it en
Risultati
Aziende

Gruppo Caponi Carlo

di Credi M.

La “Caponi Carlo Autotrasporti”, azienda specializzata nel trasporto bestiame, è stata fondata, grazie all’intraprendenza del proprietario Carlo Caponi, nel 1974 a Passaggio di Bettona, in provincia di Perugia.

«Ricordo che, finito il militare – ci racconta il signor Carlo – parlai con mio padre, che faceva l’autotrasportatore e il commerciante di bestiame insieme a suoi due fratelli, dicendogli che mi sarebbe piaciuto portare avanti il suo lavoro, a condizione di farlo in proprio. Fu così che sciolse la società con i miei zii e mi lasciò il camion per iniziare a lavorare. I primi due anni avevo la sede nella casa in cui abitavo e lavavo l’automezzo in uno spiazzo di fronte ad essa, subendomi le continue lamentele dei vicini per i reflui: pensate che appena ebbi tra le mani il camion – era il giugno del 1974 – non c’era bestiame da trasportare, ma le quote agli zii andavano pagate ugualmente! Allora mi recai a Perugia dove avevo un conoscente che mi propose di fare un trasporto di cocomeri: da quel momento feci 40 viaggi di fila Perugia-Jolanda di Savoia (Ferrara)-Perugia trasportando i cocomeri. La felicità era tanta. In seguito, i clienti di mio padre mi diedero fiducia e ripresi a trasportare il bestiame; siccome lavoravo bene, oltre a mantenere quei clienti, ne acquisii dei nuovi e, piano piano, acquistai il secondo camion, poi il terzo, il quarto… Ora ho 35 autotreni: 25 per il bestiame e 10 camion frigo».

Gli occhi del signor Carlo brillano di ricordi e soddisfazione per ciò che è riuscito a creare. Ci accompagna nel centro del paese, per farci vedere la casa dove abitava e lo spiazzo adiacente la caserma dei carabinieri dove effettuava la “disinfestazione”. Dopo poco tempo acquistò un secondo autotreno, per cui lo spazio divenne veramente scarso: è così che decise di acquistare un capannone nella zona industriale del luogo.

«Io – riprende il nostro – ho sempre lavorato con entusiasmo; rammento il primo viaggio in Francia insieme alla mia fidanzata e futura moglie. Cogliemmo l’occasione, in quanto i suoi genitori erano in ferie e dunque all’oscuro del nostro viaggio. Non eravamo mai stati all’estero: comprai una cartina e partimmo col vecchio camion. Avevamo entrambi l’allegria dei ragazzini. Eva (la moglie, ndr) stette anche male poco dopo il Frejus e dovemmo cercare una farmacia. Quando giungemmo a destinazione nel nord della Francia, dopo aver caricato gli animali, un veterinario mi fece capire che il mio automezzo era “sorpassato” e che non avrei potuto lavorare a lungo in quelle condizioni. Fu comunque una bella esperienza a cui rimaniamo legati entrambi con piacere». Affiorano tanti episodi nella mente di Caponi ripercorrendo quel primo viaggio, che per ragioni di spazio non riusciamo a riportare.

Carlo Caponinel suo ufficio di Passaggio di Bettona (PG).

Dopo aver visto la casa natale ritorniamo verso la sede passando accanto alla stupenda villa dove oggi egli risiede con la moglie Eva e la figlia Carlotta di 23 anni, che frequenta l’università e, nel tempo libero, inizia a seguire il lavoro del padre; si interessa dei problemi connessi al benessere animale durante il trasporto frequentando i vari convegni che il papà le indica. Nel breve tragitto vediamo anche il capannone dove Caponi trasferì l’azienda nel ’78. Vi aveva costruito un impianto apposito per il lavaggio degli automezzi e vi rimase fino al ’93 quando, essendo giunto ad avere 12 camion il posto divenne stretto e, come la prima volta in paese, iniziarono le lamentele per i reflui dei lavaggi. È così che Caponi decise di spostarsi ancor più verso la campagna: affittò il capannone ed acquistò cinque ettari di terra, nel luogo dove la sede è tuttora. Qui Caponi ha realizzato un piccolo capolavoro: palazzina per gli uffici, capannone, lavaggio autorizzato dalla USL per la disinfestazione degli automezzi – che fa anche per conto terzi – e un punto di sosta autorizzato per il ristallo degli animali.

«Da quel primo viaggio in Francia, quando mi fecero capire che disponevo di un mezzo obsoleto, la mia filosofia è sempre stata quella di essere all’avanguardia, per cui, ad esempio, cerco di comprare i camion più moderni, voglio che gli autisti seguano dei corsi di aggiornamento, sono stato tra i primi ad aprire un punto di sosta quando questi non erano ancora obbligatori; ora sto installando il satellitare su tutti gli automezzi, anche se sarà obbligatorio solo a partire dal 2007, perché voglio essere in anticipo sui tempi, in modo che gli autisti possano fare esperienza e non trovarsi impreparati quando sarà il momento». Attualmente possiamo affermare con tranquillità che il Gruppo Caponi Carlo Autotrasporti è un’azienda all’avanguardia che gestisce una flotta importante: ciò è stato reso possibile da un lavoro costante incentrato sulla qualità e sulla sicurezza. Negli anni la “Caponi” ha saputo imporsi come una delle aziende più qualificate del settore e una delle realtà più interessanti del mercato, a livello nazionale ed internazionale, nel trasporto di animali vivi e da macello. Il trasporto di animali vivi viene gestito curando la logistica e la qualità fino al minimo dettaglio. La seconda specializzazione della ditta è il trasporto di carne, ortofrutta e surgelati che viene espletato in appositi frigo su automezzi dotati di tubovie per euroganci e con possibilità di carico di 33 europallet.

Automezzo di ultima generazione per il trasporto di animali.

Come detto, gli automezzi di Caponi sono sempre i più moderni, per cui ogni tre anni vengono venduti: sul sito internet dell’azienda, all’indirizzo www.caponicarlo.it, vi è una sezione dedicata al servizio di commercio di automezzi usati adibiti al trasporto animali, con i relativi dati e fotografie dei camion in vendita. Viene spiegato che, poiché Caponi utilizza solo automezzi nuovi acquistati da un unico concessionario in modo da ottenere prezzi molto vantaggiosi, riesce ad offrire in tutta Europa un ottimo rapporto qualità/prezzo rispetto al mercato corrente dell’usato. Infatti i camion usati vengono venduti già in regola con tutte le vigenti norme CEE sul benessere degli animali durante il trasporto.

Potremmo dire che Caponi ha creato una piccola filiera nel trasporto di bestiame: mette a disposizione dei clienti il servizio di logistica di animali, disponendo di magazzini di 1000 mq + 1000 mq; dà la possibilità ai clienti ed a tutti gli addetti ai lavori di disporre di una serie di servizi, quali la sosta animali, impianti di lavaggio e disinfezione automezzi, soccorso stradale attivo 24 ore su 24 in tutta Italia, che include anche il recupero del carico (animali) e degli automezzi rimasti in panne per qualsiasi motivo; pratica convenzioni per il servizio di foresteria, per gli autotrasportatori, che possono così disporre di ampi spazi chiusi per la sosta dei mezzi. Il Gruppo Caponi Carlo Autotrasporti lavora in tutta Italia, Ungheria, Romania, Spagna, Francia e Belgio, mentre, per quanto riguarda i prodotti frigo, opera anche in Germania. I mezzi normalmente adibiti al trasporto animali possono essere allestiti “tipo Tir” ed essere adibiti per il trasporto di qualsiasi tipo di merce. Questo servizio può essere effettuato solamente per l’andata e verso i paesi CE, più Ungheria, Polonia e Romania.

A questo punto vorremmo soffermarci un momento su un tema tanto caro al signor Carlo: considerato che egli – come altri colleghi italiani – ha dato molto peso alla preparazione del personale e all’alta qualità dei camion, nonché delle attrezzature per poter offrire la massima qualità; visto che i suoi autisti sono tutti in possesso dell’attestato di idoneità alla manipolazione, trasporto e assistenza agli animali vivi rilasciato dalla Asl e che tutti gli automezzi sono dotati di impianto di abbeveraggio per il benessere degli animali durante il trasporto; considerato che tutte le fasi del trasporto vengono eseguite rispettando le severe norme del benessere degli animali, che i mezzi sono dotati di un sistema di aerazione forzata atta a garantire una temperatura interna idonea e la circolazione di aria non viziata, e, soprattutto, che superate le ore di viaggio previste (a seconda delle specie), gli animali vengono scaricati in un punto di sosta autorizzato, pretende giustamente che tali norme vengano osservate anche dalle aziende estere, altrimenti si genera una concorrenza sleale, oltre ad altri numerosi problemi come potrebbe essere un’epidemia.

Per far fronte comune a queste problematiche negli ultimi mesi “Asso.Tra.Be.”, l’Associazione Trasportatori Bestiame, si è rafforzata ed ha eletto suo presidente Carlo Caponi. Di seguito, perché si possa meglio comprendere i problemi causati dalle ditte estere, incuranti delle leggi in materia di benessere animale nel trasporto, pubblichiamo una lettera scritta dalla stessa “Asso.Tra.Be.” ai seguenti enti:

  • Ministero della Sanità Ufficio X, dott. Papalia,
  • UVAC Piemonte,
  • UVAC Puglia,
  • UVAC Veneto,
  • UVAC Lazio,
  • UVAC Marche/Umbria,
  • UVAC Toscana,
  • Scuola Polstrada Cesena (dott. Simone),
  • Università di Bologna (prof. Leonardo Nanni Costa),
  • Unioncamere Roma (dott. Manoni),
  • avente il seguente oggetto: inadempienze su trasporti da animali vivi in materia di benessere animale durante il Trasporto. Sanificazione automezzi. Controllo documentazione sanitaria al seguito di automezzi esteri adibiti al trasporto di animali vivi.

    «Il sottoscritto Caponi Carlo, in qualità di presidente dell’Asso.tra.be, Associazione Trasportatori Bestiame, vuol portare a conoscenza degli enti sopraccitati, il grave pericolo che il settore del trasporto di animai vivi corre ormai da tempo, per la scarsità di controlli sanitari adeguati su trasportatori esteri. Essi, oltre a recare danni ormai pressoché irreparabili dal punto di vista della concorrenza, rischiano di diffondere epidemie che potrebbero decretare la rovina dell’intero settore. Lo scrivente auspica che gli enti in intestazione vogliano intervenire quanto prima, ciascuno nell’ambito della propria competenza, per scongiurare tali rischi. A differenza di quanto accade in Italia, è ormai prassi consolidata degli altri paesi Cee, svolgere controlli sanitari “ad hoc” sui mezzi italiani, nei pressi di punti strategici quali porti, autoporti, ovvero nelle vicinanze di “stalle” (sebbene non autorizzate), dove i mezzi, qualora vengano ritenuti irregolari anche per motivi non sufficientemente specificati (la discrezione tocca livelli inauditi), vengono sanzionati e, solo dopo che la ditta straniera ha pagato multa e stallaggio, gli stessi vengono fatti proseguire, dopo il tempo necessario alla sosta.

    Crediamo sia opportuno intensificare i controlli nel nostro paese, ovviamente per tutti i trasportatori esteri e non, al fine di garantire in toto il rispetto della vigente normativa sul benessere animale durante il trasporto. Data dunque la particolare conformazione geografica del nostro paese, sarebbe opportuno organizzare dei posti di controllo nei punti sotto citati, ubicati in prossimità di punti di sosta, al fine di poterne eventualmente usufruire all’occorrenza:

    1. Monte Bianco-Frejus-Barriera Villanova d’Asti;
    2. Ventimiglia;
    3. Casello Civitavecchia Roma;
    4. Porto di Civitavecchia (teniamo a precisare che tutti i mezzi che arrivano al porto di Civitavecchia hanno finito le ore di viaggio consentite agli animali: pertanto questi, dopo lo sbarco, vanno scortati al punto di sosta di Roma, qualora non fossero diretti nelle immediate vicinanze del porto per lo scarico definitivo. Prendere la nave è, infatti, solo un’opportunità per non incorrere nei più probabili controlli su strada);
    5. Porto di Bari e Porto di Brindisi (sarebbe opportuno un controllo serrato su tutti i mezzi che imbarcano per la Grecia, i quali generalmente arrivano al porto senza aver effettuato la dovuta sosta);
    6. Gorizia-Fernetti;
    7. Tangenziale di Venezia;
    8. Autostrada A14 da Cesena a Fano;
    9. Autostrada A4 zona Verona-Brescia.
    Le anomalie che potranno essere riscontrate più frequentemente sono invece le seguenti:
    1. densità di carico / sovraccarico;
    2. mancata o errata compilazione del Ruolino di Marcia;
    3. mancanza del documento “trasporto animali” (ASL) e mancanza attestato manipolazione animali durante il trasporto;
    4. attestato del conducente per autisti extracomunitari;
    5. mancanza marche auricolari degli animali e/o non corrispondenti a quelle riportate nelle certificazioni;
    6. mancanza del cartello “lavato e disinfettato”, mancanza del cartello “da disinfettare” dopo lo scarico (una volta serrate le finestre, gli stessi automezzi nel 50-60% dei casi ritornano nei paesi di provenienza senza aver lavato ne tanto meno disinfettato i mezzi);
    7. automezzi non idonei al trasporto animale superiore alle 8 ore;
    8. sosta regolarmente elusa.

    Riteniamo che le eventuali infrazioni rilevate dovrebbero essere sanzionate immediatamente e, al contempo, non dovrebbe essere consentita la ripartenza del mezzo sino al concreto pagamento della multa, in maniera da non vanificare tutto l’impegno ed il dispendio di forze profuso durante la fase di accertamento. A seguito del pagamento della sanzione, qualora il trasportatore lo ritenga necessario, dovrebbe essere data lui facoltà di ricorrere in giudizio avverso il verbale, così come avviene all’estero. In tal maniera “l’onere della prova” spetterebbe al trasgressore e non agli organi accertatori, come attualmente accade in Italia, causando ulteriori perdite di tempo e denaro nella ricerca, tramite ambasciate, in Italia ed all’estero, per reperire dati e notificare sanzioni ai trasgressori.

    In Spagna, ad esempio, si paga subito e, nell’arco dei successivi 3 mesi circa, l’organo accertatore deve notificare la multa alla ditta obbligata in solido, la quale ha tempo 30 giorni + 1 per l’eventuale ricorso, nel quale va riportato anche il numero di conto corrente della propria Banca. Se, infatti, il ricorso dovesse avere esito positivo, nell’arco dei successivi 12 mesi la Polizia spagnola notificherà un ulteriore atto, tramite il quale si disporrà:

    Chiediamo inoltre che, a seguito di un controllo su strada, parta automaticamente un controllo tramite UVAC e/o NAS di destino e del veterinario del punto di sosta eventualmente indicato sul ruolino di marcia per controllare se sia stato emesso o meno il “preavviso di arrivo” degli animali trasportati.

    A tutela di tutta la filiera ed a salvaguardia del patrimonio zootecnico italiano chiediamo infine la possibilità di istituire una “Commissione permanente di controllo sul benessere animale durante il trasporto”, in special modo sui trasporti internazionali. Ringraziando per l’attenzione concessa, e sicuri di un vostro sollecito interessamento nell’ambito di tali problematiche, rimanendo a disposizione per qualsiasi altro chiarimento, distintamente salutiamo.»

    Concludiamo la nostra piacevole visita e chiacchierata con il signor Caponi, auspicando che le autorità preposte diano ascolto alle giustissime richieste di questi imprenditori italiani.

    Marco Credi



    Attiva l'abbonamento

    Per abbonarti a una nostra Rivista o acquistare la copia di un Annuario