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Sempre più numerose le delegazioni estere e gli studenti in visita ad ANABIC

La soddisfazione del direttore, Stefano Pignani: “Questa grande attenzione da parte di Università e Centri di ricerca stranieri premia un’attività che portiamo avanti da anni, sempre incentrata a valorizzare le razze che rappresentiamo”

05, Jun 2024

Dall’Istria al Sudafrica, dal Kosovo alla Tunisia, dal Regno Unito alla Costa d’Avorio. In poco più di un anno, presso la sede di ANABIC (Associazione Nazionale Allevatori Bovini Italiani Carne) a Perugia, sono stati numerosi i docenti, i ricercatori, i veterinari, le delegazioni estere, gli studenti che vi hanno fatto tappa per una visita di conoscenza e approfondimento del settore delle carni bovine prodotte dalle razze autoctone italiane, visite che si sono concentrate soprattutto sull’attività del Centro genetico, vero fiore all’occhiello dell’Associazione che conta una base di circa 5.000 allevamenti distribuiti in 18 regioni per un numero complessivo di 160.000 capi di bestiame, il 70% dei quali allevati al pascolo e rappresentando per questo un insostituibile presidio del territorio a difesa della biodiversità.

“In poco più di un anno e in tempi diversi abbiamo ospitato quasi una quindicina di gruppi – spiega il direttore di ANABIC, Stefano Pignani – composti da studenti universitari e degli istituti agrari per quanto riguarda gli italiani, e altri, stranieri, dei corsi Erasmus dalla Bulgaria. Ma non sono mancati rappresentanti delle Istituzioni come il ministro dell’Agricoltura e della Zootecnia della Costa d’Avorio, Sidi T. Toure, che insieme al suo staff ha voluto conoscere il modello di sviluppo zootecnico italiano e lo schema di miglioramento genetico adottato in ANABIC. Stesso discorso per le delegazioni di esperti provenienti dall’Istria, dalla Tunisia, dal Sudafrica, dal Kosovo, dal Regno Unito, tutte attente e interessate all’innovativa attività del nostro Centro genetico. ANABIC è stata anche tra i protagonisti, insieme all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche, della recente Conferenza internazionale sull’importanza dell’allevamento dei ruminanti di razze autoctone che si è svolta nello scorso mese di maggio in Tunisia in occasione dell’Anno Internazionale dei Camelidi promossa dalla FAO, così come, con la presenza dei suoi esperti, ha partecipato al Congresso internazionale Animal Science Days che si è svolto in Slovenia nel settembre 2023, dove ha presentato un paio di studi condotti in collaborazione con l’Università di Perugia e l’olandese Wageningen University & Research. Tutto questo pone ANABIC al centro di una grande attenzione da parte di Atenei e Centri di ricerca esteri ai quali possiamo trasmettere il nostro know how e al contempo avviare interessanti rapporti di collaborazione attraverso i quali valorizzare le razze di bovini da carne autoctone italiane. La consapevolezza che diverse Università italiane guardano ad ANABIC come riferimento per le tesi di laurea dei propri studenti – conclude il direttore Pignani – è per noi fonte di grande soddisfazione e concorre a premiare un’attività che portiamo avanti da anni con grande passione e competenza”.


ANABIC
http://anabic.it/


In foto la delegazione della Costa d'Avorio guidata dal ministro all'Agricoltura Sidi T. Toure con al centro il presidente di ANABIC, Luca Panichi e a destra dell'immagine il direttore Stefano Pignani.


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