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Granchio blu: l'87% della filiera si dichiara preoccupato

Presentata al Senato la ricerca di Ugl Agroalimentare sugli italiani e i consumi ittici

14, Oct 2023

Cresce la consapevolezza da parte dei consumatori italiani del concetto di pesca sostenibile con un incremento di oltre due punti percentuali rispetto al 2022 toccando quota 58,1%. Otto italiani su dieci si dichiarano disponibili a modificare o ridurre i propri consumi inserendo nell’alimentazione quotidiana anche specie pescate con metodi artigianali con un basso impatto ambientale per contribuire a migliorare la gestione dei mari. È forte l’impatto dell’emergenza “granchio blu”, tanto che l’87% della filiera si dichiara preoccupato. Sono alcuni dei dati emersi dalla ricerca “Gli italiani e i consumi ittici. Resistenze, ostacoli e opportunità per facilitare la scelta del prodotto ittico fresco italiano”, promossa dall’Ugl Agroalimentare e realizzata dall’Istituto demoscopico Lab21.01, presentata al Senato della Repubblica. La ricerca si è svolta prendendo come punto di riferimento due target: la filiera (ristorazione, Ho.Re.Ca., gdo, pescatori/allevatori/produttori di prodotti ittici, operatori/professionisti e opinion leader del settore) con 1.723 contatti totali e 519 interviste valide e complete e i consumatori italiani maggiorenni con 3.642 contatti totali e 1.032 interviste valide e complete.

Forte l’impatto dell’emergenza “granchio blu” sia sul target consumatori che sul target filiera anche se il livello di informazione sul tema appare molto diverso: il 42,8% dei consumatori rispetto all’88% degli addetti ai lavori si ritiene informato. Unanime invece il podio su chi dovrebbe fare di più per fronteggiare questa emergenza: sia consumatori che addetti ai lavori individuano nel Governo e nelle Istituzioni nazionali (53,6% consumatori; 53,8% filiera), nelle istituzioni locali (49,8% consumatori; 56,1% filiera) e nei mass media (37,5% consumatori; 39,6% filiera) gli attori che potrebbero incidere maggiormente.

Il 45,8% dichiara che la soluzione migliore sarebbe “pescare e potenziare la filiera di distribuzione e vendita al dettaglio per uso alimentare”, in seconda posizione “Informare, comunicando e alfabetizzando, i consumatori finali per incentivare l’acquisto e il consumo alimentare del granchio blu” (40,4%), e in terza posizione (37,8%) proporlo maggiormente al consumatore finale nei punti vendita. Diverse le strategie della “filiera” che mettono al primo posto “ottenere maggiori incentivi dallo Stato” (46,7%); in seconda posizione “stringere accordi a livello nazionale e locale che tutelino tutti gli attori della filiera ittica italiani” con il 43,7% e al terzo posto “pescare e potenziare la filiera di distribuzione e vendita al dettaglio per uso alimentare” con il 40,2%.

Solo 2 consumatori su 10 si ricordano una campagna di comunicazione/pubblicitaria sul tema della pesca (dato comunque cresciuto di oltre 10 punti percentuali rispetto al 2022) mentre tra gli addetti ai lavori il valore sale al 63,1%. Distanti ancora i giudizi relativi alla comunicazione dei prodotti ittici: nonostante siano entrambi convinti che si debba comunicare di più, il 44,6% dei consumatori ritiene che la comunicazione ricevuta sia in parte o completamente sufficiente mentre per gli esperti del settore il dato arriva al 17,5%. Tra le fonti di informazione maggiormente affidabili entrambi i target analizzati mettono al primo posto i siti istituzionali (93,9% consumatori; 90,1% filiera), seguiti dalle Riviste di settore (89,6% consumatori; 80,3% filiera). Ancora concordi sulla qualità delle notizie ricevute: poco comprensibili (71,8% consumatori; 83,4% filiera); superficiali (63,4% consumatori; 94,9% filiera); allarmistiche (50,9% consumatori; 36,7% filiera). Solo un consumatore su dieci considera le notizie ricevute chiare e 2 su 10 tranquillizzanti.

Su valori simili si assesta anche il giudizio del campione degli intervistati rispetto alle informazioni relative alla provenienza dei prodotti ittici: oltre l’80% dei consumatori finali e degli stakeholders del settore pesca ritiene le informazioni poco semplici e comprensibili.


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Roma, RM, Italia, 13/10/2023 14:57
EFA News - European Food Agency


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