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Si rinnova la partnership tra Simone Rugiati e HAPO – Hellenic Aquaculture Producers Organization

10, Nov 2021

Una collaborazione duratura quella tra il vulcanico chef Simone Rugiati e HAPO – Hellenic Aquaculture Producers Organization – il principale ente promotore dell'acquacoltura greca e creatore del marchio collettivo Fish from Greece, che ha deciso di affidargli nuovamente l’importante ruolo di brand ambassador in Italia.

Da novembre 2019 a oggi, la partnership con Simone Rugiati – chef per estrazione, pioniere dello show cooking in Italia, conduttore, autore, produttore televisivo noto al grande pubblico e professionista poliedrico in continua evoluzione – ha contribuito a un sempre maggiore incremento della brand awareness di HAPO e del marchio Fish from Greece nel nostro Paese, grazie anche alle performanti attività social che hanno visto il coinvolgimento dello chef, all’autorevolezza di cui gode nel suo settore di influenza e all’elevato engagement della sua affezionata fanbase. Da qui alla fine dell'anno, il carismatico Simone Rugiati sarà dunque una voce attiva della brand identity, della mission e dei valori aziendali di HAPO, attraverso la realizzazione di contenuti creati ad hoc e coinvolgenti dirette video su Instagram per parlare a “tu per tu” di tutta la freschezza e delle qualità nutritive del pesce fresco d’acquacoltura greca “targato” Fish from Greece.

È in questa occasione che lo chef ha voluto rendere omaggio a tutti e cinque i prodotti di eccellenza a marchio Fish from Greece – orata, branzino, ombrina boccadoro, pagro maggiore e ricciola – rendendoli protagonisti del piatto “Mangianza”. Un piatto unico da presentarsi come un originale antipasto o secondo di mare, il cui nome è dato dalla combinazione di "mangiare + abbondanza" per sottolineare l’utilizzo di molteplici tipologie di pesce, il mix di cotture e i cinque dressing diversi: la polvere di acciughe, la colatura di alici, la salicornia, la schiuma bianca di acqua di mare e la buccia di limone.
Un "viaggio sensoriale" tra gli autentici sapori delle acque cristalline dei mari greci, che sposa perfettamente la filosofia dello chef, da sempre attento al reperimento e all'impiego in cucina di materie prime pregiate e al principio della cucina zero-waste che, per questo piatto specifico, vedrà l'utilizzo della pelle del pesce incisa, passata nella pastella e fritta in tempura.

Grande è l’attenzione da parte di HAPO nel portare, giorno dopo giorno, sulla tavola degli italiani tutto il sapore, il gusto, le proprietà nutritive e la qualità eccellente del pesce d’acquacoltura greca, allevato con cura da professionisti esperti, nei mari cristallini della Grecia, ecosistema ideale per l’allevamento di pesce sano e fresco. HAPO si impegna inoltre a operare nel pieno rispetto di tutte le più severe normative dell’UE e dei suoi Stati membri per il benessere degli animali e la tutela dell'ambiente, con il fine di perseguire una produzione etica e sostenibile, osservando i più alti standard qualitativi.

E ora spazio alla creatività dello chef Simone Rugiati e alla sua “Mangianza” per salti di sapore unici e un suggestivo “viaggio sensoriale” all’insegna dell’alta qualità del pesce Fish from Greece.


MANGIANZA
Ricetta di Simone Rugiati

Ingredienti per 4 persone:

200g orata Fish from Greece
200g branzino Fish from Greece
200g ombrina boccadoro Fish from Greece
200g pagro maggiore Fish from Greece
200g ricciola Fish from Greece
80g salicornia
150g acqua di mare
5g lecitina di soia
2 limoni non trattati
30g polvere di acciughe
80g farina 0
60g acqua frizzante fredda
20g colatura di alici
Olio EVO q.b.
Olio di girasole q.b.
Sale q.b.
Sale a scaglie q.b.
Ghiaccio q.b.
Pepe q.b.

Procedimento
Pulire e sfilettare tutti e cinque i pesci.
Per la tartare di ricciola: tagliare il pesce a cubetti di 1 centimetro circa e condirlo con olio, sale, pepe e della scorza di limone.
Preparare ora i filetti di orata, branzino, ombrina boccadoro e pagro maggiore, cercando di dare una forma diversa ad ogni pesce, così da conferire movimento all’intero piatto.
Nel mentre sbollentare in acqua la salicornia per 20 secondi e subito dopo adagiarla in acqua e ghiaccio.
Per il condimento dell’ombrina boccadoro, invece, aggiungere in una ciotola olio EVO, succo di limone e colatura di alici e con l’aiuto di una frusta (oppure di una forchetta) creare un’emulsione.
Cuocere poi in padella a fiamma alta i filetti di tutti i pesci con un filo d’olio: dovrà essere una cottura veloce, così da ottenere all’esterno una crosticina dorata e all’interno una carne tenera.
Creare la pastella per friggere la salicornia: in una ciotola aggiungere la farina, 2/3 cubetti di ghiaccio e l’acqua frizzante fredda, miscelare bene il tutto. Adagiare metà della salicornia nella pastella con l’aiuto di una pinza, immergerla e infine friggerla nell’olio di semi per 2/3 minuti fino ad ottenere una certa doratura.
Per realizzare la schiuma di acqua di mare: mettere nel bicchiere del frullatore l’acqua di mare per uso alimentare e la lecitina di soia, frullare il tutto con l’aiuto di un mixer ad immersione.
Impiattare tutti e cinque i filetti di pesce: sopra all’ombrina boccadoro versare l’emulsione creata con la colatura di alici; predisporre sulla tartare di ricciola la salicornia fritta e quella sbollentata; la polvere di acciughe sopra al pagro maggiore; la buccia del limone precedentemente sbollentata e tagliata a julienne sopra al branzino e infine ricoprire l’orata con la schiuma di acqua di mare.
Condire il tutto con un filo d’olio e di sale a scaglie e servire.



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