Il 2024 è stato un anno positivo per lo Speck Alto Adige IGP, caratterizzato da un incremento significativo della produzione certificata, che cresce del 12,8%, e un’espansione costante sui mercati internazionali, col 32,7% della produzione destinata all’export. Germania, Stati Uniti e Francia si confermano i principali mercati: lo Speck Alto Adige IGP si conferma uno dei salumi più esportati. Inoltre, nel 2024 è stato registrato un aumento delle vendite dello Speck Alto Adige IGP del 3,4% (a volume) rispetto all’anno precedente. La crescita del preaffettato (+7,3% sul 2023) risponde alle esigenze dei consumatori moderni, rafforzando il posizionamento dello Speck Alto Adige IGP come prodotto di alta qualità e praticità, nonché come secondo piatto sano e nutriente: un concetto, quest’ultimo, che è stato al centro della campagna TV lanciata ad ottobre 2024 e che ha riportato l’eccellenza altoatesina sugli schermi dopo 20 anni con la campagna uneSPECKted e il claim “Un secondo che non ti aSPECKti”.
Produzione
Lo scorso anno un totale di 2.815.390 prosciutti ha ottenuto il marchio di qualità Speck Alto Adige IGP, cifra che rappresenta un aumento del 12,8% rispetto al 2023. Ciò significa che la crescita della quota di speck certificato IGP è continuata con successo nel 2024. Ogni anno vengono prodotti circa 2,8 milioni di Speck Alto Adige IGP, per un valore stimato tra i 160 e i 170 milioni di euro. La produzione ha mostrato negli ultimi anni una tendenza costante al rialzo. Dopo un significativo aumento tra il 1997 e il 2003, la produzione è rimasta stagnante nei successivi dieci anni. Tra il 2003 e il 2013, la quantità è rimasta pressoché invariata. Negli ultimi anni, tuttavia, si è registrata una crescita continua — ad eccezione del calo nel 2023 — che è proseguita anche nel 2024. Questa evoluzione positiva sottolinea il successo dello Speck Alto Adige IGP come prodotto di qualità sul mercato e la crescente domanda di alimenti certificati.
Export e mercati
Il 67,3% della produzione di Speck Alto Adige IGP viene venduto in Italia, con una concentrazione nelle regioni dell’Alto Adige e del Nord Italia. Negli ultimi anni, tuttavia, la domanda è aumentata sensibilmente anche nel Centro e Sud Italia. A livello internazionale, lo Speck Alto Adige rimane un prodotto molto richiesto. Con una quota di export del 32,7%, è tra i salumi italiani più esportati. Il mercato estero più importante è la Germania, che assorbe il 23,2% della produzione. Altri mercati di rilievo sono gli Stati Uniti (4,75%), dove la domanda è cresciuta notevolmente negli ultimi anni, la Francia (2,0%), la Svizzera (0,9%) e l’Austria (0,6%). Lo Speck Alto Adige viene commercializzato in oltre venti altri Paesi, tra cui Belgio, Slovenia, Svezia, Paesi Bassi e Canada, che insieme rappresentano circa lo 0,7% della produzione totale.
I canali distributivi in Italia
In Italia, la distribuzione avviene principalmente attraverso i supermercati, che rappresentano il 65% delle vendite totali. Altri canali di distribuzione includono i discount (21,0%), il commercio all’ingrosso (3,0%), la ristorazione (6,0%) e il commercio al dettaglio (5,0%). Nella provincia di Bolzano, il commercio al dettaglio gioca un ruolo particolarmente importante: circa il 33% dello speck venduto nella provincia viene distribuito attraverso questo canale. Inoltre, il 14% viene consegnato direttamente al settore della ristorazione, mentre circa il 20% viene commercializzato attraverso il commercio all’ingrosso.
Portale di certificazione: l’innovazione salvaguarda l’IGP
Nel 2024 è stato lanciato con successo il nuovo portale di certificazione dell’organismo di controllo, sviluppato in collaborazione con il fornitore di servizi IT Beantech. Dall’inizio dell’anno, tutti i 26 produttori utilizzano questo portale. Il portale di certificazione è uno strumento lungimirante che rafforza la cooperazione tra i produttori e il consorzio e apre la strada a standard ancora più elevati.
>> Link: www.speck.it
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