Un importante accordo di collaborazione per il miglioramento agricolo della provincia cinese dello Shandong e la Sardegna, con l’esplorazione di nuovi modelli e percorsi per lo sviluppo agricolo moderno e la cooperazione internazionale. È quello firmato il 5 settembre scorso a Jinan, capitale dello Shandong, tra i rappresentanti del Consorzio di Tutela dell’Agnello di Sardegna Igp e la Shandong Animal Husbandry Association, una delle prime organizzazioni sociali-industriali a livello provinciale istituite nel settore zootecnico cinese, rappresentata dal presidente Lu Yan, alla presenza del governatore della provincia dello Shandong, Zhou Naixiang, e del Ceo della Banca di Cina Lin Jingzhen. Accordo che determina forme di collaborazione come la promozione attiva della cooperazione nell’ambito della zootecnia tra Italia e Cina, sfruttando i rispettivi know-how e risorse, e l’impegno del Consorzio sardo a coordinare attivamente la cooperazione commerciale tra l’associazione cinese e le imprese zootecniche italiane, illustrando la normativa italiana e fornendo supporto commerciale nonché consulenza tecnica e servizi alla Shandong Animal Husbandry Association per garantire una cooperazione agevole.
La Cina, e in particolare la provincia dello Shandong (la più importante realtà agricola del Paese), guarda con interesse al mondo agropastorale sardo: le pecore da latte e la produzione di Agnello di Sardegna Igp in particolare, la selezione genetica, i metodi di allevamento e la sostenibilità delle produzioni, sono stati il motivo che ha portato la Filiale della Banca di Cina nello Shandong a invitare i rappresentanti del Consorzio di Tutela alla Boc’s Shandong Week, un evento annuale di tipo economico. Dal 3 al 5 settembre a Jinan, a Weifang, Yantai, Dezhou e in altri centri, si è parlato di cooperazione internazionale per ciò che riguarda l’economia, la ricerca scientifica e la rivitalizzazione rurale.
Un’iniziativa nata per costruire una nuova piattaforma per la cooperazione agricola internazionale ed espandere nuovi canali per la cooperazione transfrontaliera, il tutto grazie al lavoro della Bank of China in favore dei gruppi locali di agricoltori e allevatori.
Per la Banca Cinese l’introduzione di nuove risorse agricole nella provincia migliorerà il livello di cooperazione agricola internazionale del territorio e aiuterà questa regione a sviluppare un’agricoltura moderna.
Per questo l’ambasciatore Fao Guang Defu, arrivato in Sardegna ad aprile scorso con il compito di sondare e prendere contatti con le associazioni di produttori strutturate per quanto riguarda i canali commerciali e l’attenzione alla selezione genetica, alla ricerca, ha proposto alle autorità cinesi di prendere contatto con i rappresentanti del Consorzio di Tutela dell’Agnello IGP.
In Cina si sono recati quindi Alessandro Mazzette e Battista Cualbu, rispettivamente direttore e presidente del Consorzio di tutela dell’Agnello Igp, in rappresentanza del gruppo di produttori sardi composto da circa 5.000 soci tra allevatori, macellatori e porzionatori.
«Un’occasione importante — commenta Cualbu — alla presenza di oltre 200 delegati di tutto il mondo e 18 Stati invitati. Un’apertura straordinaria che è per noi un segnale importante, con l’auspicio che si riprenda il dialogo con questo paese fondamentale per ciò che riguarda l’agroalimentare».
«La partecipazione a questo evento rientra a pieno nel percorso di internazionalizzazione intrapreso da tempo dal nostro consorzio» spiega Alessandro Mazzette. «Abbiamo firmato un accordo per condividere i nostri metodi di allevamento sostenibili e etici. Siamo orgogliosi che la nostra cultura pastorale rappresenti un modello virtuoso da esportare».
Fonte: CONTAS
agnellodisardegnaigp.eu
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