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ASSOSUINI - La carne suina è sostenibile: ecco perché

La filiera suinicola in particolare è riuscita a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 50% per kg di carne suina in 30 anni grazie alla tecnologia

30, Aug 2022

Le fake news in materia di produzione di carne suina sono tante, ancora troppo diffuse e colpiscono anche la filiera suinicola. Quelle più comuni riguardano non solo l’impatto della carne sulla salute umana, dipingendola come un prodotto non salutare, ma colpiscono anche la sua sostenibilità ambientale, allo scopo di far credere che l’allevamento sia tra i maggiori inquinatori del pianeta.

Questa disinformazione ideologica avviene specialmente sui social, ma anche sui media, in quanto i temi del “green” e del “vegan” sono molto “trendy”. Non è giusto però infangare un settore che non solo garantisce cibo sano e sicuro alla popolazione, ma è anche tra quelli che più si sta impegnando nel ridurre il proprio impatto ambientale.

La filiera suinicola in particolare è riuscita a ridurre le proprie emissioni di CO2 del 50% per kg di carne suina in 30 anni grazie alla tecnologia. L’introduzione del digitale in allevamento ha reso possibile l’intensivizzazione dei processi produttivi, che si discosta dal termine negativo di “allevamento intensivo” ancora molto diffuso nella mentalità delle persone. “Intensivo” significa produrre di più con meno risorse, grazie appunto ad uno sviluppo tecnologico che ha portato più organizzazione dei processi, con conseguente minore impatto ambientale per unità di prodotto.

Anche il consumo di acqua è lontanissimo dai numeri assurdi che girano sui media (il più noto è quello dei 15.000 litri per kg di carne bovina). Il metodo di calcolo vecchio e sbagliato quantificava invece per i suini circa 6.000 litri di acqua per kg di carne di maiale. Come per i bovini, per cui l’acqua realmente consumata è scesa ad appena 790 litri per kg di carne, anche per i suini più dell’80% dell’acqua utilizzata è piovana, che non viene persa e rientra nel ciclo naturale dell’acqua. L’acqua davvero consumata prelevata dalla falda o dai corpi idrici superficiali è di appena 548 litri di acqua per kg di carne suina.

L’efficienza dell’allevamento suinicolo si misura anche nell’alimentazione degli animali, sempre più “di precisione”, che offre cioè ad ogni singolo soggetto solamente il cibo e i nutrienti di cui ha davvero bisogno per coprire i suoi fabbisogni, limitando gli sprechi. Nell’alimentazione dei suini vengono pure impiegati sottoprodotti recuperati e riciclati da altre filiere alimentari, trasformando gli scarti in risorsa e annoverando la filiera suinicola tra le più virtuose ed efficienti in merito.

La filiera suinicola è anche quella che ha fatti passi da gigante nel miglioramento del benessere animale e nella riduzione degli antibiotici. Ciò è stato possibile anche introducendo negli allevamenti giocattoli passatempo e oggetti sospesi, che tengono gli animali impegnati, oltre all’arricchimento ambientale con materiali grufolabili come paglia, fieno, legno, che stimolano il loro naturale comportamento esplorativo, allontanando il rischio di monotonia che causa aggressività e stress. Grazie all’aumento del benessere in allevamento la filiera suinicola è riuscita a ridurre di molto l’impiego di antibiotici. Un percorso che continuerà a migliorare di anno in anno, perché tutto il settore vuole continuare a fare progressi e garantire un prodotto sano, sicuro e sostenibile.


ASSOSUINI


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