Questa è una storia di famiglia. Più in particolare è la storia della famiglia Leonardi di Marano sul Panaro, una località della provincia modenese che si incontra salendo la Fondovalle verso l’Appennino. Sembrerebbe, e forse lo è, la tipica storia del tessuto produttivo italiano, con l’avvio nel 1988: il signor Aldo Leonardi, da decenni esperto nella macellazione e trasformazione delle carni suine, decide avviare un’attività condivisa dal figlio Marco, oggi amministratore. Una realtà che, nel corso di quasi 35 anni di esperienza, oggi si sviluppa su una superficie di 5.000 m2 di stabilimento e che oscilla tra i 16 e i 18 milioni di fatturato. L’ubicazione della società in questo caso è strategica. Ci troviamo in una zona collinare nella quale la salubrità dell’aria e la bellezza del paesaggio sono fondamentali per il buon sviluppo del prodotto: l’aria fredda proveniente dal Monte Cimone e la vicinanza del fiume Panaro creano un microclima che fa bene, molto bene, ai prosciutti.
Incontriamo Marco Leonardi nel suo ufficio, a pochi passi dallo spaccio e dalla sala degustazione, da poco inaugurati. «Abbiamo appena concluso un ciclo di investimenti che quest’anno, oltre alla ristrutturazione della palazzina che ospita gli uffici, hanno permesso di aprire le porte del nostro prosciuttificio a visitatori, buyer, clienti, scuole, turisti (oltre 2.000 presenze in costante aumento), vivendo così al meglio l’esperienza di conoscere e gustare i tanti prodotti da noi lavorati con passione» mi dice con una punta di giusta soddisfazione. «L’ultimo step dell’investimento è stato la cucina, per la quale abbiamo anche la licenza di ristorazione, utile per offrire esperienza in azienda per gruppi di visitatori, siano essi turisti o clienti, e anche per eventi business».
Il prosciuttificio Leonardi vanta due brand, Leonardi e Bontà modenesi. I prodotti di punta sono invece il Prosciutto crudo (con la produzione che arriva a 300.000 cosce l’anno) e la Culatta nazionale. Quest’ultima, dalla tipica fetta rotonda, si ottiene dalla lavorazione della parte più pregiata della coscia di prosciutto, stagionata rigorosamente nella cotenna e ricavata dalla selezione delle migliori cosce suine. «Ne produciamo tra i 40 e i 50.000 pezzi all’anno e rappresenta il 25% del nostro fatturato» precisa Marco Leonardi. «È un prodotto molto buono, di qualità e al prezzo giusto che riscontra grande interesse da parte del mercato. Le carni sono tutte selezionate, lavorate e rifilate. Inoltre controlliamo molto il sale. Ed è dolce: per la sua realizzazione la selezione della materia prima è importantissima e il sale va calibrato con attenzione».
Come si pone oggi l’azienda nel complesso contesto degli incrementi dei costi energetici? «Noi siamo energivori e gli ultimi 3-4 anni sono stati a dir poco folli» risponde. «Ma siamo imprenditori e sempre pronti a trovare soluzioni. La nostra famiglia già da tempo aveva sviluppato una sensibilità green orientata alla sostenibilità che l’ha portata a fare scelte fondamentali per produrre con il minor impatto (e costo) ambientale. Siamo avvantaggiati da scelte oculate fatte in tempi non sospetti: coi nostri depuratori, con i 104 kilowatt di pannelli solari sul tetto dello stabilimento, con l’impiego della robotica nella lavorazione operiamo in modo più efficiente e col minor impatto ambientale». Non manca inoltre dal 2017 anche la certificazione per la produzione di prosciutto crudo biologico. Insomma, ci sono tutte le carte in regola per garantire le bontà di un territorio unico che fa dell’arte salumiera la massima espressione imprenditoriale.
Elena Benedetti
Prosciuttificio Leonardi Srl
Via Fondovalle 2955 – Loc. Casona
41054 Marano S.P. (MO)
Telefono: 059 703175
E-mail: commerciale@prosciuttificioleonardi.com
Web: prosciuttificioleonardi.com
Il Prosciuttificio Leonardi nasce nel 1988 dell’esperienza trentennale di Aldo Leonardi nel settore della macellazione e trasformazione delle carni suine, al quale si affianca da subito il figlio Marco. La prima sede, uno stabilimento di quattro piani, è situata proprio nel centro del paese di Marano sul Panaro: l’aria proveniente dal Monte Cimone e la vicinanza del fiume Panaro consentono un’iniziale capacità produttiva di 1.000/1.500 prosciutti crudi alla settimana. Nello stesso anno l’azienda entra a far parte del Consorzio del Prosciutto di Modena DOP. Nel 2005 l’attività si trasferisce in via Fondovalle, sempre nella valle percorsa dal fiume Panaro, ampliando e sviluppando su un unico piano il nuovo sito produttivo, dotandolo di nuove e moderne tecnologie, che consentono di arrivare ad una produzione di 5.000 cosce alla settimana.
|
Per abbonarti a una nostra Rivista o acquistare la copia di un Annuario