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Prezzi record per i suini pesanti e redditività in recupero

Bene il mercato delle cosce fresche e dei prosciutti stagionati, ma la redditività non riprende slancio

12, Oct 2022

Ancora in crescita a settembre le quotazioni dei suini da macello. In dettaglio, la tipologia pesante destinata al circuito tutelato ha raggiunto 2,017 euro/kg (livello record), con un aumento congiunturale del 4,2% e tendenziale del 26%. Restano invece stabili a 52,700 euro/capo le quotazioni dei suinetti da 7 Kg, che peraltro mantengono una variazione positiva anno su anno del 33,7%. Per quanto riguarda invece i capi da 30 Kg si registra un aumento congiunturale dei prezzi medi mensili dell’1,5% avendo raggiunto in settembre un valore di 3,203 euro/kg. Anche in questo caso la variazione tendenziale è positiva e pari al 30,2%.

Considerando ora le fasi dell’attività allevatoriale suinicola possiamo notare come lo svezzamento, in settembre, abbia risentito positivamente della decelerazione dei prezzi delle materie prime per l’alimentazione; situazione che, nonostante le quotazioni ferme dei suinetti da 7 Kg, ha portato l’indice Crefis di redditività a livello congiunturale ad aumentare dello 0,5% (+12,1% la variazione tendenziale). Stesso andamento si nota per la redditività della fase di accrescimento dei suini che, mese su mese, mostra l’indice Crefis in aumento del 2,1% (+2,5% a livello tendenziale).

Bene anche la fase di ingrasso. Sostenuto dall’andamento decrescente dei costi e dall’elevato livello dei prezzi dei capi da macello, l’indice Crefis di redditività a livello congiunturale a settembre ha guadagnato il 3,2%; rimane positivo anche il dato tendenziale (+6,7%) anche se più basso di quello registrato nel 2020.

Per completare il quadro della redditività del comparto allevatoriale, analizziamo la situazione a settembre del ciclo chiuso che, durando un anno, mostra di soffrire maggiormente il peso dei costi. L’indice di redditività tendenziale, infatti, è negativo e pari a -6,2% nonostante una ripresa della redditività mese su mese che ha portato il dato congiunturale a +2,9%.


Passando alla fase della macellazione suina, in settembre si registrano aumenti dei prezzi delle cosce fresche della tipologia pesante destinate a prodotto tutelato che hanno raggiunto i 5,742 euro/kg con una variazione, rispetto al mese precedente, del +1,9% e con un dato tendenziale sensibilmente più elevato e pari a +21,4%. Diverso l’andamento degli altri tagli di carne: la quotazione del Lombo taglio Padova è diminuita rispetto al mese precedente del 5,5%, portando il prezzo a 4,660 euro/kg; mentre il Lombo taglio Bologna ha visto, sempre in settembre, il prezzo aumentare dell’8,4% e raggiungere i 4,660 euro/kg. Le variazioni tendenziali restano positive per entrambi i prodotti e rispettivamente del 30,5% e del 45,2%.

A causa della diminuzione dei valori di alcuni tagli di carne fresca, la redditività del comparto, nel periodo preso in esame, cala a livello congiunturale dell’1,4% e a livello tendenziale dello 0,6%.


Per ciò che concerne il comparto della stagionatura in settembre le quotazioni tornano a salire: il Prosciutto di Parma pesante stagionato raggiunge i 10,265 euro (+2,1% a livello congiunturale) mentre il prodotto generico aumenta del 3,1% segnando un prezzo pari a 7,060 euro/kg. Anche le variazioni tendenziali sono positive e pari rispettivamente a +18,3% e +14,3%.

Sul fronte della redditività, sul prodotto Dop della tipologia pesante grava il prezzo pagato lo scorso anno per l’acquisto delle cosce fresche; l’indice Crefis di redditività risulta dunque negativo sia a livello congiunturale (-1,5%) che tendenziale (-6,4%). Il prodotto non tutelato invece beneficia dell’aumento delle quotazioni del prosciutto stagionato che ha mitigato il peso dei costi, tanto che la variazione dell’indice di redditività a livello congiunturale risulta positiva e pari all’1,6%. Resta negativa la variazione rispetto allo scorso anno -12,4%. Il differenziale di redditività, pur continuando ad assottigliarsi, resta a favore del prodotto tutelato: +31,4%.


Cos'è il Crefis

Crefis – Centro ricerche economiche sulle filiere sostenibili dell'Università Cattolica del S. Cuore diretto dal professor Gabriele Canali – svolge un’attività di monitoraggio e analisi delle filiere suinicole, grazie al sostegno fornito dell’Assessorato Agricoltura della Regione Lombardia, Unioncamere Lombardia, della CCIAA di Mantova.

Oltre a questa attività, il Centro collabora attivamente su progetti specifici con diversi enti, organizzazioni,

associazioni e distretti delle filiere suinicole, dai cereali ai salumi.
www.crefis.it


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