Sono tante e diverse le occasioni per celebrare questo prezioso frutto nella piccola città giardino di Merano
Da generazioni i viticoltori di Merano e dintorni coltivano con successo i loro vigneti su terreni fertili delle colline e dei versanti montuosi intorno a Merano e in Val Venosta.
Grazie al clima propizio e all’ottimo terreno, si producono diversi vini autoctoni, come la Schiava e il Lagrein. Le cantine locali organizzano degustazioni e si occupano della vendita di vini autoctoni.
Imperdibile una vista al Museo dell’Uva, che si trova presso la Cantina di Castel Rametz, nel quartiere di Maia Alta. La cantina grande venne edificata nel XVIII secolo ed è senz’altro una delle più belle del Burgraviato.
L’uva, oltre ad essere un frutto delizioso e la base per i numerosi vini pregiati altoatesini, è anche nota per le sue proprietà benefiche. Una particolare qualità è quella “curativa” coltivata proprio a Merano, la Schiava Grossa. La cura dell’uva, dalla tradizione centenaria, prevedeva l’assunzione giornaliera tra 300 e 1.000 grammi d’uva, alla mattina a stomaco vuoto e prima di una cena leggera. Dopo il trattamento si consigliava una passeggiata. Prendendo spunto da tale tradizione, moltiMerano centri benessere hanno iniziato a prevedere dei trattamenti a base d’uva.
Per finire, il terzo fine settimana di ottobre (16 e 17) si svolgerà la tanto celebrata Festa dell’Uva, che esiste dal 1868.
Info: www.merano.eu