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L'Interprofessione della carne bovina si schiera con la Commissione Agricoltura contro le denominazioni fake simil-carne

"Auspichiamo che anche le organizzazioni dei consumatori si mobilitino per sostenere una legge nazionale che vieti l’utilizzo delle denominazioni simil-carne"

07, Jul 2023

Grande soddisfazione da parte dei Presidenti di OI Intercarneitalia, Alessandro De Rocco, Serafino Cremonini e Fabiano Barbisan per l'emendamento approvato dalla 9° Commissione del Senato, che vieta l'utilizzo di nomi che fanno riferimento alla carne e ai suoi derivati per prodotti trasformati che invece contengono esclusivamente proteine vegetali, nell'ambito del disegno di legge governativo che intende impedire la produzione e la commercializzazione in Italia di alimenti e mangimi sintetici.
Dovrebbero essere i vegani, che hanno bandito dal loro vocabolario nutrizionale qualsiasi tipo di carne, a sollecitarne la trasformazione in legge – dicono De Rocco, Cremonini e Barbisan.
Abbiamo molto apprezzato l’intervento su questo tema del Senatore De Carlo, Presidente della Commissione Agricoltura del Senato, fatto al convegno del 26 giugno organizzato da Oi Intercarneitalia e AOP Italia Zootecnica a Padova, a difesa del nostro settore – continuano i Presidenti - costantemente sotto tiro da ogni parte, non ultima anche la trovata di una nota casa di imbottigliamento di acqua, che ha inventato l’acqua minerale “proteica”, anzi, “miracolosa” poiché, a detta dell’Amministratore Delegato, “appena ne ho bevuto una bottiglietta, ho ridotto il consumo di carne rossa”.
Ma è possibile assistere ad un simile stillicidio di tali opinioni senza un contradditorio?
Auspichiamo – dicono De Rocco, Cremonini e Barbisan – che anche le organizzazioni dei consumatori si mobilitino per sostenere una legge nazionale che vieti l’utilizzo delle denominazioni simil-carne, così come peraltro stabilito dalla Corte di Giustizia europea in relazione ai prodotti lattiero-caseari, con un pronunciamento che afferma che “i prodotti puramente vegetali non possono, in linea di principio, essere commercializzati con denominazioni, come 'latte', 'crema di latte' o 'panna', 'burro', 'formaggio' e 'yogurt'”.
In un mondo sempre più affamato di proteine nobili, indispensabili per l’umanità – concludono De Rocco, Cremonini e Barbisan - continuiamo il nostro lavoro, in filiera, convinti che sia dalla nostra parte oltre il 93% dei consumatori italiani che si dichiarano onnivori.

OI Intercarneitalia


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