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Dalla zootecnia -49 mln di ton Co2 in 10 anni

Pulina: "Nella zootecnia emissioni e sequestro avvengono nello stesso momento"

12, Jun 2023

Gli allevamenti zootecnici italiani negli ultimi 10 anni hanno contribuito a raffreddare l'atmosfera: le loro emissioni hanno catturato 4,4 milioni di Co2 equivalente l'anno, per un totale di 49 milioni di tonnellate nel decennio. È uno dei dati chiave contenuto nel nuovo volume 'Carni e salumi: le nuove frontiere della sostenibilità' di Elisabetta Bernardi, Ettore Capri e Giuseppe Pulina, edito da Franco Angeli.

"L'agricoltura pesa per il 7,8% sul totale delle emissioni climalteranti, di cui il 3,5% imputabili alle filiere della carne escluso latte e uova", ha detto Pulina, professore di Etica e Sostenibilità degli Allevamenti all'Università di Sassari e presidente di Carni Sostenibili, nel ricordare che secondo i dati Ispra 2023, i settori più impattanti restano Energia e industria energetica (55,0%) e Trasporti (24,7%).

"Ma quello che è più importante è che quando si parla di impatto ambientale della zootecnia dobbiamo ragionare in un'ottica di equilibrio: in questo comparto, infatti, emissioni e sequestro avvengono nello stesso posto e nello stesso momento".

Un dato importante che si basa su uno studio dell'Università di Oxford applicate al sistema italiano dall'Università di Sassari. "Per la prima volta i ricercatori hanno considerato la differenza in termini di azione sul riscaldamento globale tra gli inquinanti climatici a vita breve, come il metano e quelli a vita lunga come l'anidride carbonica ed è stato scoperto che il primo permane in atmosfera per circa 10 anni, l'altro, invece, per oltre mille anni. In altre parole, a tasso di emissioni costanti, il metano non si accumula in atmosfera e non la riscalda contrariamente all'anidride carbonica".

agu - 32045
Roma, RM, Italia, 08/06/2023 16:39
EFA News - European Food Agency



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