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Tradizioni

Thanksgiving, il tacchino piace anche agli Italiani

di Redazione



Quest’anno il Thanksgiving Day, o Festa del Ringraziamento, si celebrerà il 28 novembre, l’ultimo giovedì del mese, portando in tavola un gigantesco tacchino ripieno. La ricorrenza che negli Stati Uniti apre le porte al Natale, e attraverso la quale si ricordano i Padri Pellegrini che nel 1621, a Plymouth, si riunirono per ringraziare il Signore del buon raccolto e della vicinanza ai propri cari, oramai si celebra anche in Italia, come avviene ad esempio per Halloween: numerose sono infatti le cene a tema organizzate col classico Thanksgiving turkey da abbinare a salsa ai mirtilli, salsa gravy e purè di patate, il contorno più gettonato dagli Americani nel 2023 secondo l’indagine State of the Sides.

Quella per il tacchino è infatti una passione anche italiana: con un consumo pro capite di 3,5 kg a testa, nel 2022 la carne di tacchino è stata la seconda carne bianca più consumata dopo il pollo, secondo i dati Unaitalia, l’associazione che rappresenta oltre il 90% della produzione avicola nazionale.

Le carni bianche, come quelle di tacchino, contengono quantità rilevanti di grassi polinsaturi essenziali, come Omega-6 e Omega-3. Sono, inoltre, fonte di vitamine come quelle del gruppo B e niacina, e forniscono buone quantità di ferro e minerali, come lo zinco. Rispetto al contenuto in proteine, le carni di pollo e tacchino hanno valori del tutto simili a quelli delle altre carni: 100 grammi di petto di pollo e fesa di tacchino ne contengono circa 23-24 grammi, coprendo circa il 40% della quantità totale di proteine raccomandate giornalmente per un adulto. Le carni bianche sono infine tenere, nutrienti e digeribili grazie alla ridotta presenza di tessuto connettivo ed il diametro ridotto delle sue fibre.


Indirizzi e curiosità

Per chi non ama (o non ha voglia) di cucinare, anche in Italia c’è la possibilità di scegliere tra varie proposte di Thanksgiving fuori casa: a Roma, ad esempio, si va dal menu speciale del ristorante Uliveto del Rome Cavalieri Waldorf Astoria a quello tradizionale proposto da Bakery House, che fa anche take away (bakeryhouse.it), dalla cena del Thanksgiving al ViVi Bistrot – Le Serre o nella Galleria con vista mozzafiato sulle fontane del Bernini al ViVi – Piazza Navona (vivi.it).

A Milano Erba Brusca organizza il tradizionale Thanksgiving dinner sul Naviglio Pavese (erbabrusca.it), mentre al Mercato Centrale, all’American Barbecue di Joe Bastianich, si può partecipare ad una masterclass BBQ sui segreti della farcitura del tacchino. All’Hard Rock Cafe di Firenze, nella storica Piazza della Repubblica, sarà possibile assaggiare piatti tradizionali, dallo slow-roasted turkey breast, il petto di tacchino arrosto, alla pumpkin pie topped with caramel sauce and house-made whipped cream, la golosissima torta di zucca servita con salsa al caramello e panna montata, con sottofondo di musica live della Tennessee Rose Blues Band (cafe.hardrock.com/florence/it). Infine, a Pignataro Maggiore, in provincia di Caserta, nel week-end del 25-26 novembre Il Giardino delle Zucche abbina al classico pranzo attività ricreative dedicate alla gratitudine.

Attorno a questa festività, la cui origine è stata promossa dalla scrittrice e attivista Sarah Josepha Hale fin dal 1846 e ufficializzata da Abramo Lincoln solo nel 1863, ci sono davvero tante curiosità: iniziamo con la Macy’s Thanksgiving Day Parade, una sfilata che si svolge ogni anno nel Giorno del ringraziamento a New York. Nata come attività pubblicitaria della nota catena di grandi magazzini statunitense Macy’s, si tenne per la prima volta nel 1924 e oggi è considerata la sfilata più grande del mondo. E poi il celebre brano natalizio Jingle bells, originariamente composto proprio per il Giorno del Ringraziamento da James Pierpoint e chiamato One horse open Sleigh.

Per non parlare delle tante varianti della ricetta del tacchino ripieno, che cambiano in base alla geografia statunitense: sugli Stati della East Coast ad esempio il tacchino si farcisce con le ostriche, in altri Stati si usa il mais e non è raro che venga utilizzato un prodotto come il riso selvatico (wild rice). Altri ripieni molto in voga (anche in Europa) sono le castagne, le prugne e la frutta secca in genere, oltre alla salsiccia di maiale.


Fonti: Unaitalia, unaitalia.comwww.viaggi-usa.it



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