Carezzabella è un’azienda agricola biologica di San Martino a Venezze (RO). Sorta ai primi del Novecento, è sempre stata e continua ad essere un punto di riferimento per il territorio polesano più prossimo al fiume Adige dando lavoro, nei decenni, a centinaia di persone coinvolte nella produzione e nella trasformazione di diverse varietà frutticole e orticole, oltre che nelle coltivazioni estensive a seminativo.
Da una ventina d’anni circa la famiglia Reato, noti industriali nel settore dell’edilizia e delle energie rinnovabili, ha rilevato l’intera proprietà, impegnandosi in un’operazione di recupero ambiziosa, certamente dispendiosa, ma apparentemente credibile e sostenibile. Dal restauro degli immobili adibiti in parte alle attività turistico-ricettive, alla conversione a regime biologico di tutte le attività agricole aziendali, fino all’agriturismo, il filo conduttore è piuttosto chiaro, così come cadenzati e consequenziali gli investimenti. Tra questi, il rilancio dell’attività vitivinicola ha assunto un’importanza centrale.
La corte e il terreno agricolo sono stati al centro di un ambizioso progetto di restauro e riqualificazione. Questo progetto non solo ha ridato vita all’immobile, ma ha anche ridefinito la campagna circostante attraverso un importante intervento di rinaturalizzazione. Dai vecchi granai sono state ricavate camere ed appartamenti con mansarda, la stanza del falegname è diventata la biblioteca e quella del fabbro la cucina, nelle sale dove si ricoveravano carri e trattori oggi ci sono sala da pranzo e salotto.
Uno degli interventi principali è stato l’avvio di un progetto di agroforestazione che cambierà significativamente il volto dell’azienda agricola nei prossimi anni. Oltre 5.000 alberi di essenze autoctone saranno piantati lungo la fascia perimetrale della proprietà e tra gli appezzamenti coltivati. Questo intervento mira a migliorare la biodiversità e la sostenibilità dell’azienda agricola, offrendo al contempo nuovi habitat per la fauna locale.
Corte Carezzabella si distingue per la produzione di una vasta gamma di prodotti artigianali. Dalla frutta e dagli ortaggi coltivati biologicamente nascono confetture, composte, succhi di frutta, polpe e passate di pomodoro, aceto di mele e farina macinata a pietra. Un’altra attrazione sono i laboratori di cucina personalizzati che permettono ai visitatori di scoprire le tradizioni culinarie regionali utilizzando le materie prime di stagione raccolte direttamente dall’orto biologico dell’azienda. L’esperienza inizia nei campi, dove i partecipanti raccolgono personalmente ortaggi, frutta e uova fresche, per poi utilizzarli in cucina. Durante i laboratori vengono impiegati tutti i prodotti aziendali, inclusi farine, vino, composte e conserve, oltre a prodotti locali provenienti da altre aziende agricole e artigiane.
Corte Carezzabella è anche fattoria didattica accreditata dalla Regione Veneto e promuove esperienze educative per bambini e giovani presso l’azienda agricola. Inoltre, è membro di Agricycle Veneto, un Club di Prodotto promosso da Agriturist e Confagricoltura Veneto, una rete che raggruppa agriturismi di tutta la regione che si impegnano a offrire servizi mirati ai clienti desiderosi di scoprire il territorio in bicicletta attraverso un turismo sostenibile e attento alla valorizzazione delle risorse locali.
La disponibilità ricettiva si divide in camere suite, di fatto un monolocale in cui lo spazio è suddiviso in altezza da un soppalco mansardato, dove si trova la zona notte; due camere standard doppie che si sviluppano su un unico piano, con bagno doccia interno adatte ad accogliere anche persone con disabilità motorie; un appartamento monolocale con soppalco interno e stesse dotazioni delle camere suite dotato anche di un angolo cottura; appartamento bilocale con soppalco e angolo cottura per quattro persone
In cucina
Gli ingredienti freschi di stagione, i prodotti trasformati e i vini sono il fulcro dell’offerta gastronomica dell’agriturismo, che include succhi, conserve, farine e prodotti da forno e molto altro. Le uova fresche provengono da un ampio pollaio all’aperto. A partire dalla fine del 2023, l’agriturismo ha ampliato il proprio team e ha ripreso a offrire il servizio di ristorazione anche per gli ospiti esterni, non solo per quelli alloggiati. Matteo e Andrea Lucchin, provenienti dalla storica Osteria Ristorante Le Betulle di Rovigo, si sono uniti allo staff di Carezzabella e gestiscono il ristorante insieme al personale storico dell’agriturismo. Il ristorante propone un menù alla carta il giovedì, venerdì e sabato sera e il sabato e la domenica a pranzo. Negli altri giorni il servizio è disponibile per piccoli e grandi gruppi previa prenotazione del menù.
Progetto vino
Su una proprietà di una settantina di ettari circa, 22 sono dedicati al vigneto, condotto da qualche anno dall’enologo Francesco Mazzetto, un professionista riconosciuto con diverse esperienze in giro per l’Italia, in particolare in Trentino Alto Adige. I terreni vitati, per il 75% sabbiosi, distano non più di un chilometro dall’argine del fiume Adige e questo aiuta il contenimento dei picchi più alti di temperatura e a garantire un’escursione termica sufficiente a fissare adeguatamente gli aromi e l’acidità delle uve. Sabbia non grossolana come quella emiliana ma più simile a quella che si trova in Valdadige. 18 ettari sono dedicati al Pinot grigio delle Venezie Doc e il restante a Turchetta, varietà autoctona, Incrocio Manzoni, Carménère, Trebbiano e Merlot, tutti rivendicati Igt Veneto. Dispongono di una piacevole sala degustazione e di una cantina di stoccaggio ma in prospettiva, entro 4 anni, è prevista la costruzione di una nuova cantina dove operare la vinificazione completa, l’affinamento e l’imbottigliamento. Anche la superficie vitata sarà in piccola parte aumentata nel tempo e sempre con le varietà autoctone come punto di riferimento. Addirittura, potendo, a piede franco. Nonostante la fase sia ancora molto sperimentale sia nella parte di conduzione del vigneto sia nella parte di uvaggio, vinificazione e scelta dei vasi vinari da destinare all’affinamento, le idee sono piuttosto chiare, a partire dalla consapevolezza del luogo dove ci si trova ad operare e di cui i vini sono una conseguenza: Turchetta ferma e secca e a venire altri vini da uve autoctone come la Mattarella e la Benedina; un frizzante col fondo agile da sbicchierare, da aperitivo; due tipologie di Incrocio Manzoni pieni e suadenti al naso e in bocca; un Merlot molto franco e tipico; un grande rosso da blend di uve diverse a bacca nera, ancora in parte da definire, di corpo, struttura, persistenza e che può essere aspettato per anni.
La degustazione
La degustazione è stata curiosa ed appagante. Vini molto territoriali con caratteristiche aromatiche distintive sia al naso che in bocca, peculiarità queste che ritornano in quasi tutti.
Il Brillo 2021 è un uvaggio di Trebbiano romagnolo (85%) e Pinot grigio (15%), agrumato al naso, agile, piacevole, di ottima beva; il Pinot grigio delle Venezie doc 2021, oltre le caratteristiche varietali, si presenta con una leggera speziatura dolce, quasi vanigliata, il tutto accompagnato da un sorso piuttosto sapido.
L’Incrocio Manzoni è veramente interessante: nella versione 2021, con un 15% di Pinot grigio, si rivela profumato al naso con aromi di erbe aromatiche, frutta a pasta bianca e gialla, balsamico e con un finale lungo e in parte ammandorlato. Il 2020 (100% Incrocio Manzoni), con un 40% del vino affinato per 6 mesi in botti di rovere francese di secondo passaggio, ha un colore più carico ed intenso e un volume in bocca più pesante e avvolgente. Il naso è complesso con lievi sentori di speziatura e affumicatura.
Il Merlot 2021 è il Merlot che ti aspetti: franco e che esprime pienamente il varietale e le caratteristiche del territorio, profumi di frutta a bacca rossa e nera anche, in parte, in confettura, e una leggera nota vegetale di foglia di pomodoro e ortica.
La Turchetta 2021, che fermenta in cemento vetrificato, si svela con un colore rosso rubino con qualche sfumatura violacea. Complessivamente fine, armoniosa ed equilibrata, è fresca e leggermente tannica. Corpo non troppo robusto, buona persistenza, sulla soglia della maturità.
A concludere, il Timetum 2020 apre la prospettiva sul vino che ha l’ambizione di diventare col tempo il grande rosso di casa. Uvaggio di Merlot (60%), Cabernet franc (25%), Turchetta (15%), allo sguardo è rosso rubino intenso e consistente. Il naso è fine, abbastanza intenso e complesso con sentori di frutta a bacca rossa e nera, leggera speziatura, erbe aromatiche. In via di ridefinizione l’uvaggio con una Grenache che dovrebbe subentrare al Cabernet franc.
Gian Omar Bison
Corte Carezzabella
Via Marconi 754
45030 San Martino di Venezze (RO)
Telefono: 0425 176157
E-mail: info@cortecarezzabella.com
Web: cortecarezzabella.com
Nota
Photo © facebook.com/agriturismocortecarezzabella
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