è coordinato dal Consorzio. Cominciato nel 2023, i risultati sono attesi nel 2025.
Massimiliano Rella
Azienda Agricola Mariotti
https://www.facebook.com/carnemaremmana
In foto gli allevatori Paolo e Marco Mariotti )photo © Massimiliano Rella)
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